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Io e Jimin ci siamo precipitati nell'edificio dove si sarebbero tenuti due photoshoot. La notte precedente avevamo dormito fino a tardi e quindi siamo corsi a prepararci. Jimin avrebbe sicuramente dovuto dirmi di smettere di venire all'una di notte in camera sua per fare sesso, almeno non in una notte in cui avevamo impegni la mattina dopo.
Gli occhi di Jimin scrutano la stanza, cercando me o un altro membro del gruppo. Indosso una gonna nera e una maglietta abbinata e finalmente Jimin mi vede. Mi guarda dall'alto in basso, mordendosi il labbro duramente per trattenere un ringhio involontario. I miei occhi incontrano i suoi e lo guardo, sapendo già cosa sta pensando.
"Smettila di fissare e inizia a prepararti, siamo i prossimi" ride Hoseok e se ne va.
Jimin sospira mentre il suo stilista fa alcuni ritocchi.
Io mi posiziono nel mio posto e il photoshoot inizia. Gli occhi di Jimin si concentrano su di me mentre mi metto in posa, cercando di sembrare più sexy possibile. Lui sembra avere caldo ed essere infastidito, i suoi occhi diventano più scuri e il suo respiro diventa più pesante.
Cammino verso di lui con uno sguardo compiaciuto sul viso come se sapessi cosa ho fatto.
Quando vede che nessuno sta guardando, mi afferra per il polso e mi trascina nel suo camerino. Chiude a chiave la porta dietro di sé e mi spinge contro il muro.
"Sai cosa hai fatto, vero piccola?" chiede.
Scuoto la testa, e lo spingo leggermente via.
"Non mentirmi. Sai esattamente cosa hai fatto" dice mentre la sua mano scivola dal muro al mio bacino.
"Odio quando menti" sospira e mi guarda negli occhi.
"Sai cosa succede quando mi menti?" la sua mano scivola sotto la mia gonna fino alla fascia delle mie mutandine di pizzo e le fa scivolare lungo le mie gambe.
Quando le sue dita fredde toccano le mie pieghe, un brivido mi percorre la schiena. Fa scorrere le dita tra le mie pieghe, e un gemito esce dalle mie labbra mentre Jimin fa scivolare un dito dentro di me senza nemmeno darmi un momento per adattarmi.
"Jimin" piagnucolo, le mie dita si muovono verso i suoi capelli, tirandoli leggermente.
"Sì piccola?" mi prendo un momento per riprendere fiato.
"Vai più veloce per favore" imploro, senza una parola Jimin fa scivolare un secondo dito dentro, muovendoli più velocemente. Mi mordo il labbro nel tentativo di trattenere i miei gemiti.
"Spostati sul divano" ordina.
Mi sposto velocemente sul divano senza perdere tempo. Si mette in ginocchio, spingendomi su la gonna e chinandosi, facendo scorrere la lingua sul mio clitoride. Sussulto, tirandogli duramente i capelli. Tenendo sempre la bocca sul mio clitoride, prende due delle mie dita e le fa scivolare facilmente nell'entrata della mia intimità. Ad ogni secondo muove le dita un po' più velocemente.
"Jimin sto per venire" gemo sommessamente, ma abbastanza da farmi sentire da Jimin.
Lui tira fuori le mie dita dalla mia apertura e allontana la bocca dal mio clitoride.
"Non verrai adesso, non ho ancora finito con te" dice e lo fisso con un'espressione vuota mentre lui ha un sorriso lascivo stampato sul viso.
Le mie mani raggiungono il suo rigonfiamento che si tende dolorosamente contro i suoi pantaloni. Tiro giù i suoi pantaloncini per esporre il suo membro ma prima che potessi metterlo nella mia bocca, Jimin mi tira su tra le sue braccia posizionandomi contro il muro. La mia testa si ferma tra l'incavo del suo collo mentre un piccolo gemito esce dalle mie labbra quando finalmente entra dentro di me. Il suo respiro diventa affannoso quando prende il ritmo e mi sente stringere forte intorno a lui, avvicinandomi al mio massimo. Il sudore gli gocciola dal viso in concentrazione, disposto anche lui a non gemere rumorosamente mentre ogni spinta dei suoi fianchi ci fa avvicinare al limite.
Emette un basso gemito di soddisfazione al nuovo ritmo, ammirando il mio viso contorto dal piacere e i miei capelli incollati al collo sudato. La sua mano scende per tracciare cerchi lungo il mio clitoride mentre un forte gemito del suo nome scivola dalle mie labbra. Gli occhi di Jimin si incupiscono ai miei suoni udibili di piacere mentre la sua lingua schizza fuori per leccarsi le labbra. Senza preavviso, mi afferra rapidamente i fianchi prima di girarmi mentre appoggio le braccia al muro. Jimin entra di nuovo in me, senza aspettare che mi adattassi, mentre mi prende più velocemente. Mi mordo il labbro nel tentativo di non gemere per la sensazione più profonda che la posizione permetteva mentre il suo respiro pesante mi solletica le spalle.
"Vieni per me, piccola" ordina, spingendo dentro e forte.
Mi tiene stretta mentre raggiungiamo entrambi l'orgasmo, poi lui ridacchia leggermente con la sua voce stanca e ansimante per lo sforzo appena fatto.
"Continuiamo stasera, babygirl" mi fa l'occhiolino e dopo esserci entrambi rivestiti, ritorniamo dagli altri membri.
"Cos'erano quei rumori?" chiedono Namjoon.
"Nulla che vi riguarda" risponde Jimin e arrossisco bruscamente alla situazione che si è appena creata.
"Idioti" sbotto io prima di provocare una risata generale.
Sono ritornata dopo luuuuunga assenza. Perdonatemi ma in quest'ultimo periodo sono successe un po' di cose che mi hanno tenuta impegnata, spero il capitolo vi piaccia 🐈
