21 - Ambientarsi

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Continuo a osservare la quadra di Stark per farmi un'idea su di loro, mentre la mia mano è ancora intrecciata a quella di James.
Per il resto del viaggio parliamo del più e del meno, giusto per fare un po' di conoscenza e capire con chi abbiamo a che fare.
Val e David vengono entrambi dal Canada, Corinne viene dal North Carolina e Jake dall'Arizona.
Tutti si erano uniti allo S.H.I.E.L.D perché erano in situazioni familiari molto sgradevoli e volevano  cambiare la loro vita.
Non faccio più domande, stanca di parlare, fino a quando l'autista ci dice che siamo arrivati.
La porta del furgone si apre e la luce penetra all'interno, tanto che sono costretta a chiudere gli occhi per qualche secondo per abituarmi.
Howard scende per primo, seguito dalla sua squadra e infine da noi.
Scendo dal furgone e rimango immobile davanti a quella che sarà la nostra nuova casa per un po'.
«Wow»
Si trattava di un edificio molto grande e abbastanza innovativo per i tempi: la parte rivolta verso la strada aveva pareti in vetro oscurato, che non lasciavano vedere cosa succedesse all'interno, mentre sopra all'ultimo piano c'era un terrazzo.
«Venite»
Afferma Stark, facendoci segno di seguirlo.
Camminiamo verso l'ingresso, una porta abbastanza grande che si apriva grazie a due pomelli posti a metà altezza.

Entriamo e il grande ambiente subito mi colpisce.
La prima cosa che si notava era una specie di bancone che doveva fare da segreteria, dietro cui c'era una donna che appena siamo entrati ha alzato lo sguardo su di noi.
Subito alla sua sinistra si accedeva alla piccola sala del piano terra, mentre alla destra e sinistra di quest'ultima c'erano delle rampe di scale che poetavano al piano superiore.
«Signor Stark»
La ragazza mora al bancone lo saluta e l'uomo si avvicina a lei, posando le braccia sul ripiano.
«Ciao Missy, sono loro. Dove trovo Edward?»
«Nel suo ufficio, signore»
«Perfetto, grazie»
Le sorride e poi si volta verso di noi, facendoci un cenno un la mano.
«Seguitemi ragazzi»
Senza dire una parola, noi continuiamo a camminare, un po' spaesati per il nuovo ambiente.
Io mi guardo intorno con un po' di diffidenza, non fidandomi ancora di nessuno qui dentro, anche se la presenza di James al mio fianco mi rassicurava.

Saliamo le scale alla sinistra dell'entrata e alla fine di queste c'era quello che sembrava un ufficio, seguito da altre porte che forse erano delle semplici stanze da letto.
«Prima vi faccio conoscere Edward, poi vi mostrerò le vostre stanze»
Esordisce Stark, per poi bussare alla prima porta che avevamo visto.
Annuisco distrattamente, continuando a guardare il via vai di persone che lavorava nella struttura.
Un po' tante per essere un gruppo...
D'altronde aveva detto che volevano formare una squadra.. lo S.H.I.E.L.D, no?
La porta viene aperta da un uomo che avrà avuto si e no 45 anni, moro e abbastanza alto, che sorride non appena vede Stark.
«Howard! Che piacere»
I due si abbracciano calorosamente fino a quando l'uomo si accorge della nostra presenza e si stacca, guardandoci come fossimo alieni.
«Venite, accomodatevi»
I ragazzi ci lasciano entrare per primi, così mi faccio strada ed entro nel piccolo ufficio, seguita da Steve e James e poi dal resto della squadra, mentre Howard chiude la porta.
L'ambiente era piuttosto piccolo ma accogliente e davanti a noi c'erano esattamente tre sedie.
Erano sicuri che avremmo accettato...
«Sedetevi pure»
Lo squadro con serietà, ma alla fine prendo posto in una delle sedie, così come i miei due amici.

«Lasciate che mi presenti: io sono Edward Hill, uno dei pionieri del gruppo. Sono molto felice di avervi qui»
«Non hai detto che erano stati i miei genitori a fondarlo?»
Chiedo, voltandomi verso Howard con fare sospetto.
«È corretto, si. Loro hanno lasciato il comando a me poco prima di andarsene e per questo sono qui»
Risponde Edward con tranquillità, al che mi giro di nuovo verso di lui.
«Lo dice come se la morte dei miei genitori fosse preparata»
«Anne..»
Steve mi sussurra di andarci piano, ma io continuo a fissare l'uomo davanti a me in modo strano.
«Sei Anne giusto? Howard mi ha parlato di te..»
«Come sapete chi siamo?»
Chiedo continuando a fissarlo e appoggiando i gomiti sulle mie ginocchia.
«Il dottore Erskine ci ha informati di Steve e di voi, del siero e degli affari dell'Hydra. Ha collaborato con noi»
«Ora non più?»
«Il dottore è morto poco dopo che mi hanno somministrato il siero»
Si intromette Steve, al che torno ad appoggiarmi allo schienale della sedia, aspettando che Hill continui.
«Stavo dicendo, sono molto felice di sapere che avete deciso di collaborare. Tra poco Howard vi mostrerà le vostre stanze. Purtroppo ancora non sappiamo quando durerà questa missione, ma speriamo che alla fine deciderete di rimanere qui con noi»

Falling for you ~ Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora