Chapter three

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#Martina Pov's
7.00 A.M.
La sveglia iniziò a fare rumore in modo seccante. La presi e la scaraventai per terra e, di conseguenza, smise di suonare.
I pezzi erano ovunque.
Per tutta la notte avevo pensato a Jorge.
Mi alzai dal letto e andai nella doccia. Mi lavai e,dopo aver finito, mi vestii.
Dopo essermi preparata per la scuola, afferai il mio zaino e scesi di sotto.
Mia madre, mio padre e Francisco stavamo facendo colazione.
"Oh, la principessina si é svegliata e preparata in tempo» disse sarcasticamente Francisco.
«Sto per picchiarti, Francisco.»
«Qualcuno é di cattivo umore!»
«Mamma, vado a fare colazione da Starbucks. Con Francisco non ce la faccio più.»
«Va bene tesoro, ma stai attenta!»
«Tranquilla mamma, non vado in guerra» ridacchiai.
Presi il giubbino e lo misi. Uscii di casa.
Fortunatamente Starbucks non era molto lontana da casa mia.
Arrivai e vidi Cande.
«Cande!»
Lei sollevò lo sguardo dal telefono e, appena mi vide, mi sorrise.
Amavo la mia migliore amica, ma mi mancava da morire Lodovica.
«Tini!» esclamò la rossa.
Le diedi un bacio in guancia e mi sedetti difronte a lei.
«Stai sempre attaccata al telefono?»
«Quanto sei simpatica, Tini» disse acidamente.
«Come mai sei così acida oggi?»chiesi io.
«Be', Ruggero è partito.»
«Come partito?» chiesi allibita.
«Sì. Partito, andato, della categoria 'ci vediamo presto, amore'» disse triste.
«Ma dove è andato?» dissi.
«In Francia con i suoi! Certo, mi scrive messaggi dolcissimi, ma vorrei abbracciarlo e averlo qui con me.»
«Tornerà presto, vedrai. Comuque... la sorpresa gli è piaciuta?» chiesi curiosa.
«Tantissimo Tini! Quasi piangeva dall'emozione, ma lui ha fatto di meglio.»
«Cosa ti ha dato?»
Lei mi mostró la sua mano e... wow, aveva un bellissimo solitario con un diamante così grande da fare invidia a chiunque.
"Wow, il caro Ruggiero si è dato da fare!»
Guardai l'orologio e vidi che segnava le 8:05 a.m.
Merda, saremmo arrivate tardi a scuola!
«CANDE!» urlai.
«Ehy, l'udito mi funziona ancora.»
«Sono le 8:05» dissi in panico.
« COSA?» gridó lei, agitatandosi.
Lasciammo i soldi sul tavolo, prendemmo i nostri zaini e corremmo verso scuola.
Eravamo a metà via.
«Muoviti, Cande!»
«Tini, corri meno veloce!» urló lei.
«Non abbiamo tempo!» urlai in risposta.
Arrivammo a scuola alle 8:15.
Entrammo in classe e vidi Jorge seduto vicino a me con un sorrisetto malizioso dipinto sulle labbra.
Okay, che cazzo significa?
#QUEEN ANGOLO
Spero che il capitolo vi piaccia! ❤
Ne vedremo delle belle.
Un bacio a tutti. ❤❤
#Queen

Por siempre a mi lado » JortiniWhere stories live. Discover now