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<è morta>furono queste le parole del medico venuto in casa Kim per visitare il corpo deceduto della povera anziana

<Lo sapevamo benissimo, invece che sparare cazzate di che cosa le è successo>Disse irritato Taehyung ancora stretto fra le braccia di Jungkook
<Tesoro allontana Tae da qui così almeno si può calmare un pochino>sussurrò la mamma di Jungkook all'orecchio del figlio sapendo che se fosse rimasto insieme a loro avrebbe solamente dato di matto

Senza dire nulla Jungkook portò con se Taehyung nella stanza di quest'ultimo sotto le continue proteste  e lamenti
<Tae ti sto solo portando in camera tua>gli fece notare Jungkook una volta dentro la stanza nominata
<No, io voglio tornare giù, voglio stare con mia nonna>continuò cercando in tutti i modi di ritornare al piano di sotto con scarsi risultati in quanto il corpo dell'altro si scontrò con il suo mentre delle braccia andarono a circondare la sua schiena

<Resta qui con me Tae,giù ci sono i miei che si occuperanno di capire che cosa è successo e poi te ne parleranno sicuramente. Ma ora hai bisogno di stare un po' qui>gli disse dolcemente Jungkook poggiando la sua testa sul petto dell'altro
<Voglio solo capire perché ogni volta che mi affeziono a qualcuno quella persona mi viene strappata via>sussurrò Taehyung portando le sue mani a circondare la vita sottile dell'altro

<perché non posso essere felice anche io come tutti gli altri? Perché io devo essere sempre solo?>continuò mentre i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime a causa dei dolorosi ricordi di tutte quelle persone che aveva amato e che la vita gli aveva tolto
<io sono qui Taetae, e non me ne andrò mai>gli disse Jungkook lasciando un bacio sul suo petto, all'altezza del cuore, come se quel bacio potesse guarire tutte le cicatrici incise su di esso

<Non te ne andrai mai?>chiese volendo risentire quelle dolci sicurezze che per troppo tempo gli erano state negate
<Mai, starò sempre al tuo fianco>gli rispose Jungkook guardandolo negli occhi per poi stringersi forte l'uno all'altro

Nei giorni seguenti il corpo defunto della donna venne visitato dal medico curante, il quale constatò che la causa della morte della signora era dovuto al cancro che da anni stava combattendo ma che alla fine aveva avuto il sopravvento, strappandola via dal suo amato nipote e poco tempo dopo venne celebrato il funerale a cui partecipò Jungkook insieme ai suoi genitori e altre persone che conoscevano la donna e che davano le loro condoglianze al suo adorato e unico nipote

Eppure di quelle parole Taehyung non se ne faceva nulla, sforzava un sorriso mentre stringeva le loro mani e li ringraziava per essere venuti a rendere onore alla sola donna che aveva amato sin da bambino ma l'unica cosa che desiderava sul serio era andarsene da quel posto con troppe persone al suo interno e starsene da solo, lui e la sua amata solitudine

Una piccola rassicurazione fu la mano di Jungkook che non accennava mai di abbandonare la sua mano stringendola in una forte e calorosa stretta che trasmetteva tutta la sua vicinanza in un momento così delicato come quello e mentalmente ll ringraziò perché lui era forse l'unica persona di cui avrebbe potuto fidarsi in quel mondo pieno di maschere

Quella sera...

<Taehyung che ne diresti di venire a stare da noi in pianta stabile?>chiese la donna posando le posate sul tavolo su cui tutti erano riuniti per gustarsi quel silenzioso pasto
<Come?>chiese stupito il ragazzo, non perché non avesse capito la domanda posta ma il motivo per cui lo stesse ospitando, perché avrebbe dovuto prendersi cura di lui, semplicemente perché?

<Ho parlato con mio marito e con jungkook e tutti quanti saremmo d'accordo ad averti in casa con noi,ci farebbe veramente piacere e poi potresti passare molto più tempo con Jungkook e fare nuove conoscenze e saperti da solo in quella casa mi preoccupa molto. So che può sembrare una cosa improvvisa, soprattutto dal modo in cui te l'ho proposta e ti chiedo di scusarmi se ti ho messo a disagio, infatti prenditi tutto il tempo che necessiti per poterci comunicare la tua decisione ma vorrei che tu sapessi che noi saremmo sempre dalla tua parte, nel bene o nel male>concluse il discorso la donna con un caloroso sorriso

Lo sguardo stupito slittò verso il volto del marito che gli stava regalando un caldo sorriso e poi si voltò verso jungkook che semplicemente lo guardava con i suoi occhioni
<Tae se non vuoi non fa nulla, non sentirti costretto>gli disse dolcemente il padre di Jungkook notando il leggero disagio del ragazzo
<Perché fate tutto questo per me? Io..>ma non continuò la sua frase, non avrebbe voluto farsi vedere così fragile davanti a loro

<Tesoro, sei come un figlio per noi e ti amiamo come tale. Vogliamo solo vederti felice un giorno e spero veramente che arrivi preso>le disse la donna alzando dal tavolo i piatti vuoti per posarli sul lavandino

Lo consideravano come un figlio?

Quelle parole scaldarono il cuore del giovane, sentendosi accettato e amato da qualcuno al di fuori della nonna e trattenne un sorriso mentre passava il palmo della mano sul petto, al livello del cuore che batteva all'impazzata

Conclusa la cena Jungkook e Taehyung si ritirarono nella stanza del più piccolo e si stessero sul letto rimanendo nel più totale silenzio

<perché mi state aiutando?>chiese d'un tratto lui interrompendo la quiete creatasi continuando ad ossrvare intensamente quel bianco soffitto
<Perché non dovremmo?>gli rigirò la domanda Jungkook guardandolo
<Non voglio farvi pena>
<tu non ci fai pena Tae. I miei stravedono per te ed io voglio saperti felice e riuscire a riportare il Taehyung felice e spensierato che ho sempre ammirato>gli confessò Jungkook e Taehyung subito lo strinse fra le sue braccia, mentre una domanda gli sorse spontanea nella sua mente

Sarebbe veramente riuscito a renderlo di nuovo felice?

Angolo autrice

Salve meraviglie,
Scusate per il ritardo immenso, spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto

Noi ci vediamo in un prossimo aggiornamento

Love you all💜

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