Verità dolorose

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Darius la guardò truce. "Certo che no, Primo sangue. D'altro canto, non credo tu possa salutarlo da parte mia, giusto?"

"No, dato che vi porterò al castello e poi tornerò alle mie battaglie" gli sorrise melensa. Darius sbuffò, ma fece un sorrisino divertito.

"E allora, avanti" si lamentò. Raisa scoppiò a ridere e aprì un varco verso il castello Erdély.

In un attimo furono al Castello Erdély. Darius visibilmente seccato, Raisa divertita e Mala apparentemente sollevata. L'unico che ancora sembrava un po' sofferente era Martin, ma Mala sapeva fosse normale. Insomma, doveva essere stato piuttosto doloroso e poi aveva coinvolto anche l'energia demoniaca. Si sentì un po' in colpa, ma Martin le strinse la mano, come se avesse captato il suo pensiero.

Mala sorrise debolmente, poi vide venirle incontro Brion, un ghigno divertito, seguito da Gabriel e Spiro, che al contrario erano accigliati.

"Cosa è successo alla tua pelle?" esclamò preoccupato Spiro, mentre Gabriel guardava Mala agitato. Lei sorrise, rassicurandolo e Martin sbuffò.

"È solo un effetto collaterale a breve termine... o così si spera" terminò incerto.

Brion sogghignò. "Non ti preoccupare, abbiamo un antidoto."

"Sì." disse lui con una smorfia "Mala me lo ha detto. Comunque, in qualche modo risolveremo. La cosa importante è che io sia protetto dall'influenza di Roman, oltre che dalla magia in generale."

"Posso assicurarti che il rito si è svolto come doveva, hai reagito egregiamente. Ci sta che i sigilli demoniaci restino, però. Quello dipende dal tuo sangue e non da me" puntualizzò Darius.

Raisa si avvicinò a Brion. "Devo andare. Io e Mala ci siamo fatte un'idea di cosa sia o stia accadendo. Ti spiegherà lei, io devo andare a parlare con il Giardino e... e con Lyca. Conrad resterà con voi e vi terrà informati. Agnot tornerà presto e nonostante sarebbe meglio che non intervenisse, credo che alla fine farà di testa sua, ma non contate su di lui. Dovete prepararvi come se poteste contare solo sulle vostre forze" aggiunse severa "sai che a volte il Giardino resta rigido nelle sue convinzioni, non vorrei che davvero richiamasse Agnot nel momento meno opportuno. Mi raccomando Brion, è tutto nelle vostre mani."

L'uomo annuì, abbracciandola brevemente, poi Raisa si girò verso Mala facendole un occhiolino e sparendo in un varco.

"Allora" disse Brion rivolgendosi a Mala "sediamoci e cerchiamo di dare un senso a tutto questo."

I ragazzi lo seguirono nel salone, dove trovarono Il Principe Erdély e Conrad che confabulavano tra di loro. Il vampiro si affrettò ad andare incontro alla nipote, che lo abbracciò stretto, respirando quel profumo che dai tempi della sua infanzia era quello di casa. Suo nonno rappresentava una sicurezza ed una presenza familiare che in quel momento le mancava davvero tanto. Troppo. Si staccò malvolentieri e gli sorrise.

"Il rito è andato bene, Darius ha detto che è tutto come deve essere. Certo, come effetto collaterale, il mio sangue ha scatenato in Martin l'evoluzione di Brion" si mise una mano dietro il collo, lievemente imbarazzata "ma lui ha detto che è un effetto passeggero, e se non lo fosse abbiamo comunque l'antidoto, giusto?" ridacchiò nervosa.

Il nonno le fece una lieve carezza. "In questo momento mi ricordi molto tua madre, sai? Non ti preoccupare, si sistemerà tutto."

"I ragazzi ci devono dire qualcosa" esordì Brion. Mala annuì e invitò tutti a sedere.

"Mentre aspettavamo che il rito fosse finito, mi sono messa a riflettere sul comportamento di Roman quando è successo...quel che è successo con Lucas" disse inspirando a fondo "mi sono chiesta come fosse possibile che Roman non avesse considerato quale sarebbe stata la mia reazione o quella di Lucas."

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang