Capitolo 2. Mi fai vibrare l'anima

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Tu sei l'errore più grande che ho fatto
Un libro aperto letto dall'ultima pagina alla copertina
Eri un errore così bello che non farlo
Era lo sbaglio più grande della mia vita

***

Il pisolino pomeridiano di Jamie viene brutalmente interrotto dal suono del campanello. Si sveglia a fatica, trascinandosi fino alla porta e sfregandosi gli occhi mentre apre. Alza un sopracciglio, aggrottando la fronte, non appena riesce a connettere e capisce chi ha davanti.

Lev è appoggiato allo stipite, con le braccia dietro alla schiena e un sorriso sulle labbra, che si amplia ancora di più quando vede Jamie, assonnato e con il segno del cuscino sulla guancia.

«Ciao», lo saluta dolcemente.

«Charles non c'è», fa sapere invece Jamie, in maniera brusca, passandosi una mano tra i capelli. Cerca di sistemarseli, ma una ciocca continua a cadergli davanti agli occhi e alla fine ci rinuncia, spazientito. O forse è la presenza di Lev, totalmente inaspettata, ad innervosirlo.

«In realtà...sono qui per te», ammette Lev, mettendosi composto e rivelando cosa tiene dietro alla schiena; si piazza davanti al viso un libro, così da far vedere a Jamie il titolo.

Anna Karenina.

Jamie è sempre più confuso e quando Lev abbassa il libro per guardarlo e se ne rende conto, scoppia a ridere, anche se in realtà non può mica biasimarlo!

«Mia madre ha studiato letteratura russa all'università e la sua tesi di laurea è stata proprio sull'Anna Karenina. Quando ha saputo che stava aspettando un maschio non ha lasciato in alcun modo scelta a mio padre sul nome. Quindi...Lev, come Lev Tolstoj», gli spiega. «Quando io e Charles stavamo insieme leggevo sempre per lui. Credo di avergli letto questo libro un centinaio di volte, come vedi è un po' rovinato, ma mi piace proprio per questo e lo porto con me sempre. Credo mi porti fortuna...o qualcosa del genere». Sentendo queste parole, per la prima volta da quando ha aperto la porta, Jamie sembra abbassare un po' la guardia e Lev lo capisce dal modo in cui rilassa le spalle. «Posso entrare?» gli chiede, sbattendo le palpebre e abbozzando un sorriso.

Con un gesto veloce della mano Jamie lo invita dentro, chiudendo la porta. Lev si guarda attorno, mentre avanza verso l'enorme tavolo posto al centro del salotto.

«Quindi vivete qui».

«Questa è casa di Charles», precisa Jamie, facendo voltare Lev nella sua direzione. Lo osserva e nota che è ritornato nuovamente teso...come le corde di un piano. Ma lui il piano lo sa scalare molto bene e con Jamie non dev'essere tanto diverso.

«Sei arrabbiato con me?» chiede Lev, mordendosi il labbro. Jamie si lascia sfuggire una risata, scuotendo la testa, ma è evidente che sì, cazzo sì, è arrabbiato! E ha tutti i motivi per esserlo, considerando che Lev ha baciato Charles, proprio davanti a lui. Poi è andato via con una scusa del cazzo e lui e Charles sono ritornati a casa senza dirsi una parola, finendo per litigare appena varcata la porta d'entrata. È stata una di quelle strane litigate che finiscono con una scopata memorabile; Charles l'ha preso da dietro, contro il ripiano della cucina, facendogli sapere che fino a prova contraria è con lui che sta ed è con lui che vuole stare.

«Io invece credo che tu sia arrabbiato con me», dice Lev, appoggiando il libro sul tavolo e avvicinandosi. Gli rimane di fronte, ad un soffio di distanza. «Ma so farmi perdonare...il più delle volte», sussurra, provando a toccargli i capelli, perché quel dannato ciuffo è ancora fuori posto. Jamie però è più veloce e gli afferra il polso, bloccandolo. I loro sguardi si intrecciano, diversissimi ma in qualche modo simili.

IPERNOVA || Charles×Jamie×Levحيث تعيش القصص. اكتشف الآن