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Mi ero appena svegliata, la 'missione' se così si può chiamare sarà tra 5 giorni, avevo molta ansia perché avevo la sensazione che qualcosa sarebbe andato storto, per quanto riguarda il mio disturbo lo stavo superando  e dopo tantissimo tempo decisi di andare a fare colazione, erano le 5:00 di mattina e tutti dormivano, ad eccezione del corvino che stava mangiando un cornetto seduto su uno degli sgabelli
d: buongiorno
disse sorridendo
'giorno'
avevo gli occhi semichiusi e mi ero appena svegliata quindi non avevo proprio voglia di parlare, avevo addosso dei pantaloncini che mi arrivavano fino al ginocchio e la felpa di Dabi, me ne accorsi dopo e mi imbarazzai un po'
d: di poche parole
'la mattina nessuno deve parlarmi'
sul suo viso spuntò un sorrisetto, presi anche io un cornetto e mi misi affianco a lui a mangiarlo.
Dopo finita la colazione restai lì con lui, avevo la sensazione che non volesse che io me ne andassi quindi rimasi.
Dabi pov's
Era rimasta affianco a me anche dopo aver finito la sua colazione e questo mi fece piacere perché non volevo se ne andasse, probabilmente perché erano le 6:30 e non volevo rimanere da solo come al solito
t/n: sai Dabi..... non mi hai mai parlato di te, non so nulla so solo il tuo vero nome, quello che uso per darti fastidio, nulla di più
D: allora oggi pomeriggio ti racconterò un po' di me, qui la gente mi potrebbe sentire e io voglio dirlo solo a te, quello che ti dirò non dirlo a nessuno
lei annuì e si mise sul divano con le auricolari nelle orecchie, ero molto curioso di ascoltare che musica sentiva dato che passava metà delle sue giornate con essa, mi misi affianco a lei e le tolsi una cuffiette per metterla al mio orecchio, rimasi stupito, avevamo gli stessi gusti musicali
'davvero ascolti questo?'
t/n: si, perché non ti piace ?
'no no è che anche io sento questo genere'
t/n: oh
sorrise e poi appoggiò la sua testa sulla mia spalla, diamine, stavo sorridendo come uno stupido.

Ormai tutti si erano svegliati e io e t/n eravamo in camera mia per giocare ai videogiochi
'sei scarsa a quanto vedo '
lei mi mando un'occhiataccia e poi vinse la partita, non avessi mai detto quelle parole, mai sfidare t/n, lezione imparata
t/n: scarsa eh?
'ok ok mi rimangio quello che ho detto'
t/n: dai usciamo
lei uscì dalla stanza e torno nella sua, pochi minuti dopo tornò e notai che si era cambiata, come sempre aveva l'eye-liner, della matita nera sotto gli occhi, gli anelli che sempre indossava e le sue adorate converse, la trovavo bellissima, lo era sempre, mi prese il braccio e mi trascino fuori
D: dove stiamo andando?
'ovunque'

Eravamo seduti sul tetto di un palazzo e stavano osservando la città
t/n: beh ora siamo soli quindi raccontami di te
ero un po' titubante, però volevo fidarmi, così cominciai a parlare
'vedi....io mi chiamo Touya Todoroki, sono il figlio di Endevour, hero n.1.....quel figlio di puttana da piccolo mi sfruttava, voleva solo 'il figlio perfetto' e per averlo mi stressava fisicamente e psicologicamente, ero stanco di lui così decisi di scappare fingendomi morto.....avvolte vado vicino alla mia tomba per vedere se qualcuno mi è venuto a trovare, ma ogni volta che vado lì c'è solo un mazzo di rose appassite'
t/n non disse niente, probabilmente non sapeva che dire, avevo paura di farle pena, ma invece lei mi accarezzo una guancia sorridendo
t/n: sei davvero forte, ho sempre odiato Endevour, il suo falsissimo sorriso, il suo egocentrismo e mi dispiace davvero tanto per quello che ti ha fatto, non te lo meritavi, si sei uno stronzo, ma nessuno merita una cosa del genere, non avevi nessuno......però ora hai me
sorrisi.
Io provavo qualcosa per lei, ne ero convinto, ma non sapevo definirlo.......forse era.......amore?

Rosa blu (dabixreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora