CAPITOLO XV.

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Due giorni sembrano tanti ma... in realtà sono passati in un attimo.
Forse è vero, è stato stupido da parte mia evitare Kirishima; però avevo davvero paura di come mi sarei sentito una volta che lui se ne sarebbe andato, e volevo provare a capirlo prima. Ed è stato orribile; non baciarlo quando ne avevo voglia, sforzarmi di non parlarci, di non vedere dove fosse, allenarmi con lui... è stato davvero orribile. Però quando è venuto a parlarmi, ho sentito anche la gioia che avrei provato nel rivederlo dopo tanto tempo; e ho pensato che, in fondo, non sarà un tempo poi così lungo rispetto a quello che ho passato qui sotto da solo.                                 
E poi lui ha ragione: mi ha lasciato tante cose a cui pensare, e altrettante da fare. Tra cui cercare di non uccidere i suoi amici, soprattutto quel tipo elettrico... Decisamente sarò impegnato per un bel pò.
- We Kacchan!-. Oh, ecco il primo omicidio. Mi volto e vedo gli altri raggiungermi.
- Chi cazzo gli ha detto quel soprannome?- urlo. Kirishima si gratta la testa con aria colpevole. Sbuffo.
- Riprovaci e sei morto- affermo, rivolto verso il biondo.                   
- Ed io che pensavo che ieri sera il nostro amico ti avesse stancato abbastanza... guarda che vi abbiamo sentiti eh, durante le nostre pause-. Cerco di contenere l'imbarazzo; quell'idiota non sa cosa sia la delicatezza... 
- Denki, quello che pensi è vero ma... la camera tua e quella di Bakugou non sono vicine- gli ricordo. Lui spalanca gli occhi.
- Ma allora... chi era?- chiede, voltandosi verso Sero.                           
- Non guardare noi; ci siamo spostati nella stanza di Mina proprio per evitare di sentirvi o essere sentiti- risponde il ragazzo. Cala il silenzio.                         
- Anche perché con l'abilitá si Sero fate ancora più casino- mormora Denki, ricevendo un calcio dall'amica.     
- Ora che ci penso, qui c'è un'altra coppia... anche se si fa notare di meno- mormora Kirishima, voltandosi verso Hagakure e Ojiro. La ragazza, per quanto visibile, arrossisce vistosamente, seguita dal suo compagno, e tutti scoppiano a ridere.
- Possiamo smetterla di parlare di sesso e andare?- sbuffo, voltandomi. Reprimo un sorriso; è bene che si divertano finchè possono, ma ora dobbiamo proprio andare.
- Capelli di merda, affiancami- ordino. Con i suoi poteri dovrebbe avere più libertà, ma preferisco tenerlo d'occhio.
Ci dirigiamo verso il giardino, dove poi ci affidiamo a Kouda per il trasporto. Guardo la Peonia in cui sta per essere aperto il portale: e dire che, fino a poco tempo fa, a mala pena sapevo della sua esistenza...
Sento Kirishima stringermi leggermente la mano e cerco di rilassarmi; andrà tutto bene. Faremo capire al Sommo Idiota che anche noi abbiamo bisogno dei nostri diritti, e li otterremo; a tutti i costi.
- Andiamo- ordino, appena vedo che Kouda ha aperto il portale. 
- Ragazzi, qualsiasi cosa accada, ricordatevi che voi siete umani. E avete diritto ad essere trattati come tali- affermo.
Non so se funzionerà davvero, non so neanche se con il portale riusciremo ad arrivare alle porte del Paradiso, o se saremo bloccati prima. Per cui devo dire adesso ciò che penso.                     
- Anche se non vi ho mai mostrato la mia riconoscenza, siete stati tutti ottimi compagni per me; e spero di continuare a vivere al vostro fianco anche quando questa storia sarà sistemata. E ora andate; non abbiamo tempo da perdere- concludo, prima che qualcun altro possa dire qualcosa di sdolcinato.
La prima ad attraversare il portale è Momo, con uno scudo in mano, seguita da Jirou, Mineta e Mina. Aspettiamo un attimo, poi entro anch'io, seguito da Kirishima e dagli altri. Come immaginavo, Tsuyu si è messa subito in allarme ed hanno ingaggiato una battaglia.
- Muoviamoci!- urlo; creo un'esplosione per tenere l'Angelo Guardiano lontano da noi e corro verso i cancelli.
- Come faremo ad aprirli?- mi urla Kirishima.                                         
- Basterà la mia forza!-. Carico un pugno esplosivo e mi getto contro il cancello; una semplice anima non può certo superarlo senza permesso, ma il mio potere è pur sempre uguale a quello di Dio e posso abbatterlo facilmente. 
Infatti, bastano un paio di pugni per farlo cedere. Appena entriamo, di fronte a noi c'è Aoyama.                                                   
- Sta scappando; Mina, fermalo!-. La ragazza si lancia al suo inseguimento e noi continuiamo la nostra corsa. Come previsto, di fronte a noi si parano Uraraka e Iida.
- Fermati Diavolo; non procedere oltre! Questo non è il tuo posto!- urla il secondo.
- Il nostro posto lo creiamo da soli!-. Iida inizia a correre verso di noi; vedo il nastro di Sero superarmi e bloccare la sua corsa, mentre uno stormo di strane colombe circonda Uraraka.                 
- Continuate a correre!- urlo, mentre tutti coloro che devono fermarsi per combattere si bloccano davanti ai due nemici.           
Bene; per ora, sta andando tutto come previsto.                                   
Saranno anche avversari ostici, ma grazie all'effetto sorpresa possiamo farcela.
Vedo il castello in lontananza; ormai manca poco.                               
Noto qualcosa venire velocemente verso di noi, ma non è una persona. Ghiaccio. Il mezzo-angelo è partito all'attacco.
Creo un'esplosione di fronte a me, interrompendo la corsa del ghiaccio, ma sono costretto a fermarmi anch'io. Vedo Todoroki camminare verso di noi sopra alla barriera da lui stesso creata.     
- Basta così Bakugou; non ti lascerò andare oltre- afferma.               
- Pensi davvero che riuscirai a fermarci tutti?- chiedo.                         
- Mi basterà fermare te-. Oh, pessimo errore.                                           
- Forse un tempo; ma ora, non sono più solo-.                                         
Vedo Kirishima e Sato partire all'attacco contro Todoroki; quest'ultimo si prepara a colpire, ma Tokoyami li protegge grazie a Dark Shadow. 
Riprendo la corsa verso il palazzo, continuando ad osservare i ragazzi combattere. Vedo una fiammata di Todoroki dirigersi verso di me, ma Kirishima mi si para davanti facendomi da scudo.
- Tu vai; non preoccuparti per noi: ce la caveremo. Pensa a compiere la tua missione. Ci rivedremo non appena ce l'avrai fatta. Vai!-. Serro i pugni: farmi proteggere da un umano... non pensavo che sarei mai arrivato a questo punto. Ma lui è speciale no? Penso di poter fare un'eccezione anche per questo.                    Riprendo a correre, senza preoccuparmi di quello che succede intorno a me, e entro nel palazzo.
Quel nerd sarò sicuramente nel suo studio ad aspettarmi.               
- Sono qui Deku!- annuncio, spalancando la porta. Il ragazzo, che stava guardando fuori dalla finestra, si volta verso di me.
- Ti stavo aspettando, Kacchan-.

KIRIBAKU-IL RE DEL MIO INFERNOWhere stories live. Discover now