Una nuova estate

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-Assolutamente no!-

Le vacanze del quarto anno erano iniziate da solo una settimana e Albus si trovava già alle porte di Malfoy Manor pregando Scorpius di accoglierlo. Ovviamente il biondino era entusiasta di avere il suo grande amico li anche per quell'estate ma suo padre non sembrava poi così felice. 

-Ma papà Albus non vuole stare con la sua famiglia! Lì non fanno altro che litigare!- 

-E cosa vuoi che me ne importi? Non sono affari miei se i Potter hanno problemi famigliari! E non ho intenzione di avere Mini-Potter per casa anche questa estate!- 

-La prego Signor Malfoy! Starò buono! Non mi faccia tornare dalla mia famiglia. Con loro mi sento sempre a disagio... come se fossi diverso e... sbagliato- 

Era sempre stato così, Albus non si sentiva a suo agio con i suoi famigliari. Nell'ultimo anno aveva iniziato a litigare con suo padre sempre più spesso, prima via gufo e adesso fisicamente. Harry si preoccupava giustamente per lui, a causa delle continue risse e degli scoppi di rabbia. Però, come sempre, non aveva capito il punto della situazione. Pensava che Scorpius lo usasse come "guardia del corpo" o che gli avesse fatto un lavaggio del cervello alla Malfoy. Come sempre, non poteva sbagliarsi di più di così.

Draco si avvicinò ad Albus sbuffando 

-I tuoi sanno che sei qui?- sul viso di Albus comparve un sorrisino mentre Scorpius iniziava a saltellare dalla gioia.

-Si, è stato mio padre a mandarmi qui- Draco spalancò gli occhi. 

-Harry Potter ha mandato volontariamente suo figlio qui al Manor?-  

-Beh si. Stavamo discutendo e io ho detto "Ti odio papà!", o qualcosa del genere, e lui ha detto "allora tornatene dai Malfoy visto che ti piacciono tanto" e se n'è andato sbattendo la porta-  

Sul viso di Albus compariva un sorrisetto mentre si faceva accompagnare da Scorpius al piano di sopra ad occupare la stanza che aveva utilizzato anche l'altra estate. 

Draco invece fu pervaso da un'orribile consapevolezza. 

Perché dovevano succedere tutte a lui? 

Alzando gli occhi al cielo si dirise verso il suo ufficio rassegnandosi al fatto che Mini-Potter (come ormai aveva preso l'abitudine si chiamarlo) non se ne sarebbe andato molto presto.

Albus, durante quell'estate, apprese la routine che vigeva in casa Malfoy, routine che aveva notato anche l'anno precedente.  

Tutti i giorni i Malfoy si svegliavano alle 7:00 del mattino per fare colazione alle 7:15 in sala da pranzo. Alle 9:00 si dirigevano insieme fino alla tomba della madre di Scorpius, nel cimitero di famiglia che si trovava a pochi passi dalla tenuta, dopo aver cambiato i fiori sulla tomba restavano in silenzio per circa 5 minuti e poi se ne andavano.  

Spesso a tornare era solo Scorpius, Draco rimaneva lì anche ore intere a fare conversazioni immaginarie come se Astoria fosse lì ad ascoltarlo. 

Alle 12:00 pranzavano e cenavano alle 19:00.  

Il martedì mattina, l'unico momento accesso alle visite ad Azcaban, andavano a trovare il nonno di Scorpius in prigione. Era una specie di ritrovo familiare dato che gli facevano visita insieme alla nonna di Scorpius, Narcissa, che dopo la guerra e l'incarcerazione di suo marito non era più tornata al Manor rifugiandosi in una tenuta in Francia. 

Albus aveva appreso che dopo la guerra magica il padre di Draco era stato arrestato e portato alla prigione di massima sicurezza di Azcaban, la madre invece fu graziata, a quanto pare aveva aiutato Harry in qualche modo, che Albus non aveva ancora capito. Infine Draco era stato punito con sole poche regole come il poter andare nel mondo magico solo con dei permessi o avere un limite alla magia utilizzabile con la sua bacchetta.

Quell'estate passò anche troppo in fretta per Albus. Proprio come era successo l'estate scorsa, lì a Malfoy Manor si sentiva a casa. Passava i pomeriggi con Scorpius a leggere in giardino o a fare pozioni di ogni genere nel laboratorio che avevano nello scantinato della tenuta. Si divertivano anche ad inseguire i pavoni albini e a cucinare torte insieme per il signor Malfoy, quasi sempre verdi o argentee. 

Albus aveva sviluppato una strana adorazione per Draco, lui era il padre che avrebbe sempre voluto: era severo ma non si immischiava nella vita privata di Scorpius, era tranquillo e preferiva la lettura di un libro a feste e attività animate, che lui stesso chiamava "spericolate".

Durante quest'estate i due ragazzi crebbero ancora di più in altezza. Albus continuava ad essere più alto di Scorpius e, grazie agli allenamenti di box, anche più robusto. 

Scorpius era cresciuto ma rimaneva mingherlino. Quando Albus si allenava sul sacco da box, che Scorpius aveva trasfigurato da un vecchio appoggia-piedi in camera sua, il biondino sonnecchiava sul letto lì accanto o lèggeva un libro.

Quel giorno, verso la fine dell'estate, Albus si stava allenando sfogando uno di quelli che aveva appreso fossero attacchi si rabbia, a seguito seguito di una telefonata con suo padre finita con una disputa. 

Nel mentre Scorpius lèggeva un libro fantasy babbano mangiando una mela verde.
Albus era completamente sudato e si era tolto la maglietta da un po', scagliando pugni a raffica per un pelo non ruppe il sacco.

-Albus, amico, ti vedo un po' troppo su di giri- Scorpius tentò di sdrammatizzare. 

-Mio padre- inizò Albus continuando a dare pungi al povero sacco che dava segni di cedimento- ha sentito dalla McGranitt che James Jones è diventato prefetto di Serpeverde quest'anno- 

-E allora?- 

-Mi ha chiesto "non ti sarebbe piaciuto farlo?" e io gli ho detto "sinceramente non me ne frega un fico secco"- Scorpius ridacchiò- Ha iniziato a dirmi che non mi importa della scuola, che spreco la mia vita e cazzate simili!- diede un ultimo pugno che ruppe definitivamente il sacco.

-Albus tranquillo sono sicuro che non intendeva questo- 

Malgrado quelle parole le avesse sentite miliardi di volte e sapesse benissimo che suo padre indentava sempre quello che diceva, la voce di Scorpius e la sua presenza lo calmarono. Senza preoccuparsi di quanto fosse sudato o di coprirsi si sdraiò vicino al biondo che sembrava più intenzionato a raggiungere la fine del capitolo che dare conforto ad Albus. 

Malgrado questo lui lo abbracciò e chiuse gli occhi per tentare di addormentarsi.  

Quello che non poteva vedere era l'agitazione, che Scorpius nascondeva dietro la finta lettura, ed il suo cuore impazzito che batteva come un treno.

Si addormentarono l'uno nella braccia dell'altro e prima che potessero accorgersene l'estate finì.

Il sorriso più dolceWhere stories live. Discover now