・capitolo 6・

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JK: 17
TH: 15

//Taehyung//

Mentirei se dicessi che Jungkook non aveva iniziato a comportarsi stranamente. Ogni volta che desideravo abbracciarlo, mi allontanava dicendo "non adesso Taehyung" o qualcosa di simile, prima di alzarsi e tornare nella sua stanza, lasciandomi indietro. Il signor Choi una volta ha visto cos'era successo e mi aveva consigliato di non starci male, il papà di Jungkook gli stava mettendo sempre più pressione. Aveva senso per me e avevo solo proseguito con il resto della mia giornata. Non era stato così male dato che avevo Jimin e Seokjin con me la maggior parte del tempo. A volte mi chiedo ancora, ho fatto qualcosa di sbagliato?

//Jungkook//
Ero corso nella mia camera chiudendo la porta il più velocemente possibile. La mia faccia era calda, i miei pantaloni erano stretti. Avevo poggiato la mia schiena contro la porta e avevo preso respiri profondi. Da quella notte con Namjoon, Taehyung non aveva lasciato la mia mente, non importa quanto ci avevo provato.
Il mio fagiolo innocente* era stato sognato in posizioni così oscene, gemiti peccaminosi che uscivano dalla sua bocca, io la causa di tali suoni. Non potevo sopportare il fastidioso dolore che veniva dal basso. Ero stato veloce a prendermi cura del mio problema, pulendomi subito dopo, e non c'era voluto molto che mio padre mi chiamasse nel suo ufficio. Avevo sbirciato fuori dalla mia porta e quando avevo notato che non c'era nessuno in giro ero uscito. Mentre camminavo lungo il corridoio avevo sentito una risata famigliare, girandomi verso la mia sinistra e guardando attraverso la porta avevo visto Taehyung. Ugualmente, non era da solo, Jimin stava sopra di lui, solleticandolo. Avevo sentito le mie mani chiudersi a pugno e stavo per entrare nella camera per allontanare Taehyung quando avevo sentito l'eco della voce di mio padre attraverso i corridoi. Mi ero ripreso prima di cominciare nuovamente a camminare e avvicinarmi alle porte del suo ufficio. Avevo bussato prima di entrare. "Jungkook" aveva detto. "Si padre?". Si era girato verso di me e non aveva nessuna espressione sul viso, solo vuoto. Con il passare degli anni avevo imparato a diventare abituato a questa espressione. "Adesso che hai quasi 18 anni voglio che ti concentri ancora di più sul tuo allenamento. Voglio che ti prepari per la tua prima missione di cui prenderai le rendini". I miei occhi si erano spalancati e anche se sapevo che questo avrebbe significato meno tempo con Taehyung, avevo annuito consapevole che non aveva senso litigare. "Ho capito." avevo detto. "Bene, il tuo allenamento intenso inizierà domani." Avevo annuito ed ero uscito dalla sua camera, chiudendo la porta. Tornando nella mia camera avevo notato che Taehyung e Jimin non erano più nelle vicinanze, guardandomi attorno ho notato il signor Choi. "Signor Choi, quando vede Taehyung lo mandi nella mia stanza per favore.", lui aveva annuito e aveva continuato sulla sua strada.

//Taehyung//

Avevo allontanato Jimin da me per prendere aria. "Hey Tae, voglio farti vedere una cosa!" aveva detto Jimin. Mi aveva preso la mano e avevamo iniziato a correre per la casa per quelli che erano sembrati anni.
Eravamo scesi per un paio di scale e Jimin aveva aperto la porta che stava alla fine delle scale. "Dove siamo? Non ho mai visto questa parte della casa." avevo detto incoscientemente chiedendomi se eravamo ancora nella stessa casa. "Oh shh, e guarda" si era girato alla sua sinistra e aveva acceso le luci della camera scura.
Le luci erano diventate di sfumature rosse e viola e messi nel centro della stanza c'erano dei pali che erano collegati dal pavimento al soffitto. "Andiamo Taehyung!" aveva detto Jimin ridendo. Avevo chiuso la porta dietro di me e mi ero avvicinato ad uno dei pali così da vedere perché certe cose erano state messe in un posto così inusuale.
Le pareti erano rivestite di specchi e, in un modo strano, la stanza era accogliente. Jimin era corso verso uno degli specchi che si era aperto e che dietro aveva una nota musicale. Aveva messo su una canzone e aveva iniziato a ballare. Ma non era una danza normale, era lenta e il suo corpo si muoveva a ritmo della musica.
Apparendo sbagliato in un modo strano. Avevo guardato con stupore mentre si muoveva verso il palo e iniziava ad arrampicarsi. Il suo corpo avvolto attorno e mosso sul palo, scivolando giù e risalendo, il suo fisico piegato alla musica. Quando la canzone era finita avevo semplicemente battuto le mani e applaudito.
"Woah! Cos'era quello!" Jimin sembrava imbarazzato, "il signor Jisung mi ha consigliato di imparare questo ballo ma sono uno tra i più giovani a farlo...quindi...volevo sapere se desideravi fare questo con me?" aveva chiesto. Avevo accettato immediatamente, emozionato di imparare un ballo simile. "Che stile di danza è questo?" avevo chiesto. "A quanto pare si chiama pole dancing, almeno questo è quanto mi è stato detto."
Poco dopo, io e Jimin stavamo andando dal signor Jisung e avevo chiesto se potevo unirmi a Jimin e anche se sembrava esitante aveva accettato. Per le prima ore avevamo ballato tantissime canzoni prima di sentire qualcuno bussare alla porta. Il signor Choi era entrato e sembrava scioccato di vedermi. "Taehyung, Jungkook ti stava cercando e mi aveva chiesto di informarti di andare nella sua camera". Un sorriso si era formato sulla mia faccia ed ero stato veloce a lasciare la stanza, salutando Jimin e il signor Choi sull'uscita. Ero salito velocemente al piano di sopra ignorando gli sguardi che avevo ricevuto e presto ero davanti alla stanza di Jungkook. Recentemente il signor Choi mi aveva dato la mia camera e lo apprezzavo vivamente, preferivo comunque stare in quella di Jungkook.
"Koo!" bussai. Lui fu veloce ad aprire la porta e io ad avvolgere le mie braccia attorno a lui, tirandolo in un abbraccio. "Non ti ho visto tutto il giorno!" avevo detto. Ugualmente, lui non aveva ricambiato l'abbraccio, sembrava che stessi abbracciando un sasso. Mi sono allontanato lentamente e lo guardato verso di lui, "Koo?" I suoi occhi erano spalancati e ha urlato "Cosa stai indossando!"

 Mi sono allontanato lentamente e lo guardato verso di lui, "Koo?" I suoi occhi erano spalancati e ha urlato "Cosa stai indossando!"

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Il suo viso sembrava star diventando rosso e quando stavo per controllare se stava male, ha preso velocemente il mio polso e si è allontanato da me. "Esci!" Ha urlato, prima di sbattermi la porta in faccia. Il mio cuore si è rotto un po' dato che non si è mai comportato così con me, ma forse non gli è piaciuto il mio outfit. Triste ho iniziato ad allontanarmi, ugualmente, fuori dal nulla Seokjin è arrivato correndo per darmi un abbraccio e mi ha consigliato di andare a cercare Jimin e di cucinare qualcosa tutti insieme per tutti quanti, e così i miei pensieri si sono dissolti.

*letteralmente "innocent bean" in inglese, non c'è una traduzione specifica per questo nomignolo.

Amori miei, sono tornata, chiedo profondamente scusa per il ritardo con la traduzione di questi capitoli, mi sto leggermente confondendo con la traduzione dei tempi verbali perché la scrittrice passa dal passato prossimo all'imperfetto ma spero sia uscito qualcosa di decente <3

my Urge・taekook・[italian translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora