Capitolo 13

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Louis e Eleanor rimasero in contatto dopo la sua visita allo studio, una settimana prima. Erano andati a fare shopping, erano stati al cinema e solo ieri erano andati da Starbucks a prendersi un gelato. A Harry non è mai stato nemmeno chiesto se volesse unirsi a loro ed era incazzato. Louis come poteva aspettarsi che Harry si fidasse di lui quando saoeva che ogni volta che Eleanor varcava la soglia Louis era con lei? Tutto quello che Louis e Harry hanno fatto la scorsa settimana è stato litigare, perché Louis lo accusava costantemente di essere geloso, ma non si trattava di gelosia ma bensì di fiducia.

Louis non mentirebbe. Era ancora un po' attratto da Eleanor, ma amava Harry più di ogni altra cosa al mondo. Harry e il loro bambino, ancora non nato, erano la sua famiglia ora. I litigi tra di loro continuavano ad aumentare ogni giorno e Louis non ce la faceva più.

"Hai finito? Posso parlare io, ora?" Stavano litigando per la milionesima volta quella settimana e Harry continuava ad urlare contro Louis mentre il ragazzi più grande non riusciva a pronunciare neanche una parola. Di solito fissava Harry finché non scoppiava in lacrime e poi lo abbracciava, ma questa volta era diverso. Anche se Louis cedette ogni singola volta, questa volta non gli avrebbe permesso di farla franca. Invece, lo spinse via, attento a non ferirgli la pancia.

"Ti lascio sempre parlare." Harry sussultò e si offese.

"No. Non fai altro che urlarmi contro e incolparmi di tutto, ma non ho mai fatto nulla. Sono uscito solo con un' amica di cui sei geloso senza un cazzo di motivo." Esclamò Louis, sottolineando la parola 'amica'.

"Non è tua amica, Louis. Non lo è mai stata e non potrebbe mai esserlo. Lo sai, ma probabilmente preferisci che sia così. Avrai entrambi, ma indovina un po'? Abbiamo chiuso." Harry urlò tra le lacrime e corse di sopra, Louis restò lì fermo per un po' perché probabilmente non aveva capito appieno cos'era successo. Chiuse a chiave la porta della loro stanza da letto e iniziò a preparare le sue cose.

"Harry, apri quella cazzo di porta!" Louis urlò e Harry rispose con un gentile 'vaffanculo' dietro la porta.

"Harry!" Louis urlò di nuovo e Harry alla fine aprì la porta, con le lacrime che gli rigavano io volto e una valigia che rotolava accanto a lui.

"Questa cos'è, Harry? Dove stai andando?" L'espressione di Louis si addolcì e provò a prendere la mano di Harry, ma quest' ultimo gliela schiaffeggiò via.

"Lontano da te, sono stufo." Harry lo superò e fu subito dentro la sua macchina, si allacciò immediatamente la cintura. Ignorò le suppliche di Louis e solo quando fù lontano da casa loro abbassò il finestrino per prendere una boccata d'aria.

Scrisse a sua madre quando si fermò al primo semaforo e la informò che rimaneva da lei fino alla fine del tour. Non sapeva cosa fosse successo e cercò di fargli cambiare idea, ma alla fine acconsentì e gli disse che ne avrebbero discusso quando sarebbe arrivato. Aveva anche parlato con Oliver della sua decisione il giorno prima e per fortuna gli aveva permesso di farlo. Perdere altri quattro concerti non sarebbe stato un problema e i loro fan sicuramente lo capiranno.

"Harry?" Gemma lo guardò a bocca aperta e aprì la porta e lui cadde immediatamente tra le sue braccia, prima di emettere alcuni singhiozzi.

"Cos'è successo, Haz?" Chiese preoccupata, tirando dentro casa il suo fratellino.

"Gemma, portalo di sopra nella sua camera da letto a sdraiarsi, io arriverò tra un minuto." Urlò Anne dalla cucina e Gemma fece come le era stato detto.

"Tesoro, cos'è successo?" Chiese sua madre quando entrò nella sua stanza, con in mano tre tazze da tè. Ne diede uno a Gemma e mise quello di Harry sul comodino prima di sedersi accanto a lui.

"Io e Louis abbiamo litigato."

"Cosa vi siete detti?" Gemma chiese.

"Non ne voglio parlare." Harry borbottò e si asciugò le lacrime con le mani.

"Harry..." Anne si chinò per dargli un breve abbraccio.

"Voglio tornare indietro, mi manca." Disse dopo essersi staccato dall'abbraccio.

"Perché sei venuto qui, allora?" Gemma ridacchiò tristemente, gurdandolo negli occhi rossi.

"Solo perché voglio tornare indietro, non significa che meriti di avermi." Indicò e Ignorò il suono del campanello mentre Gemma andrò ad aprire.

"Cosa intendi?"

"Il tour finirà tra pochi giorni, non tornerò indietro. Non voglio rivedere mai più Louis."

"Harry non puoi dire una cosa simile. È il padre di tuoi figlio e ti ama." Disse Anne, strofinandogli il ginocchio con una mano.

"No, non mi ama" Scosse la testa, ricordando come lo aveva lasciato a casa tutta la settimana per uscire con Eleanor.

"Dio, Harry, smettila di essere così testardo. Cosa ti ha fatto? Ascolta, puoi fare quello che vuoi, ma anche se non so cosa sia successo, penso ancora che tu debba dargli una possibilità."

"Come posso dargli una possibilità quando tutto ciò che vuoi è stare con Eleanor?" Harry gridò e la bocca di Anne si spalancò, ma prima che potesse intervenire, si udì una voce familiare e acuta di una persona molto bassa che Harry odiava in quel momento, e il ragazzo più piccolo si immobilizzò.

" Chi diavolo ti ha detto che voglio stare con Eleanor?" Louis apparve nella stanza con Gemma alle calcagna, con un'espressione di scuse sul viso.

"Cosa ci fai qui? Come facevi a saoere dov'ero?" Chiese Harry ad alta voce.

"Ti conosco meglio di quanto tu conosca te stesso, Harry. Vuoi parlare con tua madre o con Liam quando sei arrabbiato se non sono disponibile." Louis dichiarò.

"Dovresti andartene." Harry borbottò, ma quando Louis aprì bocca per parlare, si udì un urlo da parte di Harry, che ora si stava stringendo lo stomaco per il dolore.

"Co-Cosa c'è Harry?" Louis corse da lui preoccupato e Anne aiutò suo figlio facendolo sdraiare completamente.

"Fa molto male." Riuscì a dire Harry, Louis chiamò l'unica persona che in quel momento potevano aiutarli.

"Blaine? -Sono Louis.- Non lo so, gli fa male lo stomaco, -ma è troppo presto- ok, ok, lo porto tra poco." Terminò la chiamata in preda al panico e guardò Gemma e Anne.

"Aiutatemi a farlo salire in macchina, Blaine ha detto che probabilmente sta entrando in travaglio."

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Questo capitolo è stato modificato

11/11/2020
28/07/2021

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A "Happy" Life - Larry (Mpreg)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora