capitolo 9°

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"Ti piace Armin?"

La domanda spiazzò Eren ma allo stesso tempo non lo sorprese, era la stessa che si poneva da un po'.

"Ma sei matta?"
"Rispondimi" continuò la ragazza con tono serissimo
"Io ed Armin siamo amici e basta" nelle parole di Eren si leggeva un nervosismo troppo elevato per quella che era la circostanza.

"Smettila di dire così,
non ci credi neanche tu"

Eren sentì come una pugnalata nello stomaco, ed essendo la mente troppo in confusione gli impulsi finirono per avere la meglio.
"Ma che vuoi si può sapere"
"Voglio sapere la verità"
"Vattene, esci dalla mia stanza"
"No prima devi rispondermi".

perché ci sto pensando?
perché Mikasa non vuole credermi?
perché in realtà non ci credo molto neanche io?

Eren non ce la faceva, era arrabbiato, arrabbiato con sé stesso, arrabbiato con Mikasa che lo metteva in questa situazione ed arrabbiato anche con Armin che solamente in due giorni era stato capace di fargli mettere in dubbio tutte le sue convinzioni.

"Mikasa smettila di rompermi i coglioni e vattene" le ulrò il ragazzo.

Lo sguardo glaciale dell'amica sembrò ruppersi istantaneamente e come se volesse nascondere il fatto che stesse per piangere se ne andò di fretta sbattendo la porta con rabbia dietro di sé.

Eren si alzò di scatto e diede un pugno al muro, respirava con affanno ma presto si calmò e si sedette sul letto.
Qualche pugno non bastava a sfogarsi, Eren si sentiva rotto.

Perché sono così? Perché allontano tutti? Li allontano solo perché ce l'ho con me stesso.

Era meglio smettere di farsi problemi e continuare la sua solita vita, tornare con i suoi soliti amici a parlare di basket e di feste.

Fanculo il biliardo, fanculo quella notte, fanculo Armin.

Eren si mise a piangere, proprio non riusciva, non riusciva neanche a pensarle quelle cose, si mise a piangere come non faceva da anni, da quando era bambino.

"Giorno bro"
"ricordati che dopo scuola andiamo a mangiare da Bon's e poi boh penso tutti da Jean."

Eren lesse il messaggio di Connie con gli occhi ancora assonnati

"Buongiorno "

"Va bene"

Si alzò dal letto e andò in cucina, Guido e sua madre erano andati a lavorare, rimanevano solo lui e Mikasa.
Erano anche nella stessa classe ed Eren non sapeva come avrebbe fatto a sopportare quella giornata.

I due fecero colazione senza parlarsi, la ragazza ogni tanto lanciava qualche sguardo ma lui velocementeguardav da un'altra parte; sempre nello stesso silenzio i due fecero la strada fino a scuola.

"Oi bello, ieri non ti sei fatto proprio sentire eh" gli disse Connie che insieme a Sasha l'aveva raggiunto all'entrata.
"Sempre a casa di quell'Armin là?"
L'ultima cosa che voleva Eren era dover parlare di Armin:"oggi no, ti prego non è giornata".

Connie evitò di chiedere il motivo, tanto sapeva che non avrebbe ottenuto la risposta:" dai dopo usciamo tutti insieme, ci pensiamo noi a farti risollevare".

Eren apprezzava il pensiero dell'amico ma in realtà l'idea di uscire non lo rasserenava affatto, anzi.

Jean lo ha conosciuto e sicuramente passerà la giornata a fare battute del cazzo su me ed armin.
Nonostante ciò Eren sorrise, l'ultima cosa che voleva era prendersela anche con Connie per i suoi problemi.

𝐢𝐨 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐚 𝐭𝐞; 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒊𝒏Where stories live. Discover now