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▪︎Amber▪︎




Si erano appena concluse le vacanze estive e un nuovo giorno, nonché il primo traumatico giorno di scuola si fece spazio tra le luci solari di quella mattinata.

La sveglia iniziò a suonare imperterrita e con un veloce gesto della mano spensi il prima possibile quell'affare così rumoroso quanto fastidioso.

Aprii gli occhi infastiditi dai raggi solari che colpirono il mio viso e con le mani tirai su il lenzuolo per rifugiarmi sotto di esso. Non avevo proprio la minima voglia di alzarmi dal mio bellissimo letto caldo e soffice.

"Tesoro svegliati o farai tardi!"

Gridò mia madre dal piano inferiore. Era da molto tempo che non la sentivo urlare e sinceramente non mi era mancata nemmeno un po'.

Controvoglia spostai le coperte dal mio corpo e il freddo di inizio autunno colpì il mio corpo caldo ed esile, un piccolo sospiro abbandonò le mie labbra e con passo lento mi avviai verso il bagno.

Feci un bel bagno caldo in tutta fretta per paura di fare tardi e dopo aver avvolto il mio corpo in un asciugamano bianco candido mi diressi verso la mia stanza dove avrei finito di prepararmi.

Voltai il capo verso la piccola sveglia sul mio comodino accanto al letto e sgranai gli occhi non appena vidi l'orario: le 7:45.

Indossai in fretta e furia la mia divisa scolastica stando attenta ad abbottonare correttamente tutti i bottoni della mia camicetta bianca, indossai la mia gonna corta bianca e nera ed infine le mie amate converse nere alte, mi guardai allo specchio per controllare che tutto fosse a posto e dopo aver ornato il mio viso con un piccolo strato di trucco, raccolsi i miei lunghi capelli in una coda alta e scesi per le scale raggiungendo finalmente il piano inferiore dove trovai mia madre a porgermi lo zaino.

"Amber mi raccomando, passa un buon primo giorno di scuola senza combinare nessuno guaio non voglio essere chiamata dal direttore come lo scorso anno."

Disse ridacchiando mentre io alzai gli occhi al cielo scuotendo il capo.

"Tranquilla mamma non sono più una bambina e poi quello era un incidente, non volevo davvero far male a quel ragazzo."

Mormorai leggermente in imbarazzo, lasciai un bacio sulla guancia di lei e facendole un cenno della mano per salutarla uscii di casa in fretta camminando a passo svelto verso la mia morte.

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Iniziai a camminare mentre misi nelle mie orecchie le solite cuffiette nere e riprodussi la mia unica e sola canzone che di solito mi metteva un po' di allegria in questi giorni tanto noiosi quanto monotoni.
Sentii poco dietro di me un rumore sfrecciante di una macchina, inarcai un sopracciglio e d'istinto mi girai incontrando così nella mia visuale ottica una macchina nera intenta a seguirmi.

"È il primo giorno di scuola e già scappi dalle mie grinfie piccola?"
Disse dopo aver abbassato il finestrino e finalmente lo vidi.

Non era cambiato per nulla sempre la solita faccia da donnaiolo in calore che mi mandava in pappa il cervello ogni volta che lo guardavo. Un sorriso si fece spazio sulle mie labbra e appoggiai le mie mani sul bordo della vettura dopo essermi avvicinata e lo squadrai da cima a fondo: ERA SEMPLICEMENTE BELLISSIMO.
Proprio come lo ricordavo, occhi a mandorla che avrebbero fatto invidia a chiunque, naso grande proporzionato al suo viso, labbra bellissime anche se il labbro superiore era più sottile di quello inferiore e il che lo rendeva ancora più attraente. Avevo notato di quanto gli fossero cresciuti i capelli e devo dire che in questa pettinatura stava davvero bene..era ancor più sexy di prima. Il suo aspetto estetico era stupendo aveva un fisico da far invidia ad un palestrato eppure lui si allenava di rado.

𝐈𝐋𝐋𝐔𝐒𝐈𝐎𝐍 || 𝐉.𝐉𝐤Where stories live. Discover now