XXX - Incantesimi silenziatori e viaggi nel passato

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- Brutta ferita... opera di Black, suppongo...
- In effetti, è opera di una Black, ma non di Sirius Black, di sua figlia, Elysia Black, con l'aiuto di Potter, Weasley e Granger...
Quelle furono le prime cose che Elysia Black sentì quando si risvegliò.
Era in infermeria.
Il viso da topo di Minus, Minus che diventava un topo e fuggiva, suo padre, i Dissennatori, tutti i ricordi riaffiorano alla mente della ragazza come un'onda gelata.
- No- sentì dire dal Ministro.
- Black aveva stregato Potter, Weasley e Granger, l'ho capito subito.
Pensavano che Black fosse innocente.
Un Incantesimo Confundus, a giudicare dal loro comportamento.
Però il loro intervento avrebbe permesso a Black di fuggire.
Forse credevano di poter catturare Black da soli, non ne ho idea, ma penso che a Potter sia stato concesso un trattamento speciale.
- Sa, abbiamo tutti un debole per Harry Potter- provò il Ministro, ma pose subito una domanda - E la figlia? Elysia Black?
- Non sembrava sotto l'effetto di un'incantesimo Ministro, articolava molto bene la sua opinione.
- Ridicolo, semplicemente ridicolo. E sotto il naso di Silente per di più. Assurdo che una ragazzina così giovane possa attentareballa vita di un suo amico, ma del resto tale padre, tale figlia, non è vero Severus?- domandò Caramell, mentre la ragazza stringeva i pugni.
Ma prima che Piton potesse ribattere arrivò Silente.
- Penso di poter garantire io, per la signorina Black, almeno questa volta- disse, ma senza l'accenno di gentilezza o lo scintillio divertito nel suo sguardo.
Aveva spalancato le porte dall'infermeria con una violenza da far sussultare anche Piton.
Harry cercò di alzarsi, ma la voce dell'infermiera fece tremare la ragazza.
- Va tutto bene. Hanno preso Black. È rinchiuso di sopra. I Dissennatori eseguiranno il Bacio da un momento all'altro...
- CHE COSA?- urlò Harry dando voce ai suoi pensieri.
La ragazza si alzò di scatto, incurante del mal di testa o del giramento di testa.
Doveva trovare suo padre e liberarlo, doveva trovare Minus, era lui che i Dissennatori avrebbero dovuto baciare, non suo padre.
Si aggrappò malamente al lettino, perdendo velocemente colore, mentre cercava di muoversi il più in fretta possibile.
- No- urlò, dimenandosi dalla presa della donna che l'aveva subito legata con un movimento della bacchetta.
Un lampo feroce le attraversò lo sguardo, mentre Silente entrava in fretta, attirato dal baccano, proprio mentre le corde si spezzano con un tonfo secco e Madama Chips arretrava impaurita.
La ragazza fece per uscire, ma venne fermata dalla mano salda del preside.
- Si sieda- ordinò, serio, mentre la ragazza faceva come le era stato ordinato, cominuando comunque a dibattersi, cercando di liberare il polso dalla stretta dell'uomo.
- Mi lasci- sibilò, cercando di strattonato via la mano - Mio padre è innocente- disse, continuando a cercare di togliermela mano del preside dal suo polso, con scarso risultati.
- Non penso che il Ministro o Severus ascolteranno le parole della figlia di Sirius Black- disse Silente, piantandole lo sguardo azzurro nel suo.
- Non mi interessa, devo provare, devo- urlò, continuando a dimenarsi.
Silente, sapendo cosa probabilmente sarebbe successo e alla sfuriata imminente della ragazza aveva fatto un'incantesimo sulla porta, che impediva a chiunque di sentire qualcosa all'infuori di loro due.
- Si calmi- disse, cercando di mantenere salda la presa, ma era un'impresa difficile, visti i continui scatti, veloci e secchi, della ragazza.
- Lei non capisce- disse, le lacrime che ormai scendevano copiose dagli occhi chiari.
- Capisco più cose di quelle che crede, signorina Black.
Poi si alzò, togliendo l'incantesimo.
- Il professor Lupin può dirle...- esclamò Harry, senza riuscire a trattenersi.
- Il professor Lupin al momento è nel cuore della foresta e non può dire niente a nessuno. Quando sarà tornato umano, sarà troppo tardi, Sirius sarà peggio che morto. Devo aggiungere che i Lupi Mannari godono di una così scarsa fiducia presso gran parte di noi che il suo sostegno conterà pochissimo... e il fatto che lui e Sirius siano vecchi amici...
La ragazza non ascoltò più la discussione.
Stava cercando un modo per uscire dall'infermeria senza essere vista.
- Quello che ci occorre- disse Silente con calma, lo sguardo azzurro che si spostava da Harry a Hermione, - è più tempo-.
- Ma...- esordì Hermione. E poi sgranò gli occhi. - OH!
- Ora, attenzione- disse Silente, parlando molto piano e scandendo bene le parole. - Sirius è chiuso nell'ufficio del professor Vitious al settimo piano. La tredicesima finestra a destra della Torre Ovest. Se tutto va bene, riuscirete a salvare più di una vita innocente stanotte. Ma ricordate tutti e due che non dovete farvi vedere. Signorina Granger, tu conosci la legge... sai qual è la posta in gioco... nondovetefarvivedere.
La ragazza prestò attenzione da quando disse la parola Sirius.
Ma non aveva idea di cosa stesse dicendo o cosa stesse succedendo, e dal suo sguardo capì che anche Harry era nella sua stessa situazione.
- Vi chiuderò dentro. Ora- e consultò l'orologio, - è mezzanotte meno cinque. Signorina Granger, tre giri dovrebbero bastare. Buona fortuna.
- Buona fortuna?- ripeté Harry, mentre la porta si chiudeva dietro Silente. - Tre giri? Di che cosa sta parlando? Che cosa dovremmo fare?-
Ma Hermione stava trafficando con il colletto dell'abito, da cui estrasse una catena d'oro molto lunga e sottile.
- Harry, Elysia, venite qui- disse, mettendo al collo dei due una sottile catenina.
Hermione fece girare la clessidra tre volte.
E in un battibaleno si ritrovarono a tre ore prima, senza che Harry o Elysia ci avessero capito niente.

Angolo autrice

Ve lo devo dire davvero?
Alcune parti, come alcuni dialoghi, li ho presi da Potter Pedia.

Malandrini67
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