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È sera e Page è appena venuta a prelevarmi dalla mia stanza per andare in un locale qui vicino tutte insieme.
Arriviamo nel locale e i miei occhi cadono su una testolina bionda poggiata su un corpo muscoloso che tiene la mano da una dolce brunetta.

Li guardiamo confuse ed Ella ci confessa che si stanno frequentando e che Marvin non farà stronzate questa volta.

«Ho il permesso di stare qui?» chiede Marvin ad Ella prendendo in giro noi. «Sì.» rispondo io sbuffando.

Poco dopo arriva anche colui che nessuno di noi vuole vedere: Ethan.

È con la sua amichetta Charlotte ed altri loro amici drogati.

«Davvero frequenti quella?» si avvicina Ethan già ubriaco. «Quella ha un nome.» si scalda Grace. «Dai amico vieni con noi.» lo sprona. «Lascialo stare.» m'intrometto. «Ah, ci sei anche tu? Come mai? Il massimo che bevi tu è acqua con le bollicine.» mi ride in faccia.

A quel punto prendo un bicchiere di vino rosso e lo bevo tutto d'un fiato provocandomi un forte giramento di testa.

Continua a ridere insieme alla sua amichetta e questa sua reazione mi porta a continuare a dimostrargli che non sono come dice lui.

«Evie non devi bere per lui, non concludi niente.» dice Jenna cercando di fermarmi.

Prendo il quarto o forse quinto bicchiere di vino e lo bevo guardandolo dritto negli occhi, occhi che ormai vedono tutto in modo confuso.

«Smettila.» mi dice Marvin bloccandomi dal polso.

Toglie tutti i bicchieri vicino a me e allontana Ethan che beve e ride di continuo.

All'uscita dal locale, Jenna mi tiene da un lato e Page dall'altro, intanto Ethan ci raggiunge e ci blocca vicino all'auto di Page per parlarmi.

«Cosa vuoi che capisca adesso?» chiede Page. «Guarda cosa le hai fatto.» continua arrabbiata.

Fa un lungo respiro, mi prende dai fianchi ed inizia a parlare facendomi sentire il suo cattivo alito post alcool.

«Non volevo assolutamente che stessi male.» afferma. «Evie ti ho già detto che non devi bere per qualcun altro.» continua cercando di mantenere la sobrietà che è in lui. «Ethan, io-» purtroppo il vomito non mi permette di continuare la frase e mi butto a terra piangendo, facendo preoccupare le ragazze che mandano via Wilson e mi portano in macchina con la forza.

Dopo una lunga dormita con il mal di testa e la musica nelle orecchie, mi sveglio con Jenna accanto.

«Buongiorno alcolizzata!» mi prende in giro appena apro gli occhi. «Buongiorno...» sussurro sbadigliando.

Siamo a casa sua, evidentemente non ero nelle giuste condizioni per farmi vedere da mio padre.

Fortunatamente è sabato e non c'è scuola.

Il cellulare sta esplodendo di notifiche, lo prendiamo preoccupate e ci accorgiamo che è solo il gruppo con le ragazze che manda messaggi all'infinito stamattina.

-Marvin ci ha invitato a vedere la partita tra due ore. -scrive Ella stamattina alle sette.

-Buongiorno, per me è ok. -risponde Grace poco fa.

-Ci sono. -risponde Page.

Manchiamo solo noi.
Faccio rispondere Jenna anche per me e poi mi porta a casa per prepararmi per questa partita che si prospetta dover essere fantastica.

Arrivata a casa trovo papà e Rose in giardino che parlano felici e il figlio di Rose seduto sull'amaca col telefono in mano e il borsone sotto le sue gambe.

«Buongiorno.» affermo rivolgendomi a tutti tranne che a lui.

«Rossa!» urla. «Devo prepararmi, veniamo alla partita.» dico velocemente. «Lo so.» risponde tenendo la porta d'ingresso aperta. «Che ti metti?» chiede con disinvoltura. «Come fai ad essere così?» chiedo nervosa. «Così meraviglioso?» risponde vantandosi. «No, così coglione.» lo correggo.

Uscita dalla doccia fredda, indosso una gonna bianca e un top azzurro incrociato sulla schiena, stivali bianchi e sono pronta per la partita della squadra della mia scuola.

«Wow ti sei vestita con i nostri colori!» afferma appena mi vede scendere dalle scale.

Non capisco dove voglia arrivare e soprattutto non capisco perché ora si stia comportando da amico. 

INCASTRO (IM)PERFETTOWhere stories live. Discover now