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Entrai nella chiesa dove erano presenti la sua famglia i nostri amici e la mia famiglia. Mi avvicinai ai miei amici e li salutai, loro mi guardarono dispiaciuti e mi abbracciarono, dopo diversi discorsi sul fatto che loro fossero sempre pronti per aiutarmi andai dalla famiglia di Felix dove scoppiai a piangere tra le braccia della madre, sussurrando "mi dispiace" e "dovevo morire io non lui", lei per risposta mi rassicurava, diceva che non dovevo dire questo perché Felix non avrebbe voluto, e che lui mi vegliava dal paradiso. Dopo una decina di minuti cominciarono la messa, non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla foto che avevano messo sulla bara, raffigurava Felix che sorrideva mentre abbracciava un peluche.

Dopo un ora dove si sentivano pianti , dediche di amici, familiari e conoscenti riuscimmo ad uscire. Non ne potevo più di stare in mezzo a tutta quella gente così andai al parco che distava pochi passi dalla chiesa e mi sedetti sotto l'albero dove di solito facevo sonnellini appoggiato alle gambe di Felix. Come per istinto mi appoggiai per terra credendo che ci fossero le sue gambe, ma l'unica cosa che toccai era la l'erba bagnata per la pioggia che aveva appena finito di cadere. In quel momento mi resi conto che Felix era morto e non ci sarebbe più stato, così mi misi a piangere scaricando giorni passati sul rimuginare e ad aspettarlo entrare dalla porta di camera mia dicendo che tutto questo era uno scherzo, ma non era mai successo e adesso sono al suo funerale, dopo che un'auto lo aveva investito mentre il guidatore era ubriaco. Ripensando a come è morto mi cominciò a ribollire il sangue nelle vene, mi alzai e cominciai a tirare calci e pugni all'albero fino a farmi sanguinare le nocche, ma a fermarmi da questo mio sfogo fu Chan che era venuto a chiamarmi per dirmi che stavano aspettando me per la sepoltura. Mi abbracciò perché sapeva che era la cosa che volevo in quel momento, anche se non da lui. Dopo essermi ripreso ci incamminamo per andare al cimitero dove tutti mi guardarono con fare stranito,ma non ci feci caso e mi misi vicino alla madre di Felix che mi prese la mano accarezzando la parte non ferita di essa.

Dopo la sepoltura restai ancora un po' lì. Rimasi a guardare la lapide pensando che avevano fatto bene a scegliere il marmo bianco al posto della semplice pietra , rispecchiava di più la sua anima , gentile , candida e in pace con striature nero che rappresentavano le ferite che si era fatto vivendo, da una semplice delusione fino alle notti passate a piangere perché non si sentiva abbastanza.

Quando cominciò fare buio, anche se con restio, decisi di andare a casa , quando entrai in casa la mia famiglia mi abbracciò, non l'avevo vista tutto il giorno anche se era anche lei al funerale. Dopo avermi guardato con dispiacere andai a mangiare un piatto di ramen e dopo a dormire, sicuro che il giorno dopo sarebbe stato doloroso senza i suoi baci a svegliarmi.

Spazio autrice

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