Passengers

Chapter 10: Is This The End?

[...] che Jane era in dolce attesa!
Un'emozione dopo l'altra, il ritorno a casa e aver scoperto che sua moglie era incinta... James era al settimo cielo.
Continuava a fare domande su domande a Jane, tra cui: "Da quanti mesi? Maschio o femmina? E come facciamo con le missioni?"... Jane rispose con calma: "Eravate appena andati in missione, i giorni passavano e mi accorsi di avere un ritardo, ma non ci diedi troppo peso; solo che Nat si era preoccupata, così per sicurezza siamo andate a prendere un test ed è risultato positivo. Non sapevo cosa fare, ero quasi convinta che dopo aver visto che tu e Tony non siete ritornati, fossi morto e non sapevo se portare avanti la gravidanza. Però ho preferito non interromperla, avevo qualche speranza che tu tornassi. Natasha e Pepper mi hanno aiutata molto in questi mesi, tra ecografie e visite varie... Abbiamo scoperto che è una coppia di gemelli, maschio e femmina, ormai siamo agli sgoccioli."
James e gli altri non sapevano cosa dire, aveva gli occhi pieni di lacrime, era felice, d'altronde sarebbe diventato papà.
Durante gli ultimi giorni della gravidanza, iniziarono a scegliere i nomi per i due bimbi: Abigail e Oliver? Elizabeth e Dustin? Beverly e Harry? Nessuno di questi: decisero che la bambina si sarebbe chiamata Ingrid, mentre il bambino di sarebbe chiamato Tiago.
Ormai la data del parto era vicina, la scadenza era il 21 di marzo ed era il 12.
Strano ma vero, Jane non aveva quasi mai avuto dolori di alcun genere, né emicrania o mal di schiena, niente di niente e ovviamente era meglio così.
Però, nell'ultima settimana, le doglie iniziarono a farsi sentire, aveva un forte dolore alla schiena, ma riusciva a sopportare tutto ciò più che bene.

Tutti aiutavano la futura mamma e cercavano in qualsiasi modo di farla distrarre per farle sentire meno i dolori.
18 marzo, piena notte: Jane si sveglia di soprassalto, svegliata da un dolore all'addome... Le acque si erano rotte...
In fretta svegliò James e lo avvisó dell'accaduto, lui si cambiò in fretta e avvisó Tony che sarebbero andati di corsa in ospedale per Jane.
James andava veramente veloce con la macchina, cercava di andare il più in fretta possibile per arrivare in tempo all'ospedale.
Dopo essere arrivati, James lasció Jane nelle mani dei medici, che la portarono velocemente in sala parto e, dopo qualche ora, era tutto finito... Ingrid e Tiago erano finalmente nati!

James prima di entrare nella stanza della moglie, fece una rapida chiamata a Steve per dargli la bella notizia e nel giro di qualche minuto la squadra era arrivata all'ospedale.
Erano tutti in sala d'attesa, tranne James che era con Jane per salutare i due neonati.
James era così felice, un altro sogno si era avverato.
I medici dissero che, finalmente, anche la squadra poteva salutare i due bambini e tutti si fiondarono nella stanza di Jane.
I bambini erano parecchio simili: la faccia paffuta, gli occhi verde chiaro, i capelli bruni tendenti al nero... La cosa che fece rimanere tutti di stucco, era il fatto che nessuno dei due gemelli stava piangendo.
Natasha era così felice: era molto legata a Jane e questa la considerava la zia dei suoi bambini.
Tony era fiero di Jane e James e, come lui, tutta la squadra.

Dopo circa 2 giorni, lasciarono che la ragazza tornasse a casa con i due bambini e James.
I due, anzi quattro, tornarono alla Stark Tower insieme a Natasha e Clint, che gli diedero una mano con i bambini.

James era un padre perfetto, era sempre attento a Ingrid e Tiago, si prendeva molta cura di loro, li faceva divertire e passati pochi mesi, si rese conto che entrambi i gemelli assomigliavano moltissimo7 a Jane, ma anche molto a lui.

Alla coppia piaceva molto uscire con la squadra la sera, per andare a Central Park e far uscire i bambini.

I mesi, nel mentre, passavano inesorabili: i bambini crescevano senza sosta e diventavano sempre più belli. I loro tratti somatici erano così simili a quelli dei genitori che sembravano la loro copia esatta.
Arrivó l'estate: la squadra decise di fare una vacanza tutti insieme, e decisero che sarebbero andati per qualche settimana a Madrid e, ovviamente portarono anche i bambini.

10 agosto, ore 08.50: erano tutti pronti a partire; alle 09.00 del mattino partirono per andare in aeroporto e, dopo qualche ora, passato il check-in, salirono sull'aereo.

10 agosto, ore 16.00: il volo era terminato e, dopo l'applauso al pilota, tutti scesero dall'aereo. Erano finalmente a Madrid per godersi quelle poche settimane di relax.

Chiaramente, si goderono sia la città che il mare, e a dire il vero girarono tutta la Spagna: andarono anche a Barcellona, una delle loro tappe più belle.

Però, le due settimane passarono molto in fretta, tant'è che il 24 agosto erano tornati nuovamente a New York.
Si erano divertiti parecchio: dopo le missioni e le battaglie svolte, una vacanza era quello che ci voleva, avevano tutti bisogno di svagarsi e rilassarsi per un po'.

C'è una domanda che però mi pongo e che lascio anche a voi: è questa la fine?