[OC&Senku; platonico] [OC x Ryusui; romantico] [primo volume]
"Non sei solo un amico per me, Senku, sei un fratello! Non ti libererai presto di me, è ovvio al millemila per cento che ti aiuterò a risvegliare l'umanità!".
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Harukaze Hana era sempre...
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Siamo giunti al capolinea... per questa prima parte! "Come un sempreverde" si conclude qui, ma non vi libererete di Hana! Ho ancora molto da scrivere su di lei, voglio solo aspettare che il manga avanzi così da avere più riferimenti... ma ho varie idee in testa! Per questo, molto probabilmente, se riesco a scriverle, pubblicherò più in avanti qualcosa a parte su Hana e Ryusui! Perciò, se vi è piaciuta questa storia, spero vivamente che le leggerete!
Tolto questo dente, vorrei passare ai ringraziamenti. Perchè si, vorrei tantissimo ringraziare tutti coloro che hanno letto, votato e commentato questa storia dall'inizio alla fine, o anche solo quelli che hanno cliccato di sfuggita. È la prima volta che inizio e concludo qualcosa perciò, anche se si tratta solo di una parte di storia, mi fa davvero piacere essere arrivata a questo punto.
In particolare, però, vorrei ringraziare gridy00617: con i tuoi commenti e la tua compagnia mi hai davvero trasmesso la voglia di continuare, per questo te lo meriti un grosso grazie!
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Ok, siccome sembra davvero la fine... eccovi una piccola anticipazione del sequel!
-Ivy... ehi, Ivy! Svegliati!-.
[...] -...mi sento come se... avessi fatto un sogno davvero lungo- aveva sussurrato, con la voce impastata dal lunga dormita.
-Beh, alla buon'ora Ivy... ed eri tu quella che voleva offrirmi del ramen- aveva commentato Senku, accigliandola completamente.
"Ramen? Dovevo offrirgli del ramen?".
[...] Ricordava della scommessa, certo, così come ricordava Taiju avvicinarsi ad una Yuzuriha che lo aspettava davanti l'albero di canfora della scuola. Ma cosa avvenne dopo? Solo il vuoto più totale.
[...] Gen? Lei conosceva un Gen? [...] "Come faccio a sapere che è bravo a mentire?".
Mentre si erano incamminati di nuovo, la ramata si era voltata verso il fratello. -Per caso, Senku... conosci Asagiri Gen?-.
Senku aveva alzato un sopracciglio. -Asagiri Gen..? Ovvio-.
Gli occhi da felino si allargarono dalla sorpresa nel sapere che lo conoscesse davvero. Può essere che lo avevano conosciuto, ma non se lo ricordasse? Così come non si ricordava di come era andata a finire la dichiarazione di Taiju?
-È quel tipo che ha scritto quei libri da quattro soldi sulla psicologia, no?-. Lei aveva cercato di non far caso alla dolorosa stretta al cuore che aveva appena ricevuto.
[...]
Quando aveva aperto gli occhi la prima figura che vide era una ragazzina. Senza dire nulla, la prima cosa che aveva fatto, era sorriderle dolcemente, prima di alzare una mano per posarla sul capo biondo della ragazzina, accarezzandola pacatamente. Nel sentire il calore di quella nostalgica mano, Suika non era riuscita a trattenere le lacrime. Quante volte, da sola in un mondo dove l'umanità era completamente pietrificata, aveva voluto che la ramata le accarezzasse la testa? Quante volte aveva immaginato il suo sorriso, ogni volta che ricordava e seguiva alla lettera i suoi insegnamenti?
-Hana... ecco... Suika ha fatto proprio come le avevi detto... toccava a Suika proteggervi, perciò non vi ha lasciato andare! Ecco, quindi...-.
Quelle parole allargarono il suo sorriso. -Lo so. Brava, la mia piccola assistente!-.
Suika non era riuscita a trattenersi nuovamente davanti al calore che Hana le dava, così si era lanciata ad abbracciare il petto della ramata, la quale ricambiava l'abbraccio ridacchiante.
-Ah! Ma non sei più così piccola... dico bene, Suika?-.
Continua in... "Come un fiore che fluttua nel vento".
