VI

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La Ronda

Nei dormitori maschili di Grifondoro si sentivano urla e schiamazzi, i rumori provenivano come di consueto dalla stanza di Potter, Black, Lupin e Minus.

Quella sera ci sarebbe stata la prima ronda di James Potter e l'agitazione era palpabile.
Il caposcuola cercava invano tutti i pezzi della divisa, accusando i suoi compagni di aver nascosto l'uniforme.

Mancava mezz'ora alla riunione tra prefetti e Lupin guardava il suo migliore amico disperarsi, si alzò dal suo comodo letto aiutando l'occhialuto a cercare i capi da indossare.

Dopo aver racimolato tutti i pezzi della divisa mancavano solo 15 minuti.
James corse in bagno si vestì in fretta e rinunciò da subito ad aggiustarsi i capelli ribelli.
Salutò velocemente i malandrini correndo verso il luogo d'incontro.

Camminò per un pò arrivando in quell'anonima aula con un leggero ritardo,
Entrando notò che nonostante i pochi minuti eccessivi c'era solo una persona.

Imprecò mentalmente, sarebbe stato di nuovo da solo con lei,
Da solo con quella serpe insolente che non faceva altro che mandarlo fuori di testa.

Era come al solito estremamente perfetta,
Il caschetto tagliato perfettamente, la frangia si era allungata offuscandole leggermente la vista, gli occhi abbassati sull'agenda di pelle nera pregiata.
La parte dalle spalle in giù non si vedeva,purtroppo, perché era seduta come sempre in modo composto, adatto ad una ragazza del suo rango.

Elaine Avery alzò gli occhi sentendosi osservata e incrociò lo sguardo metallico con quello caldo nocciola di James Potter.
Per un secondo il mondo si bloccò per entrambi, ma lei, spaventata dalle sensazioni troppo strane e sconosciute che quello sguardo accogliente le provocava, abbassò lo sguardo:
"È diventata un abitudine eh Potter?" Disse la corvina tornando alla sua agenda.
James sorrise ed annuì sedendosi di fronte a lei.

"Io in realtà pensavo di essere in ritardo" disse squadrandola ancora mezzo divertito.
"E lo sei!" Controbatté la serpe, continuando poi: "Ma gli altri sono ancora più ritardatari di te" lo prese in giro.
"E il tuo fidanzato? Anche lui in ritardo?" Osò James.
"Ma chi Felix?" Disse e James annuì.
Con sorpresa di lui,lei scoppiò a ridere.
"Roasier non è il mio ragazzo! Scopiamo ogni tanto ma non potrebbe mai stare con me!" Spiegò.
Il grifone annuì poi chiese nuovamente: "È anche lui in ritardo?"
"Oh no è in punizione non può venire, anche Evans sai?"

James scosse la testa: "Evans non c'è stasera?" Domandò.
"No ha detto che aveva da fare con Piton" rispose lei guardandosi le unghie lunghe verdi.
L'altro aprì la bocca ad O:
"Cosa cazzo stai dicendo" alzò un pò la voce.
"Potter non è mica colpa mia!" Rispose lei alterandosi a sa volta.

Lui stava per controbattere ma gli altri caposcuola arrivarono.
Elaine distribuì il programma della serata e poi gli si avvicinò con aria superiore:
"Potter sei con me dobbiamo controllare 2 piani"
Potter annuì scocciato e la seguì.

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"Hai controllato quell'aula?" Chiese James alla sua provvisoria collega.
"Si manca solo la torre di astronomia... Ti va una sigaretta?" Rispose la Avery sorprendendolo.
Annuì.

Salirono le scale a chiocciola, chiaramente non c'era nessuno.
Elaine di sedette sul pavimento di pietra freddo.
Gli fece segno di avvicinarsi e gli passò una sigaretta, James la prese e poi la vide pescare dalla toga un'accendino d'argento massiccio.

La corvina gli si avvicinò, prese con la mano il volto di lui e guardandolo negli occhi gli accese il filtro già posizionato tra le labbra carnose.
Poi lo lasciò tornando al suo posto.

Il sangue di James stava scendendo tutto lì.
Lei era irrimediabilmente attratta da lui, la consapevolezza lo colpì.
Lei provava lo stesso che provava lui!

Ci pensò un secondo, poi si decise.
Le girò il viso candido, si avvicinò al suo orecchio sotto lo sguardo infuocato di lei.
"A che cazzo di gioco vuoi giocare hm?" Le sussurrò con voce roca.
"Oh Potter ci sono tanti giochi che vorrei fare con te" rispose di rimando lei, poi continuò:
"Non immagini quante cose vorrei fare, quante cose mi piace immaginare Potter"

'Cazzo' pensò lui.
Decise che se non voleva un erezione di marmo sarebbe stato meglio allontanarsi.
Tornarono a fumare e dopo che ebbero finito si alzarono stando zitti.

Arrivarono alle scale.
A quel punto lei doveva scendere e lui salire.
Passarono un pò fermi, immobili, a pensare a come salutarsi.
Poi successe l'impensabile.

Si guardarono un secondo,
James si avventò su di lei, indietreggiarono fino ad arrivare al muro.
Le lingue si intrecciavano cercavano il dominio mentre le mani vagavano sui loro corpi bollenti.

Si staccarono un secondo per prendere fiato ma Elaine colmò di nuovo la distanza.
Poi staccandosi lo prese per mano.

Arrivarono davanti alla porta del bagno dei prefetti, ci si fiondarono dentro mentre riprendevano quei baci pieni di attesa.
Si spogliarono con foga lasciando fori da quella stanza tutte le differenze sociali ed ideali che distinguevano le loro famiglie e i loro cognomi da secoli.

Lui si fece cingere la vita dalle gambe lattee e snelle di lei,erano nudi, pelle contro pelle, respiri intrecciati.
In quella notte priva di esitazione si colmarono due vuoti.

James Potter per la prima volta in sette anni non sentì quel vuoto nel petto che gli ricordava costantemente di non avere nessuno a cui aggrapparsi.

Elaine Avery per la prima volta capì cosa vuol dire sentirsi abbastanza per qualcuno.


Spazio autrice
Dopo un sacco eccomi qui.
Questo penso sia il capitolo più bello di questa storia, o almeno è quello che ho preferito scrivere.
Mi scuso ancora per l'assenza ma sto una merda.
Sono chiusa in casa da 40 giorni a causa del covid e non riuscivo a scrivere.
Grazie per le letture e per i voti e anche a qualcuno che commenta facendomi sentire meno sola nella stesura di questa storia.
Alla prossima,
Un bacio🧡

I WANT ONLY YOUWhere stories live. Discover now