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Un rumoroso fischio, fu udibile.

Mille pensieri passarono con insolita casualità per i recessi della mente del giocatore biondo: Lee. Intento a mirare la palla dura sotto ai tacchi delle sue scarpe; intento a mirare con estrema frustrazione la porta dove tra qualche secondo l'oggetto di cuoio sarebbe andato a finire direttamente. D'altro canto, il portiere della squadra avversaria: Kovac, era stato dominato da una improvvisa agitazione, le mani quasi gli prudevano.
Ebbene sì, esso sarebbe stato il decisivo calcio di rigore. Un calcio che avrebbe segnato quale delle due squadre ucraine si sarebbe guadagnato la vittoria di questa intensa partita. Quale delle due squadre sarebbe arrivato ai quarti di finale.

La Poltovaj dell'allenatore Kovalenko? Oppure la L'viv del rigido allenatore Jakob.

Gli spettatori, i tifosi, che sedevano ansiosi nelle panchine colorate ripresero ad esultare euforici come non mai: da un lato coloro che erano qui per la squadra gialla e dall'altra coloro per quella bianca e rossa.

Gocce di sudore andarono ad imperlare la fronte e il volto pallido dell'attaccante, i cui fili bagnati di un biondo platino invece gli si appiccicarono con malgarbo. Passò, anche se fuggevole, una mano tra i capelli, e dopo una sul mento disegnato.

L'arbitro, in mezzo all'immenso campo verde, suonò nuovamente il fischio, e dunque a quel punto il giocatore della squadra gialla fu costretto a prendere una leggera rincorsa per poi colpire la palla calibrando la forza che aveva e calciandola con la giusta precisione della quale necessitava. Al momento tutto apparve andare lentamente, ma gli occhi attenti di Lee non si staccarono un attimo da quel oggetto bianco e nero. Era la sua ultima speranza per porre fine alle sue fatiche.

La traiettoria del pallone lo portò ad andare a colpire direttamente la rete biancastra della porta, e Kovac, purtroppo, non era riuscito a bloccarla in alcun modo data la direzione sbagliata in cui era caduto male sul campo.

Lee Felix aveva segnato un goal; l'ultimo goal di cui avevano bisogno per vincere la partita.

Esultò a gran voce non appena vide il portiere Kovac buttarsi dal lato opposto. « Fanculo, sì! » gridò correndo verso i suoi compagni di squadra, i quali precedentemente si erano messi in riga.

Il pubblico, ora in piedi, faceva gran chiasso, nel mentre sventolavano la bandiera ucraina.

La prima persona che corse ad abbracciare fu immediatamente il suo più grande sostenitore, il suo più grande amico, nonché suo compagno di squadra: Hwang Hyunjin. Il biondino gli saltò addosso, e il corvino fu costretto a reggerlo prontamente con le sue braccia per non farlo cadere davanti a tutte quelle persone. Un gesto amichevole, ma in un attimo furono circondati calorosamente dai loro amati compagni di squadra.
Gridavano i giovani, gridavano gli anziani, e infine gridavano persino i bambini in quanto fosse stata una intensa partita giocata fino all'ultimo respiro.

Felix scese subito da Hyunjin, per poi portare l'attenzione sui compagni, i quali non erano altro che i suoi amici. Si consideravano una piccola, una calorosa, una compatta famiglia e l'aver vinto li aveva resi immensamente felici.
« Cazzo, abbiamo vinto grazie a te. » il capitano lo tirò per un braccio, scuotendogli gli appiccicosi capelli biondi.

« Io ho solo segnato l'ultimo goal, la partita l'abbiamo vinta tutti insieme. » ribatté saltando sulle spalle del capitano Andreiko.

Dall'altra parte c'era la squadra rossa e bianca di Jakob, delusi dall'aver perso, ma ciononostante soddisfatti perché avevano dato il loro massimo fin dal primo tempo. I passaggi erano stati lunghi e puliti, gli attaccanti si erano avvicinati più volte al fare un goal, i difensori avevano giocato bene come i centrocampisti d'altronde. Potevano tornare a casa con la testa alta perché quei ragazzi avevano un gran talento sebbene avessero perso. Il prossimo anno avrebbero riprovato, sperando di giocare ancora meglio di questa fresca sera. La squadra di Jakob aveva forse più qualità, ma in fondo la compattezza dei gialli li aveva portati alla grande vittoria.

CALCIO DA BATTICUORE, HYUNLIX Where stories live. Discover now