Bölüm 6

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"But it's not the end
I'll see your face again"
-Walking in the Wind, One Direction


Scappare è un vero e proprio mestiere, non tutti sarebbero capaci di correre il più lontano possibile, lasciarsi tutto dietro e non porsi mezza domanda. A me veniva spontaneo, quando era troppo fuggivo, potevo fuggire il più lontano possibile o chiudermi nella mia stanza e ringhiare a tutti di non rompermi i coglioni, testuali parole, ma lo facevo, scappavo e lo facevo dannatamente bene ignorando gli odori di preoccupazione, ansia e frustrazione che mi lasciavo dietro; perché non me ne importava assolutamente niente. Semplicemente dovevo fuggire, fuggivo di continuo, fuggo di continuo, non mi pongo domande, scappo solo, proprio come l'egoista che sono. Sono sempre stato egoista, a memoria d'uomo, sono stato egoista quando ho fatto di tutto per uscire con Paige solo per dimostrarle un punto, che non tutti i giocatori della squadra erano palloni gonfiati, dimostrarle che si sbagliava e lei era morta solo perché io volevo essere considerato diverso, invece ero esattamente come tutti loro, guardavo gli altri con superiorità, li ignoravo e andavo avanti per la mia strada. Ero stato egoista con Kate, avevo ignorato mia madre, mio zio, mio padre che non aveva mai provato a dirmi la sua idea sulla mia vita, e io avevo dovuto dimostrare di essere adulto, quando a 16 anni non si è adulti per niente, avevo dovuto dimostrare che potessi scegliere da solo le mie compagnie e loro erano tutti morti, avevo perso un branco, la mia famiglia e me stesso. Ero stato egoista quando Laura ci aveva chiesto di scappare con lei, ero fuggito anche in quel caso, eravamo corsi a New York e avevo iniziato a studiare come un'automa ignorando il resto del mondo, avevo sovraccaricato Laura, ignorato Victoria e ignorato il dolore sordo al centro del petto, ero stato egoista però e non avevo detto mai, nemmeno una volta che mi dispiaceva, se non anni dopo quando eravamo tornati a Beacon, avevamo lasciato Laura e Victoria mi singhiozzava di fianco ogni notte. Ero stato egoista con il branco di ragazzini che mi aveva invaso la vita, dopo il morso di Peter, ero stato egoista con Peter e l'avevo ucciso dandogli tutta la colpa, non mi ero nemmeno preso questa responsabilità, ero stato egoista a trascinare il ragazzino umano negli affari del branco, ero stato egoista e avevo sfruttato il suo cervello, la sua intuizione e la sua lealtà, ero stato egoista e mi ero innamorato di lui, il mio lupo l'aveva scelto e io ero stato così tanto egoista da pensare prima a quanto mi facesse bene quel ragazzino e poi al branco, ero stato così tanto egoista che l'avevo posto di fronte alla cosa quando non c'era più niente da poter fare; quando era diventato un dato di fatto, era il mio compagno, niente di più niente di meno. Ed ero stato egoista ancora una volta quando mi ero buttato nella sfida alpha contro alpha per dimostrare di poter essere un buon alpha, ripensandoci ho sempre voluto dimostrare qualcosa anche quando nessuno mi chiedeva niente, dovevo sempre mostrarmi migliore, quindi mi ero buttato in questa sfida e l'avevo persa. Avevo perso tutto, cosa avrei dovuto fare adesso? Fuggire dove? Essere egoista come? Chiedere perdono a chi? Risolvere le questioni irrisolte in quale modo? 

Erano tutte domande che mi ero posto troppo tardi, non potevo più farci nulla ormai, il sipario era calato, il film era finito, lo schermo era diventato nero, quindi decisi di restare fedele a me stesso per l'ultima volta e lasciarmi andare nel buio che stava cercando di sopraffarmi; sospirai e il buio mi avvolse, ero stato egoista fino alla fine, l'ultima cosa che riuscì a distinguere erano dei singhiozzi, percepii una lacrima che mi cadeva sul petto, poi il nulla. Era fatta, tutto era concluso, avevo messo fine a tutto, proprio come avevo vissuto, egoisticamente.


Stiles era arrivato al loft e si era buttato su Victoria, l'aveva stretta al petto e lei si era aggrappata alle sue spalle, si era allontanati solo quando Lydia era entrata nel salone e aveva spiegato loro cosa era successo, aveva raccontato del suo piano con Derek, aveva raccontato di Derek che le chiedeva di urlare il suo nome qualunque altro nome a lei fosse venuto in mente, racconta della pozione che hanno dato, lei e Deaton, a Derek prima dello scontro e racconta loro che Derek è bloccato in un limbo tra la vita e un sogno eterno. Stiles non riesce nemmeno a sentirsi furioso per il piano che avevano architettato all'oscuro di tutti loro; Victoria invece sembra pronta a distruggere tutto ma è Scott a frenarla ponendo la domanda che sta assillando tutti i presenti 

Two sides of the same coin.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora