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State per alcuni minuti tutti e due in silenzio, immersi nei vostri mondi a ragionare sulle vostre paure, finché una goccia non colpisce il tuo naso.

Alzando la testa verso il cielo, ti accorgi che sta iniziando a piovere e il pensiero di doverti fare venti minuti sotto la pioggia per arrivare a casa non ti va molto a genio.

Senti la coperta muoversi e cadere dalle tua gambe. Jungkook alzandosi prende lo zaino mettendoselo in spalla.

Anche tu ti alzi da terra e l'ultima cosa che ti saresti aspettata era quella che Jungkook, prendendoti la mano, avrebbe iniziato a correre con te verso non sai dove.

"Jungkook, dove stiamo andando?"

"A casa mia"

Queste tre parole sono bastate per farti arrossire. Continui a non capire il perché il tuo corpo reagisce così ogni volta che è con lui e ti sei arresa all'idea che non lo saprai mai.

Correte sotto la pioggia per alcuni minuti finché non vi fermate sotto il tetto di una casa.

Sei senza fiato, i tuoi piedi ti fanno male e dire che i tuoi vestiti sono fradici è dire poco.

La maglietta bianca è appiccicata al tuo corpo rivelando parti del tuo corpo che mai nessuno avrebbe dovuto vedere e anche se questo ti imbarazza, in questo preciso momento non è la cosa principale a cui pensare.

Sentendo il rumore di chiavi, ti giri verso Jungkook vedendo che le sta rigirando nella serratura della porta.

Deducendo che questa è casa sua, entrate tutti e due dentro appena la porta si apre.

Dentro la casa di un ragazzo conosciuto da una settimana... non fa ridere come cosa?

La me di anni fa ne sarebbe sorpresa e sono sicura che non l'avrei mai e poi mai fatto ma invece eccomi qui, dentro la casa di un ragazzo a rifugiarmi dalla pioggia che non cessa di cadere.

Avrei detto che era una cosa da film, che non poteva succedere nella vita reale... Quante cose cambiano negli anni...

Jungkook girandosi verso di te osserva per un'attimo il tuo corpo per poi spostare lo sguardo verso terra.

Guardandoti il corpo e vedendo che ormai tutto è messo in bella vista, circondi la parte alta del tuo corpo con le braccia cercando di nascondere quello che ormai è già stato visto.

"P-posso farmi una doccia?"

"Percorri il corridoio finché non arrivi all'ultima porta"

E seguendo le sue indicazioni, sparisci da lì per correre e rifugiarti subito dopo nel suo bagno.

Appoggiando la schiena sulla porta, sospiri chiudendo per un'attimo gli occhi respirando l'odore di menta che invade l'aria.

Riaprendoli, decidi che forse è meglio farsi una balla doccia calda e quando ti sei spogliata, entri nella doccia iniziando a fare scorrere l'acqua calda sul tuo corpo.

E mentre chiudi gli occhi il pensiero di lui ti ritorna in mente, ma oggi, per la prima volta, invece di piangere fai un'altra cosa: sorridi.

Chissà se mi sta guardando...

Questo continuavi a ripeterti in mente mentre ti lavavi i capelli.

Finita la doccia, esci dal bagno con un asciugamano a circondarti il corpo e con la mano stretta su di esso, facendo sì che non potesse cadere, fai per parlare, ma ti fermi appena vedi che vicino a te si trovano dei vestiti.

Guardando alla tua destra e vedendo che non c'è nessuno, prendi i vestiti per poi richiudere la porta dietro di te.

Ti vesti velocemente e dando un veloce sguardo allo specchio, solo ora noti quanto possano esserti grandi i suoi vestiti.

Uscendo dal bagno, ti ritrovi a gironzolare per la casa nella ricerca di Jungkook e lo trovi proprio quando metti piede in cucina.

Lui preso a cucinare, appena sente la presenza di qualcuno si gira e vedendoti sorride genuinamente.

"Ti stanno bene i miei vestiti"

"G-grazie"

E anche se questo momento lo hai già vissuto nel passato con un'altra persona, adesso lo senti diverso.

I sentimenti che provavi prima non sono più gli stessi, con Jungkook è tutto diverso.

Avvicinandoti lentamente verso la sua figura, ti metti di fianco a lui ammirando il cibo che stava preparando.

Prendendo con le bacchette un pezzo di carne, lo avvicina alla tua bocca aspettando che tu lo mangiassi dandogli poi un tuo giudizio.

Anche se un po' imbarazzata, accetti il pezzo di carne e appena lo metti in bocca, non puoi fare altro he sgranare gli occhi.

"Ma è buonissimo!"

Esclami ricevendo in risposta una piccola risata da lui.

Rimanete per un po' così, dove lui cucinava e tu lo guardavi. Intorno a voi si era creato un piacevole silenzio che viene rotto proprio da te.

"Sai, riguardo a quel mondo... Io penso che per entrarci ci debba essere una regola"

"Davvero?"

Dice prendendo dei piatti mettendoci poi dentro i pezzi di carne.

"Condividere il tuo dolore con gli altri, questo è quello che devi fare per riuscire a vivere..."

It's okay to cry, right?|| j.jkWhere stories live. Discover now