Lesson Three: Kiss

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Johnny l'affiancò mentre, insieme al resto della classe, andavano in palestra "Pronta, bambolina?"
Faith sospirò, mordicchiandosi il labbro "Non ne sono più così sicura..."
Si fermarono, mentre le ragazze svoltavano a destra verso gli spogliatoi femminili e i maschi a sinistra.
"Sarai una bomba!" Ammiccò, dandole una gomitata amichevolmente.
La ragazza rise, scuotendo la testa "Ci vediamo tra un po'."


"Tu chi sei, che cosa ne hai fatto della nostra Faith?" così l'accolse Daisy, quando uscì dal bagno in cui si era cambiata.
Margaret, prontamente, la spinse, sorridendo rassicurante "Stai alla grande!"
"Grazie." Sorrise Faith, arrossendo a man a mano che gli sguardi delle sue compagne di classe si posavano su di lei. E non voleva pensare a come sarebbe stato quando gli sguardi su di lei sarebbero stati quelli di quegli imbecilli dei suoi compagni...
Sarah le fece l'occhiolino, indicando con il capo la porta per la palestra.
Così, preso un respiro profondo, Faith lisciò le pieghe della canottiera e dei leggins, seguendola fuori dallo spogliatoio.

I ragazzi, che come sempre avevano impiegato molto meno a cambiarsi, avevano cominciato a correre lungo il perimetro della palestra per riscaldarsi.
Seguite da Sarah e Margaret, Faith e Daisy furono le prime ad uscire, proprio mentre i ragazzi passavano davanti alla porta del loro spogliatoio.
"Wow!" commentò Simon, fermandosi all'improvviso davanti a loro.
"Hei, ma che dia-... Oh!" Provò a protestare Matt, dietro di lui, che rischiò di finirgli addosso, prima di notare anche lui la ragazza.
"Ciao, sono George. Tu devi essere nuova!" Le si avvicinò, il solito cretino, porgendole la mano.
Faith lo guardò con le sopracciglia aggrottate e i pugni chiusi lungo i fianchi, stizzita. Sbuffò, superandolo senza degnarlo di risposta, come l'aveva istruita Johnny la sera prima, per telefono.
Quest'ultimo, guardava la scenetta sorridendo compiaciuto e divertito.
Faccio miracoli, pensò modesto come sempre.
Sam, affianco a lui, fischiò, mentre Faith e le sue amiche passavano davanti al gruppo di ragazzi.
Faith gli lanciò uno sguardo di SOS e lui annuì, intervenendo. Alzò la mano e diede uno scappellotto dietro la nuca al suo amico, commentando "Un po' di classe, che cazzo!"

Tornati in classe, alla fine dell'ora di educazione fisica, Faith si sedette al suo solito banco, aspettando che Johnny la raggiungesse dopo essersi fumato la sua sigaretta.
Sfortunatamente per lui, il professor Gary arrivò prima e chiuse la porta alle sue spalle.
Qualche minuto dopo, proprio mentre il prof chiamava il suo nome all'appello, la porta si aprì e comparve Johnny sorridente e con la mano alzata "Presente!"
"Chissà perché non mi stupisce il suo ritardo." Commentò il professore, mentre Johnny entrava.
Questo si limitò ad un sorrisetto, alzando le spalle, raggiungendo il suo posto.
"Guarda se uno non può neanche fumare una sigaretta tra un intervallo e l'altro in santa pace..." Sbuffò, poggiando il braccio sul banco e la fronte su questo.
"Dovresti scusarti, non lamentarti." Gli fece notare la sua compagna di banco, sottovoce.
"Roberts?" chiamò il prof.
"Presente!" alzò la mano Faith.
"Io ho bisogno di una sigaretta ogni tanto, sono fisicamente ed emotivamente provato." Si difese, alzando la testa "Come posso essere brillante e attento durante le lezioni se non mi ricarico?"
"Quand'è che sei brillante e attento durante le lezioni, scusa?" Commentò Faith, prendendo il libro di storia dallo zaino.
"Touché, bambolina." Ghignò lui.
"Aprite il libro a pagina 137, oggi termineremo il capitolo sulla prima guerra mondiale." Esordì il prof, incaricando il ragazzo al primo banco di leggere per la classe.
Johnny sospirò, passandosi una mano sul viso e posò il braccio sullo schienale della sedia di Faith, avvicinandosi con il busto.
"Metti in mezzo." Sussurrò, afferrando il libro per avvicinarselo.
"Il tuo libro?" gli chiese.
"Credevo ci fosse letteratura." Si giustificò.
Alzando gli occhi al cielo, Faith poggiò il gomito sul banco e il viso sulla mano, leggendo.
Mentre lei ascoltava la spiegazione del professore e prendeva appunti sul suo quaderno, Johnny ridacchiava, disegnando un paio di corna sulla testa di un generale tedesco in foto.
Quando se ne accorse, il generale aveva anche un paio di tette, dei mustacchi e un fumetto sulla sua testa recitava 'I'm sexy and I know it'.
"Johnny!" sibilò, tra i denti, spingendolo con la spalla.
Mettendo la lingua tra i denti, Johnny ridacchiò, guardandola affrettarsi a cancellare gli scarabocchi.
"Non ti ha mai insegnato nessuno a rispettare ciò che non è tuo?" lo riprese.
"Scusa, non ho resistito." Alzò le spalle, sfoggiando un sorrisetto da bambino.
"Lì al secondo banco, c'è qualcosa che non va?" Li richiamò il professore, guardandoli severo.
"No, prof. La signorina Roberts mi stava solo rispiegando un punto della lezione che non avevo capito." Si affrettò a rispondere Johnny, vedendo Faith cominciare ad arrossire.
Il signor Gary annuì, tornando a spiegare e Faith si voltò verso di lui, sorridendogli "Grazie."
Muovendo su e giù le sopracciglia, Johnny si indicò la guancia con l'indice, ghignando.
"Qui? No!" Scosse la testa, arrossendo, prima di abbassarla sul libro.
Johnny alzò gli occhi al cielo, sussurrando "Andiamo... non fare la solita fifona..."
Faith sbuffò, avvicinandosi a lui talmente veloce che quasi non si accorse neanche lui delle sue labbra sulla guancia, che lei era già tornata al suo posto.
Il rossore evidente sulle sue guance e l'occhiata veloce che diede alla classe, però, confermavano che era successo.

Teach me Life, I'll teach you LoveWhere stories live. Discover now