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Ero abbracciata ai cadaveri di Loki ed Emerald, le lacrime erano finite e al
loro posto c'era solo uno sguardo fisso nel vuoto; gli incubi che mi rubavano il sonno si erano avverati.
Elizabeth era piena di sensi di colpa, talmente tanti che non riusciva ad avvicinarsi al corpo di nessuno, purché la maggior parte gli aveva uccisi con le sue stesse mani.
Sentii un mugolio provenire da un ammasso di corpi, mi avvicinai speranzosa,
< Daph... > mugolò Bruce,
< hey Bruce....> lo abbracciai ma sentii come uno squarcio alla gola quando vidi la ferita mortale che riportava su tutto il corpo,
< Bruce.. non muoverti..
posso aiutarti > dissi cercando di usare i miei poteri ma senza risultati, la ferita allo stomaco mi aveva reso debole fisicamente e così anche ai miei poteri,
< No Daph... per me non puoi fare niente...> sussurò Bruce stringendomi la mano,

< puoi salvarci tutti..... puoi fare quello che vuoi.... credo in te- >

Queste furono le sue ultime parole prima di abbandonarsi al Walhalla.

Elisabeth mi venne vicino massagiandomi le spalle, cercando di darmi conforto;
pensavo fosse un brutto sogno,
< adesso ci svegliamo e torna tutto come prima > continuavo a ripetere ma senza ricevere approvazione da parte di Beth.

Sentimmo poi il rumore di un motore, una grande navicella atterrò a pochi passi da noi e da essa ne uscì Fury, ci aveva trovate. Dei medici ci misero su dei lettini e ci portarono dentro la navicella, lui rimase per un paio di minuti a fissare quell'inferno fino a che non vide il corpo di Captain Marvel e cadde sulle ginocchia, una ragazza molto bella, Maria, credo si chiamasse, gli corse subito in contro aiutandolo ad entrare nella navicella.

Arrivammo a New York in modalità invisibile, le strade erano colme di grida e di sangue, Thanos aveva preso il controllo della città e se ci avrebbe trovato li ci avrebbe ucciso.
< dove andiamo adesso > sussurai a Fury,
< dove sarete al sicuro > mi rispose.
Poco dopo arrivammo davanti a una modesta casa, verso la periferia isolata dal centro; ad accoglierci furono Pepper Potts e Happy Hogan, con ancora gli occhi rossi di pianto,

< ciao ragazze > cercarono di sorridere ma con scarsi risultati,
< le affido a voi,
qualsiasi cosa, chiamate > concluse Fury uscendo dalla casa.
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Passarono giorni, forse mesi, e la tristezza non faceva altro che aumentare, sia io che Elisabeth avevamo sempre più incubi, il sonno si era ridotto ad una sola ora.
In città la situazione era peggiorata, si viveva sotto i continui ordini spietati di Thanos e le strade erano vuote.
Le ultime parole di Burner continuavano a ripetersi nella mia mente " puoi salvare tutti " " puoi salvare tutti " " puoi salvare tutti ", ero talmente presa dai miei pensieri che non mi accorsi di quanto stesse peggiorando Elisabeth finché non sentii Pepper gridare;
io e Happy arrivammo troppo tardi trovando Elizabeth in una pozza di sangue e Pepper che cercava di fermare l'emorragia dai polsi.

Morì davanti a me
e io rimasi a guardarla,
pietrificata,
impaurita.

Rimasi in camera per giorni, finché Pepper non entrò a parlarmi ed esplosi,

< tutto ciò di cui avevo bisogno l'ho perso,
ho perso tutti..
vorrei solo sentirlo bussare alla porta,
se potessi vedere la sua faccia ancora una volta potrei morire felice, ne sono sicura...vorrei baciarlo, vorrei abbracciare tutti loro... avevano promesso di non abbandonarmi... se mi amavano perché mi hanno abbandonata.... perché lui mi ha abbandonata?.... ho bisogno di lui, ho bisogno di loro più di quanto immaginassi.... non ho bisogno di nient'altro... solo sentire questo dolore finire > scoppiai in un pianto isterico tra le braccia di Pepper.

Altri giorni passarono e Happy mi portò alla torre, la mia vecchia casa.
< non possiamo stare molto, ma potrebbe farti stare meglio > cercò di sorridere lui;
tutto era rimasto come lo avevo lasciato, mi guardavo intorno e vedevo, come se fossero reali, le serate gioco che facevamo tutti in sieme sul tappeto, le battaglie di cibo, le litigate tra Bucky e Sam e le notti passate con Loki e i suoi caldi baci, un fiume di lacrime mi scese dal viso accompagnato da un sorriso malinconico.
Salii all'ultimo piano, dove c'erano tutte le attrezzature di Stark e dove vi era stato il primo bacio tra me e Loki;
le parole di Bruce mi cominciarono a ronzare per la mente, poi sentii Happy chiamarmi e tornai alla realtà.
< Daph conosci sto tipo? > mi chiese indicandomi un ragazzo alto e biondo, lo guardai a lungo poi capii di chi si trattasse,
< TU.... tu sei il ragazzo dell' Hydra > esultai,
< Hydra?! > chiese Happy spaventato,
< No lui mi ha aiutato a scappare > risposi felice,
< ciao Daphne, vorrei parlarti > disse il ragazzo serio,
< Happy lasciaci soli per favore > dissi,
e lui andò in cucina.

stars shine in the darkness too Where stories live. Discover now