nothing

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Le lacrime escono copiose dai miei occhi, il petto scosso dai singhiozzi. Appoggio la schiena ad uno dei tronchi del bosco e porto le ginocchia al petto. Con la vista appannata dalle lacrime ossevo il cielo buio sopra la mia testa, e vecchi ricordi imprimono la mia mente.

Ormai le giornate alla raduna non sono più le stesse, non mi sento più al sicuro, non più partecipe da quando Ben, il mio migliore amico, è stato bandito e gettato nel labirinto.
La cosa peggiore, oltre la sua insostituibile mancaza, è la consapevolezza di non riuscire a sentire più emozioni, a non sentire niente di più che un enorme vuoto dentro di me, come fossi costantemente intorpidita o in apnea.

Mi addormento concludendo anche questa giornata, giorno dopo giorno tutti identici.

«Ti prego Tn non farmi andare lì, ti prego» Afferra i miei polsi saldamente, le lacrime sul suo viso. «Non voglio morire voglio restare qui con te!» M'implora come se potessi fare qualcosa, come se davvero potessi sistemare la situazione. Una sensazione d'impotenza mi pervade, un dolore incomprensibile. Alby lo spinge lontano da me bloccando ogni suo movimento, ma le sue urla non cessano. Le mie ginocchia non reggono più, crollo sul terreno non distogliendo lo sguardo dal mio amico, i singhiozzi che mi bloccano il respiro. «Mi dispiace Ben» Urlo disperata poco prima che le porte del labirinto lo chiudano fuori dalla radura. «Mi dispiace, mi dispiace» Ripeto come un disco rotto, le mani incastrate tra i capelli e la lacrime che mi bagnano la pelle.

Mi sveglio di soprassalto, le mie urla incontrollabili infrangono il silenzio notturno. Tremo come una foglia e scalcio l'aria davanti a me spaventata.
Mi piego in avanti, i pugni stretti e le braccia tremolanti. Sento dei passi avvicinarsi, e poco dopo una mano finisce sulla mia bocca interrompendo le mie urla, ma non la mia paura.
Continuo a piangere e tremare più in panico di prima. «Shh, sta calma Tn, va tutto bene» Non serve voltarmi, riconosco subito la voce assonnata di Newt. Lo sento sedersi dietro di me e poco dopo fa aderire la mia schiena al suo petto abbracciandomi. «Ti prego calmarti, è tutto passato adesso» Rilascia dolci baci sulla mia testa mentre lentamente allontana la mano dalle mie labbra. Piano piano inizio a tranquillizzarmi dopo interi e lunghi minuti di respirazione e silenzio.
«Mi dispiace...» Sussurro stretta al suo petto. «Ma lui era di nuovo lì che implorava ed io non poteva salvarlo» Mi rimetto a piangere bagnando la sua maglia. «Non è colpa tua...sapevo che non era una buona idea farti assistere all'esilio» Distrattamente, ma delicatamente, mi accarezza i capelli senza neanche rendersene conto. «Mi manca moltissimo, Newt» I nostri sguardi finiscono per incontrarsi. «Lo so, ma non potevamo permettergli di fare del male a qualcun'altro» Istintivamente le sue dita sfiorano, da sopra la mia maglia, le ferite sull'addome che mi ha procurato Ben quando non era in sé. Lo guardo attentamente mentre mi accarezza la pancia evitando di farmi male, e non posso evitare di pensare a quanto sia sempre stato dolce con me. Rimaniamo in silenzio ed immobili per un po', poi le sue braccia mi stringono maggiormente a sé, il suo calore che mi avvolge piacevolmente. «Ti prego, Newt, fammi sentire qualcosa...» Sussurro involontariamente ad un palmo dal suo viso. Mi guarda intensamente ma non riesco a decifrare il suo sguardo. Si passa la lingua sulle labbra mentre appoggia una mano sulla mia guancia. È questione di un secondo di distrazione che le sue labbra finiscono sulle mie. La sorpresa mi blocca per vari secondi, ma poi ricambio il bacio volentieri. Mi spinge verso di sé, e finisco per sedermi a cavalcioni sulle sue gambe.
Mi accarezza lentamente e dolcemente la schiena, rilassandomi completamente al suo tocco.
Ci allontaniamo quel poco che serve per riprendere aria, i nostri sguardi persi l'uno nell'altro. «Diamine, mi fai letteralmente perdere la testa» Dice con un piccolo sorriso poco prima che riappggi le sue labbra alle mie. Approfondisco il bacio, e le nostre lingue si toccano ancora ed ancora, senza mai averne abbastanza.
Mi stacco da lui lentamente, assaporando ancora il sapore delle sue labbra, e lo guardo. «Non sentivo niente da giorni, ed adesso non riesco nemmeno a descrivere quello che provo in questo momento, saranno circa trenta emozioni diverse» Gli dico appoggiando una mano sulla sua guancia. «Quello che cerco di dirti è che credo di amarti, Newt, e credo di averlo sempre fatto»

***

Spazio Autrice

Ecco un nuovo immagina tutto per voi, sperando sempre che sia di vostro gradimento ;)
Lasciate qualche stellina, se vi va, e grazie a tutti per il sostegno <3

𝐎𝐍𝐋𝐘 𝐘𝐎𝐔 || 𝙉𝙚𝙬𝙩 (𝙩𝙢𝙧) ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora