VI

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Seduti a tavola con i piatti ormai vuoti, Jungkook stringe le tue mani tra le sue dandoti forza per parlare mentre tu senti gli occhi diventare lucidi.

"Jimin, Park Jimin era il nome del ragazzo che riuscì ad entrare nel mio cuore... Ricordo ancora quando si confessò a me e le emozioni che presero possesso del mio corpo erano talmente tante che avevo paura di poter esplodere da un momento all'altro. Eravamo una coppia perfetta, priva di difetti. Eravamo felici, lui mi rendeva felice e pensavo che avrei vissuto proprio con lui tutta la mia vita ma, beh non fu così..."

Chiudendo gli occhi per un'attimo fai un grosso respiro cercando di non crollare e di riuscire ad andare avanti.

"M-ma l'anno scorso... L-lui.. l-lui per colpa mia.. p-per salvarmi da u-una macchina che s-stava venendo verso d-di me.. lui ha p-preso il mio posto"

Ed è qui che sei crollata. Lacrime salate scorrono sulle tue guance mentre il tuo corpo viene stretto tra le sue braccia.

Lo abbracci anche tu mettendo la testa nell'incavo del suo collo.

"N-non doveva morire lui... I-io, per colpa mia.."

"Non è colpa tua, smetti di dirlo perché non è assolutamente vero. La colpa è un qualcosa che ci diamo anche quando effettivamente noi non abbiamo fatto niente e questo è il tuo caso. Lui ti ha donato la vita per fare si che che vivessi e sono sicuro che odierebbe vederti in queste condizioni se fosse ancora qui..."

Le sue parole hanno sempre avuto qualche strano effetto su di te tanto che dopo alcuni minuti sei riuscita a calmarti e adesso non fai altro che rimanere accoccolata tra le sue braccia.

Sentendo le sue dita scorrere tra i tuoi capelli chiudi gli occhi godendoti questo momento.

Sei grata che Jungkook sia rimasto per tutto questo tempo al tuo fianco. Sei riuscita a toglierti un peso che ti perseguitava talmente tanto che di notte avevi sempre gli incubi su quel giorno che hai sempre desiderato dimenticare, ma adesso no, il tuo desiderio non è dimenticarlo, ma renderlo una parte seppur dolorosa della tua vita.

Perché è così no? Le nostre vite se fossero fatte di sola felicità non si dovrebbero chiamare vita ma sarebbero un qualcosa di impossibile da fare avverare.

Ma adesso devi toglierti un altro peso che anche se lo porti appresso solo da una settimana, hai deciso che ormai è giunto il momento di liberarsene.

Anche se ti sembra strano, surreale, una cosa che veramente, tra un po' neanche tu ci credi, ma invece è successa e adesso non devi fare altro che dirla sperando in una risposta positiva.

"Però non ti ho detto tutto..."

Dici staccandoti dall'abbraccio per poterlo guardare in faccia.
Lui ti guarda incuriosito aspettando quello che gli devi dire.

"Ho sempre cercato una persona che potesse aiutarmi a superare tutto questo e pensavo potesse essere una mia amica, mio papà, il mio canarino anche se sembra assurdo ma si, pensavo di potermene liberare così... E beh, non avrei mai pensato che la persona che mi avrebbe aiutato sarebbe stata la stessa di cui mi sarei innamorata"

It's okay to cry, right?|| j.jkWhere stories live. Discover now