-Cosa dovrei fare?! Non ammetto ciò che non è vero.- lui ride e si mette davanti a me. -se rivuoi la tua collana ammettilo.-
- ti ho già detto che non...mi piaci.- areossisco poi lui si avvicina al mio orecchio e mi sussurra:- evita di arrossire se non è vero.- mi tocca le guancia. - perché mi stai facendo una cosa del genere?- ancora vicino a me continua a sussurrare. - avresti potuto cercare di aiutare mia sorella senza discutere invece di protestare come una stupida.-
- Mi pare che io sia qui, a lavorare, prima che finisca del tutto il mio orario per oggi dammi la collana.- ride ancora solo che adesso meno rumorosamente, tutta la sala ci guarda. Sono in imbarazzo,ma l'unica cosa che voglio è il mio ciondolo. Lo vedo guardarmi aspettandosi qualcosa,vuole che lo dica? E io lo dico,non penso di avere problemi nel dirlo. - va bene,anche se lo dico non vuol dire che sia vero. Si,ora lo dico. Ehm,T-tu mi...- sono riluttante nel dirlo,non è vero ma provvo un'estrema vergogna,come se stessi rivelando uno dei più oscuri segreti. Deglutisco,passano tanto secondi di puro silenzio e arriva a salvarmi da questo strazio la porta che si apre, stranamente non è un alunno ma un professore. Il professor Gerard, che cerca qualcuno con lo sguardo. - Spencer e il suo caro amichetto di ieri, sono attesi in sala professori, subito.-
Si sente un borbottio, si ripete la stessa frase:" Chi è quell'amico?". Alex ancora sporco di caffè sposta lo sguardo. - Non pensavo che proprio tu, Alexander, il mio fedele assistente nelle ore di lezione, potesse mai aiutare questa ragazza già nei guai di suo.- Il professore fa una grossa risata ed esce dalla caffetteria, i suoi amici lo guardano male, l'ho messo nei guai e mi dispiace. - che cavolo hai combinato?- dice uno di loro ad Alex. - Non mi dire che... Fare queste cose sconce a scuola!- Ma cosa diavolo si mettono a pensare, chi farebbe mai una cosa del genere nell'accademia. - cosa ti passa per la testa! ha avuto un problema il primo giorno e l'ho aiutata, solo che questa stupida ha fatto una cosa "proibita" dal professore e ci siamo messi nei guai.-
- Quindi hai litigato con lei per ? Perchè le hai preso la collana?- lui sbuffa e poi guarda quel suo amico. - Quella della collana è un'altra storia, ho litigato con lei perché è...- gli chiudo la bocca con una mano, non dice niente, mi scansa il braccio e io riesco solo a dire poche parole. - Ti prego non dirlo a nessuno per favore.-
- Dire che cosa?- dice uno del gruppo. Non vorrei dirgli la verità, ma ormai che posso fare,nulla se non dire chi è la mia famiglia, sembra un reato dire chi sono. - Non vuole che la gente sappia che fa striptease,la pagano e va alle feste e poi...- gli do un pizzicotto alla guancia e lui ride,quasi quasi mi sto sentendo in colpa per avergli lanciato il cappuccino, ma oramai è fatta. - Non dire stupidaggini,non faccio striptease, ora sbrighiamoci ad andare dal professore,se no mi uccide.- tutti ridono pensando che sia una battuta ma vedo lui che mi guarda preoccupato,capisco la sua agitazione e io naturalmente non sono da meno,due giorni a scuola e mi prende quasi un attacco di panico,vengo quasi uccisa,apro porte maledette e come se non bastasse ho ricevuto un lavoro a sorpresa nella caffetteria.
Lo prendo per mano e lo trascino davanti alla porta, il mio capo mi fa segno di andare con la testa e visto che ho l'okay per andare via filo fuori con lui al seguito, la sala professori è accanto alla mia aula di demonologia quindi so benissimo dov'è. - aspetta non possiamo andare,voglio cambiarmi guarda come mi hai conciato!- si ferma all'improvviso,io lo guardo e infatti è veramente sporco,sembra appiccicaticcio, mi avvicino a lui e con un dito gli tocco i capelli attaccati alla fronte. Poveraccio, sembra uscito da una discarica. Io rido e lui mi fa la linguaccia. - dammi dieci minuti, andiamo nella mia camera,mi faccio una doccia,poi andiamo dal professore.- beh,forse solo per dieci minuti non si arrabbierà... Poi non mi dispiace rientrare nel castello dei demoni. - eh, va bene.- lui fa una grosso sorriso e inizia a correre fuori dalla stanza io lo seguo,correre con questo maledetto vestito è una congiura.
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Dark Academy
FantasySkye Spencer ha diciassette anni e vive in una grande villa sperduta nel regno magico, la sua famiglia è una delle più importanti. Suo padre era un famoso e ricco imprenditore morto tragicamente poco prima della nascita di sua figlia, almeno così di...