capitolo 23°

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venerdì, 16:28

Eren già lo aspettava seduto su quella panchina, quella panchina dove erano rimasti a parlare quella notte,
la notte in cui si erano conosciuti.

"è un viaggio dei ricordi?" domandò Armin sorridendo e sedendoglisi affianco.

"è che se non lo faccio qua non funziona"

"ma di che stai parlando?" chiese l'altro confuso.

"non ti ricordi? ti avevo detto che mi ci voleva un po' d'esercizio...ecco ora ce l'ho fatta."

Armin stava per chiedere ulteriori spiegazioni ma il moro gli fece segno col dito di fare silenzio.

"zitto, serve concentrazione"

"cretino che sei" sorrise Armin scuotendo la testa.

Il moro fece un po' di mosse con le mani, era ridicolo e lo sapeva benissimo "farlo da ubriaco è un'altra cosa" sbuffò.

"vabbè dai...TAH DAH" esclamò Eren facendo scivolare dalla manica le chiavi della moto.

Ci fu un bel minuto di silenzio, Armin guardava le chiavi e poi Eren, e poi le chiavi e poi Eren.

"sei serio?" domandò sorridendo.

"diciamo che l'incantesimo non si attiva subito" spiegava il moro cercando di rimanere serio "dobbiamo prima passare a casa tua, prendere la tua roba, farci belle tre orette di viaggio..."

Eren smise di palrare, non aveva mai visto gli occhi di Armin così felici, le sue guancie così rosse, i suoi zigomi così segnati ed il suo sorriso così grande.
Il biondo gli si gettò al collo e iniziò a stringerlo più forte che mai.
Rimasero così a lungo, Eren sentiva il cuore battergli all'impazzata,
"oi...dobbiamo sbrigarci" disse controvoglia.

"grazie, grazie, grazie" continuò il biondo per poi staccarsi di colpo.

"ma mio nonno?...e... poi dove dormiamo?... e soprattutto da quando hai una moto?"

Eren gli fece cenno di alzarsi "non fare tante domande e seguimi"

...

La moto sfrecciava sull'autostrada, Armin da dietro si reggeva al moro abbracciandolo forte, con lo zaino in spalla ed il rossore sul viso.

"tutto a posto?" domandò Eren,
a quella velocità il vento era fortissino ed Armin riusciva a sentirlo a malapena.

"sisì" rispose terrorizzato, stringendosi all'altro sempre si più.

"non hai paura di andare in moto vero?"

"nono ma che" rispose il biondo nascondendo il viso dietro la schiena dell'altro.

Eren rise, "dai siamo praticamente arrivati".

Qualche minuto infatti ed una curva aprì ai loro occhi uno spettacolo meravigliso, il mare d'autunno maestoso e vivo sembrava stargli andando incontro.
Eren girò una decina di metri più avanti andando a fermarsi in una piccola insenatura naturale.

Scese dalla moto ed aiutò Armin a fare altrettanto, il biondo subito si avvicinò alla staccionata, rimase a fissare il mare qualche secondo e poi sorridendo spostò lo sguardo verso Eren.

eccoli, questi dannati occhi,
così felici, se tu mi guardi così...
come faccio a non innamorarmi?

𝐢𝐨 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐚 𝐭𝐞; 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒊𝒏Where stories live. Discover now