Lesson Eleven: Untouchable (part III)

2.6K 90 48
                                    

Johnny rimase paralizzato per qualche secondo, la bocca socchiusa per la sorpresa.
Strinse la presa sulle braccia di Faith e la spinse verso di sé, strattonandola contro il suo petto.
"Che cosa hai detto?"
Tutta la furia svanì, lasciandola sfiancata con le mani a sostenersi sul suo petto. Alzò il viso, lo sguardo diretto a quegli occhi grigi, così impenetrabili in quel momento.
"Come se tu non lo sapessi già..."
"Io non so niente, Faith." La rimbeccò, abbassando il viso fino a soffiarle sulle labbra.
Stringendo la camicia tra le sue mani, cercò ancor di più il suo calore.
"Io ti amo, Johnny." Soffiò, occhi negli occhi.
Le si fece ancor più vicino, il viso ancora più chino e lei socchiuse gli occhi, sentendo il cuore palpitare in attesa di un bacio.
Ma quando il suo respiro le colpì il viso, aprendo gli occhi si rese conto che non aveva intenzione di baciarla, stava solo sospirando.
Per un attimo, la stretta sulle sue braccia si intensificò di nuovo, prima di lasciarla andare, allontanandosi di un passo.
Le sue mani scivolarono lungo la camicia fino a ricaderle lungo i fianchi. Il cuore riprese la sua corsa, in attesa.
Quando finalmente sembrava essersi deciso a parlare, lo vide stringere il labbro inferiore tra i denti.
"Johnny?" Lo richiamò, in un sussurro disperato.
"Forse sarebbe meglio se per un po' non ci vedessimo."
Spalancando gli occhi, Faith scattò con un passo indietro "Ma che stai dicendo?"
Notando l'espressione sconvolta sul suo viso, Johnny provò ad aprire le braccia, in segno di rassegnazione "Faith, mi dispiace..."
"Ti... Ti dispiace?" Strabuzzò gli occhi, facendo comparire una ruga sulla sua fronte "E di cosa, esattamente?"
"Mi dispiace di essere arrivati a questo punto." Spiegò lui, con tutta la calma immaginabile nel suo tono di voce.
"A questo punto?" Ripeté ancora lei, sempre più confusa.
"Non avrei mai voluto farti soffrire." Alzò le spalle, cercando le parole per esprimersi guardando la parere alla sua destra "Non era così che sarebbe dovuta andare a finire..."
"E come sarebbe dovuta andare a finire?" Lo incalzò.
"Così come era iniziata." Tornò a guardarla, soppesando ogni parola così che arrivasse il loro messaggio "Come un gioco. Il nostro accordo, ricordi?"
"Un gioco?" Aggrottò le sopracciglia, scoppiando "Un gioco lo chiami, Johnny? Per te non è stato niente più di questo?"
"Questo doveva essere per entrambi." Ribadì lui "Ricordi com'è iniziato? Tu per me eri la snob bisbetica e io per te il cretino sbandato. Tu piangevi, mi hai detto che non avevi mai fumato, ti ho fatto provare. Mi hai detto di non aver mai bevuto, ti ho fatto provare. E poi mi hai detto di non essere mai stata con un ragazzo, beh io ti ho fatto fare esperienza anche di quello. Punto, bambolina. Eravamo d'accordo entrambi che sarebbe stato solo questo, quindi ora non guardarmi con quegli occhioni come se io fossi l'unico responsabile e tu la povera vittima!"
Ferita dal suo tono, dalle sue parole, Faith ricacciò a forza le lacrime "Tu hai detto di tenere a me! Hai detto che non lo facevi solo per l'accordo!"
Tirando fuori il miglior ghigno del suo repertorio, Johnny scosse la testa, passandosi una mano tra i capelli "Ma non ti ho insegnato niente, bambolina?"
Si chinò, avvicinando il viso al suo, per essere ancora più chiaro "C'è una sola cosa, per cui i ragazzi farebbero di tutto pur di ottenerla. Che si tratti di dire qualche parola sdolcinata, di fingersi gelosi o di recitare in qualche stupido musical. E fidati quando ti dico che non si tratta dell'amore..." Fece una pausa "Capisci di cosa sto parlando, bambolina?"
"Il sesso." Abbassò la testa, stringendo i pugni per non crollare.
"Il sesso." Annuì lui.
"Mi hai usata sin dall'inizio allora!" Rialzò di scatto il viso, aggrottando le sopracciglia, furiosa.
"Ancora con questa storia?" Alzò gli occhi al cielo "Hai detto o no di non essere mai stata con un ragazzo? Bene, io ti ho fatto vedere com'è, ti ho insegnato tutto quello che dovevo insegnarti... È stato bello, ci siamo divertiti, è piaciuto ad entrambi, ma non si trattava di nient'altro che qualche scopata, bambolina."
Portandosi le mani al viso, Faith si voltò di scatto, dandogli le spalle, ripetendosi che fosse solo un incubo.
"Guarda il lato positivo, ora tu e il tuo principe azzurro francese potete stare finalmente insieme!" Non poteva vederlo, ma aveva messo le mani in tasca, alzando le spalle "Siete fatti l'uno per l'altra, tua madre sarà contenta, lui non vede l'ora. Anche tu sarai felice, Faith..."
Ne dubito, pensò lei, ma evitò di dirglielo per non passare per la povera stupida innamorata.
Lui continuò, quando non la vide rispondere niente "Tutto tornerà come prima, io e te torneremo ad ignorarci e nessuno saprà niente. O magari un giorno racconterai di quando eri giovane e incosciente e hai deciso di fidarti del ragazzo sbagliato e metterai in guardia le giovani ragazze a non cadere nella tana del lupo..."
Asciugandosi una lacrima, Faith si voltò, annuendo.
Con una freddezza nello sguardo che non le aveva mai visto prima, gli porse la mano, guardandolo dritto negli occhi "Tutto come prima. Nessuno saprà mai di noi due."
Imitando il suo sguardo, Johnny le strinse la mano "Buonanotte, bambolina."
Lasciò la sua mano, voltandosi verso la finestra aperta.
Si voltò un'ultima volta verso di lei, mentre la richiudeva alle sue spalle e vide quella maschera di freddezza cominciare a sgretolarsi.
Ma non sarebbe rimasto a guardarla piangere.
Stavolta non l'avrebbe consolata.
Avrebbe lasciato che lo odiasse, che si allontanasse, si facesse consolare da un altro e lo dimenticasse.
Sarebbe uscito dalla sua vita, credendo di rendergliela migliore.

Quello che non poteva vedere era che dentro Faith si sentiva morire, qualcosa si era spezzato. Il cuore era diventato pesante e faceva male, proprio al centro del petto.
Si sentiva così stupida, per essersi fidata di lui.
Si sentiva usata. Ed era stata una stupida a non rendersi conto di tutte le sue bugie, per non essersi resa conto che lui si stesse solo approfittando della sua inesperienza per giocare con lei come se fosse davvero una bambola.
Si sentiva così vuota.
Da quando Johnny era entrato a far parte della sua vita, le era sembrato più facile svegliarsi la mattina e trovare una ragione per sorridere. Aveva qualcosa di reale, qualcuno con cui poter provare dei sentimenti veri, in quel mondo di cartapesta che la circondava.
E invece era solo una stupida.
Ed era di nuovo sola.
Lei, e la sua vita di illusioni.

Erano passati cinque interminabili giorni da quella sera.
Cinque notti in cui non faceva che rigirarsi nel letto, insonne.
E non era passato un minuto senza che tornasse con la mente a quella sera.
Alle bugie che aveva detto.
Al male che le aveva fatto.
Al male che si era fatto.
Appoggiato al muro, poco lontano dal cancello d'ingresso della scuola, Johnny espirò l'ultimo tiro della sua quarta sigaretta della giornata.
Fu in quel momento che una macchina nera sportiva si fermò poco lontano da lui, parcheggiando dall'altra parte della strada.
Pier uscì, facendo il giro fino allo sportello del guidatore, per aprirlo.
Fu nel momento in cui vide Faith uscire dalla sua auto, rivolgendogli un sorriso per ringraziarlo, che il cuore di Johnny si spezzo definitivamente nel petto.
Pier le richiuse lo sportello alle spalle, prima di prenderle la mano.
Lei intrecciò le dita alle sue, guardando a destra e sinistra prima di attraversare.
Fu allora che lo vide.
E l'indifferenza, mista all'astio che vi lesse nel suo sguardo, lo fece sentire come se avessero appena cosparso di limone la ferita che aveva al centro del petto.
Lei tornò a guardare davanti a sé, mentre lui continuò a guardarli finché non scomparvero dalla sua visuale.
Abbassando il capo, sospirò, gettando a terra il mozzicone.

"Ed eri bellissima, bambolina, agli occhi di quel bambino. Te lo posso assicurare. Bellissima come solo qualcosa di irraggiungibile sa essere."

E lo sei ancora.
Bellissima.
Irraggiungibile.

~~~❤️~~~
E siamo arrivati all'ultima parte di questo "Untouchable".
Ammetto che con il capitolo scorso ho superato il mio blocco, per cui sapevo come volevo che finisse questa -chiamiamola così- trilogia di capitoli, ma non sapevo cosa scrivere nel mezzo! :')
Spero di essermi fatta perdonare per il ritardo con cui ho aggiornato la scorsa volta, almeno.

Ora, mancano pochi capitoli alla fine, penso che l'abbiate immaginato...
Quindi, vi chiedo uno sprint finale.
Tempestate questi prossimi ultimi di commenti e voti!
Potete anche insultarmi, criticare quello che secondo voi non va, io sarò più che felice di leggere qualsiasi consiglio e parere.

Allora mi raccomando, ci conto! Fatemi sapere ❤️❤️

Teach me Life, I'll teach you LoveWhere stories live. Discover now