Conoscenze

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Come al solito ero sulla mia scrivania a disegnare. Alzai lo sguardo per osservare il panorama visto dalla grande finestra di fronte a me: c'era il mare, gli svogliò, e in terzo piano si intravedevano anche delle montagne. Tutto questo sotto la luce calda di un tramonto estivo.era assurdo pensare che dall'altra parte del palazzo dove si trovava il mio appartamento ci fossero solo palazzi e rumore di clacson di macchine annebbiate dallo smog. A rovinare il mio bellissimo momento di riflessione fu Natasha, mia sorella maggiore, che entrò in casa rumorosamente, sbattendo la porta. La sentivo avvicinarsi alla mia stanza con passo veloce. Aprì la porta e senza darmi nemmeno il tempo di salutarla disse:
<conoscerai gli Avengers!>
Aveva un sorriso stampato in faccia che la rendeva quasi inquietante.
Da quando era entrata a far parte degli Avengers Natasha mi aveva reclusa in casa, proibendo i di conoscere i suoi colleghi. Perché?! Era questa la domanda che mi ponevo da ormai 3 anni.
Lei riteneva che per me fosse pericoloso, ma secondo me si faceva solo troppe paranoie. Di certo la vita di un supereroe non deve essere semplice, ma io non ho paura. So combattere e ho addirittura il potere di manipolare la mente! Non capisco di cosa abbia paura mia sorella.
Ora che aveva detto che li avrei conosciuti mi sembrava tutto così strano.
Una domanda mi sorse spontanea allora:
<perché?>
<non sei contenta?>
<si si ma volevo sapere perché, dato che è da 3 anni che mi tieni chiusa in quest'orribile appartamento perché dici di aver paura>
<ecco...oggi ne ho parlato con gli altri e loro hanno detto che se sai combattere e manipolare la mente, non c'è rischio di portarti alla torre>
<è quello che ti ripeto da ormai 3 anni!>
<lo so lo so, ma quando avevi diciassette anni non sapevi né combattere né avevi alcun tipo di potere!>
<ok ok. Ma...quando li conoscerò?>
<domani mattina, infatti devi iniziare a preparare le valige perché vivrai alla torre da ora in poi. Vendiamo l'appartamento!> rimasi in silenzio ma con la bocca aperta per qualche secondo, prima di correre ad abbracciare mia sorella sul liscio della porta gridando <GRAZIE GRAZIE GRAZIEEE!>
<ma di niente, in fondo è colpa mia se la tua vita è così noiosa>.

Quella stessa sera preparai le valige e il mattino seguente partimmo. Alle 8 in punto una macchina nera, abbastanza sportiva, si presentò di fronte al portone del nostro palazzo. Alla guida c'era Happy, il capo della sicurezza di Tony Stark, aka Iron Man. Ci mettemmo circa 30 minuti ad arrivare. Durante quell'arco di tempo l'ansia si faceva sentire. Osservavo le nuvole dal finestrino pensando a cosa avrei detto quando avrei visto lì tutti quei supereroi. Arrivati a destinazione osservai dall'auto la torre, poi quando scesi la potei ammirare ancora meglio: era bellissima, aveva uno stile moderno che la rendeva imponente e ancora più lussuosa e in cima c'era la scritta AVENGERS che di notte si illuminava di azzurro. Happy ci condusse all'interno dell'Avengers Tower e ci portò all'ultimo piano, dove ci attendeva Tony.
<signorine Romanoff> disse quando la porta dell'ascensore si aprì.
<Nat tu vai a chiamare gli altri> aggiunse posando gli occhi su mia sorella. Poi si rivolse a me:
<piacere Tony Stark, Ir- >
<iron man> conclusi io. Volevo sembrare una ragazza sicura, che sapeva quello che faceva.
<esattamente. Vieni ti presento il resto della community> rispose sarcastico.

Continua...
Questo era il primo capitolo. Lo so è un po' corto, ma i capitoli che verranno saranno molto più lunghi.
Pubblicherò dal lunedì al venerdì, sabato e domenica no. Spero che fino ad adesso la storia vi stia piacendo e, detto questo, ciaoo🤎🧸🧋

||Emma Romanoff||Where stories live. Discover now