Capitolo 20

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Ti sedesti divertita e confusa mentre Hoseok parlava ai suoi uomini delle loro varie attività. Durante la conversazione, potevi raccogliere solo poche parole come luoghi o nomi di persone. Hoseok parlava calmo e in modo invitante. Aveva fatto desiderare agli altri uomini di ascoltarlo di più e ti aveva fatto desiderare di avvicinarti sempre di più a lui. Era persuasivo, persino seducente. Vederlo così consolidò il fatto che non era un mostro, era un leader il cui compito era provvedere ai suoi uomini e alla sua famiglia.

Una parte di tua si sentì a disagio dopo aver realizzato che molte delle loro attività ruotavano attorno alla distribuzione di droga e armi. La crisi della dipendenza era aumentata e non ti sentivi entusiasta del fatto che fosse coinvolto. Tuttavia, questa era la sua vita e lo stava facendo per ottenere l'accesso alle informazioni per te. Hoseok notò il tuo disagio. "Tagliamo per ora l'accordo sugli oppioidi con gli Zhand in Cina." Comando lui. "Penso che abbiamo abbastanza affari qui."

Riprendesti a respirare non essendo consapevole che stavi trattenendo il respiro. L'epidemia di oppiacei si stava espandendo a un ritmo allarmante e tu eri grata che l'avesse detto, sapendo che lo stava facendo per te.

"Cosa?" gridò un uomo. "Questo è il più grande affare dell'anno. Non possiamo fermarlo. Ho bisogno di quei soldi per la mia famiglia."

"Ho già dato i miei ordini," disse Hoseok. "Non farmi ripetere le cose. E ti darò io i soldi di cui hai bisogno. Questo è definitivo."

"Definitivo del cazzo," grugnì l'uomo. "Che razza di leader blocca un'opportunità come questa?"

"Il tipo che si preoccupa dei suoi uomini e non vuole che diventino essi stessi dipendenti dalle droghe." Tuonò Hoseok, la sua voce si diffuse in tutta la stanza. "Ma sembra che sia troppo tardi per te."

Il viso dell'uomo si scolorì. Quando divenne il capo, Hoseok ordinò ai suoi uomini di non provare la ma droga o di essere orgogliosi delle loro armi. Gli affari erano affari e anche il loro carattere al di fuori della mafia era importante. "Sei diventato molle," disse l'uomo. "Ed è probabilmente a causa di quella tro-"

Non gli fece finire la frase. Hoseok aveva già stretto la mano intorno al collo dell'uomo. Con facilità, sollevò l'uomo. Gli altri membri rimasero in silenzio, osservando la battaglia. "Vuoi continuare a dire ciò che volevi dire?" chiese Hoseok, i suoi occhi fissi annoiati sull'uomo quasi senza vita. I suoi piedi scalciavano l'aria senza meta, i suoi artigli che facevano leva sulla mano di Hoseok per cercare di liberasene. Ma il capo non aveva intenzione di lasciar scappare così facilmente la persona che aveva insultato la sua amata.

Il corpo dell'uomo cadde a terra. Potevi sentire le sue ossa rompersi nella nebbia del silenzio. Ti fece sussultare. Urlasti quasi quando l'uomo sferrò un pugno sulla guancia di Hoseok. Il sangue cadde a terra. Nessuno si muoveva perché era una consuetudine di non disturbare un boss nella sua rissa, e comunque non era che avesse bisogno di aiuto. Il suo pugno si abbatté forte sull'uomo, togliendogli il respiro dal petto. Hoseok stava sfogando tutta la su rabbia, mostrando a tutti cosa fosse successo se avessero parlato male di te.

"Hoseok," gridasti tu quando vidi che l'uomo era in stato di incoscienza. Il pugno di Hoseok era coperto di sangue e non aveva intenzione di fermarsi. "Hoseok, basta!" urlasti di nuovo tu. Il suo pugno si fermò a mezz'aria. Lentamente, si alzò, asciugandosi il sangue dalla bocca.

"Dovresti ringraziare Lady T/N, ti ha appena salvato la vita." Disse lui. "Se ti vedo da qualche parte qui vicino, a lei, ti uccido." Con un gesto della mano, Yoongi e Taehyung portarono fuori l'uomo. Era stata l'ultima volta che lo avresti visto.

...

"Ouch," si tirò indietro.

"Smettila di muoverti," dissi tu. "Non fa nemmeno così male." Odiava la sensazione del batuffolo di cotone inzuppato di alcool sul viso. D'altra parte, non amava così sottilmente la mancanza di spazio tra il suo viso e il tuo. "Non avresti dovuto farlo."

"Dovevo farlo," si difese lui. "Nessuno può parlarti in quel modo senza ripercussioni."

"Eppure, ora sei ferito a causa mia." Borbottasti tu. Vide nei tuoi occhi la preoccupazione e lo sgomento che desiderava poter togliere o assorbire in lui stesso. Un sorriso era il miglior ornamento sul tuo viso, e lui voleva mantenerlo. Ti prese il polso, portando la tua mano alle sue labbra dove ci piantò un piccolo bacio. Il calore riempì il tuo corpo al suo tenero tocco.

"Prenderei tutto il dolore per te, mi amor," disse lui con gli occhi chiusi. "Ti darei il mondo."

"Va bene, superman," ridacchiasti tu, scompigliandogli i capelli. Lui colse l'occasione per appoggiare la testa contro il tuo stomaco. Era come un cucciolo smarrito, desideroso di amore e felicità. "Grazie per avermi difeso e per avermi permesso di sedermi all'incontro con te."

"Di niente, mi ha fatto molto piacere che tu volessi venire con me là." Rispose lui.

"Voglio saperne di più su di te. Quando sono vicino a te, sto lentamente ricordando le cose. Voglio continuare a farlo."

"Quindi mi stai solo usando?" chiese lui, allontanandosi da te e il suo viso improvvisamente diventò serio. Roteasti gli occhi e gli appiccicasti il batuffolo di cotone alla bocca, facendolo sussultare di nuovo. "Ouch, perché l'hai fatto?"

"Perché sei stupido. Ti ho detto di smetterla di pensarla in quel modo." Dissi in tono serio. "Voglio starti vicino perché mi piace esserti vicino." Sbottasti tu involontariamente. Il cuore di Hoseok si fermò e i suoi occhi crebbero.

"Ti piace starmi vicino?" chiese lui cautamente, temendo che il suo orecchio gli avesse giocato una specie di scherzo contorto. La tua faccia bruciava, invece di rispondere a voce, ti limitasti ad annuire. Nella sua mente, Hoseok stava urlando. Avrebbe dovuto essere ovvio che non eri disgustata dalla sua presenza, ma non gli era mai venuto in mente che lo avresti trovato simpatico. Dopo alcuni secondi di tifo interiore, si schiarì la gola e ti tenne entrambe le mani.

"Cosa c'è?" chiesi tu.

"Niente è sbagliato," disse lui raggiante. "Tutto questo sembra irreale e voglio assaporare ogni momento."

"Stupido," ridesti tu.

Il suo cuore perse un battito e le sue mani diventarono più sudate. Non riusciva a ricordare l'ultima volta che era stato così timido. "Hey, T/N,"

"Hmm?"

"Verrai ad un appuntamento con me?"

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ʙʟᴜᴇ sɪᴅᴇ - ᴊᴜɴɢ ʜᴏsᴇᴏᴋ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Where stories live. Discover now