- SPERANZA -

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POV: Calliope

Sono quasi 4 anni che mi sono trasferita nel bosco. Ho trovato il branco di Licantropi di cui mi aveva parlato Carol, inizialmente erano non poco diffidenti ma dopo alcuni mesi (forse 7/8) mi hanno presa come membro del consiglio per le mie conoscenze e come istruttrice di arti da combattimento per la mia capacità di cambiare forma in più animali. In questo branco ci sono mutaforma di due generi: i licantropi, che sono la maggior parte, e i coyote mannari. Sono stati molto ospitali

«Lunaris c'è una forestiera che chiede di lei»

irrompe nella mia capanna Emma, una delle guerriere con cui avevo legato di più. È poco più bassa di me con i capelli marroni e degli occhi verdi che ti possono pietrificare. Lei è un licantropo.

Con sguardo stranito esco dalla capanna e mi incammino verso l'ammasso di gente che si è creato dalla parte opposta dell'accampamento, con Emma al mio seguito

«Sai come si chiama?»

«No Luna, non ti aveva neanche chiamata con il tuo nome inizialmente. Non sapevamo chi cercasse»

«In che senso?»

«Nel senso che prima di dire il tuo nome ne ha detto un altro»

«Che nome ha detto?»

«Calliope»

la nostra conversazione si interrompe quando dice il mio nome. Io mi sono presentata come Lunaris a loro, il mio vero nome non lo sanno. Deve essere qualcuno dei miei vecchi amici che è venuto a farmi visita... anche se spero con tutto il cuore sia qualcuna in particolare... Arriviamo davanti al cumulo di gente che è venuta a vedere cosa sia successo e Emma cerca di fare spazio per farmi passare; quando vedo finalmente la persona che mi cercava il mio cuore perde un battito...

- Каллиопа... -

《Calliope...》

l'accento russo di Natasha mi risuona nelle orecchie facendomi diventare una statua. Resto davanti a lei ad osservarla, è rimasta quasi uguale, in quattro anni l'unica cosa che noto sia cambiata è che si è lasciata crescere i capelli senza tagliare quelli biondi, creando così una sfumatura che va dal suo rosso naturale al biondo. I suoi occhi color smeraldo sono fissi su di me. Non so che dire così decido di fare la cosa che mi sembrava più giusta da fare in quel momento

«Lasciatela, è tutto apposto!»

mi rivolgo ai due licantropi che la stavano tenendo e loro obbediscono senza battere ciglio, poggiandola con delicatezza a terra. Lei si rialza e io istintivamente l'abbraccio.

***

«Allora...cosa ti ha portato da me? Ti mancavo troppo?»

le dico scherzando e lei fa un sorriso. Quanto mi è mancata cavolo, *Pensavo ti fossi liberata di questo tuo lato diabetico* mi puntualizza Dracarys *O ma stai zitta sono tanto carine* mi difende Lunaris. Stiamo passeggiando nella foresta poco fuori l'accampamento del branco. Abbiamo parlato un po' di cosa abbiamo fatto in questi quattro anni, mentre ne parlava lei sentivo il suo battito accelerare e la sua voce... era sul punto di piangere. Mi fa un male assurdo vederla così. Si ferma un minuto per riprendersi e poi continua con voce sicura

«In realtà ho una proposta per te»

«Oh... allora deve essere importante se sei dovuta venire fin qua»

rispondo alla rossa cercando di nascondere la mia tristezza nel non poterle parlare con più scioltezza accusa del modo in cui ci siamo lasciate. Nonostante non ci fossimo lasciate male è stato comunque pesante. L'ho ferita e ho ferito anche me stessa.

Una Nuova Vita || Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora