Vecchi arrivi.

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Edward dopo aver fatto il cambio auto, decise di portarla a mangiare fuori, la vedeva scossa e di lasciarla sola non ne aveva voglia e poi non aveva mangiato nulla. "Andiamo in un posticino appartato, così possiamo parlare liberamente" la informò e la vide annuire, ma non gli stava prestando realmente attenzione. "Posso fare qualcosa? Non mi piace vederti così" "No, sto bene." rispose e gli sorrise ma Edward non si fidava, però lasciò stare non voleva innervosirla. Arrivati al ristorante, prese un tavolo per due appartato e si sedettero. "Cosa prendi?" chiese alla ragazza "Piatto di ravioli al ragù" e diede poi l'ordine alla cameriera facendosi portare anche una bibita ghiacciata. "Stasera resti da me?" gli chiese subito dopo e Edward annuì sorridendo. "Ho una cosa in sospeso, anzi abbiamo" disse avvicinandosi con la sedia a lei, che arrossì. "Zitto" disse diventando ancora più rossa al ricordo della mano del ragazzo sulla sua gamba. Arrivò l'ordine e passarono la serata a parlare di tutto, poi verso la mezzanotte Edward l'accompagnò a casa ed entrò con lei dentro. "Ti lascio cambiare" disse una volta in camera e scese in salone.

Alicia si cambiò e indossò il pigiama, poi cambiò idea e prese dal cassetto dell'intimo una vestina di pizzo nero e la indossò, si vedevano tutte le cicatrici che aveva, ma sapeva che il ragazzo non l'avrebbe giudicata, quindi si sentiva a suo agio. Si sciolse i capelli e tolse il trucco. "Puoi venire" urlò stendendosi sul letto e quando lo vide entrare sorrise. Quando Edward entrò in camera e posò lo sguardo sulla ragazza, sorrise malizioso e la raggiunse sul letto, si stese su di lei e la guardò negli occhi. "Poi sarei io quello che provoca" disse mentre portava una mano sulla sua gamba e partirono mille brividi di piacere lungo la schiena. "Non ho mai detto che eri l'unico" rispose portando le braccia intorno al suo collo e avvicinandolo con il viso. "Mi stai tentando? No perché non sarò capace di fermarmi se non lo fai tu." disse mentre la mano continuava ad accarezzarle la gamba, gamba che venne portata intorno al suo bacino così facendo si scontrò con il bacino su quello della ragazza che gemette colta all'improvviso. "Che melodia" sussurrò il ragazzo prima di baciarla con trasporto e la mano scendeva verso l'interno coscia, presa dalla situazione divaricò di più le gambe per lasciargli più spazio.

Edward accolse l'invito e poggiò due dita sugli slip della ragazza, che aveva iniziato a bagnarsi a causa della troppa eccitazione, facendola sussultare e gemere di nuovo. "Siamo sensibili" disse staccandosi dal bacio e passando a baciarle  il collo. "Merlino Edward" ansimò mentre la mano del ragazzo finiva sotto i suoi slip e al contatto con il freddo della mano tremò, ma non era sicura se era dovuto al freddo a al piacere che stava provando in quel momento. La mano di Edward si mosse lentamente sul suo clitoride, così lento che da lì a poco lo avrebbe pregato di darle di più. "Ti piace?" sussurrò e annuì a quella domanda. "Ti prego di più" ecco era ceduta ma poco gli importava, lei voleva sentire la mano del ragazzo muoversi e darle piacere. Così fece il ragazzo, la toccò lentamente, con dolcezza poi quando la ragazza si rilassò completamente aumentò con la velocità e la fece godere come solo lui sapeva fare, poi lasciò che la ragazza si addormentasse dopo quel momento intimo e la strinse tutta la notte, con un sorriso da idiota stampato in faccia. 

Il giorno dopo, quando si svegliò, gli fece trovare la colazione a letto ed ebbe in risposta un bacio a fior di labbra. "Quanto sono fortunata" disse per poi mordere una fetta di torta allo yogurt. "Non ti facevo così bravo a cucinare" "Sono un tuttofare io che ti credi" rispose mentre gli lasciava dei baci sul collo. "Ieri sera eri molto sexy, fattelo dire" disse all'improvviso e quasi Alicia si strozzò con la torta. "Non abituarti" rispose guardandolo "Io non credo a queste tue parole, cederai molto presto" e la baciò. Subito dopo la colazione, gli disse che quel giorno sarebbe andato a caccia, e che non si sarebbero potuti vedere, così dopo un bacio lungo cinque minuti andò via. Una volta sola, decise di mettere in ordine la casa con della musica. Intanto, appostat* fuori dalla casa guardava la ragazza curios*, non vedeva l'ora di poterla vedere da vicino e parlargli. In casa, la ragazza ebbe la stessa sensazione del giorno precedente e capì che proveniva da fuori, uscì fuori ma non vide nessuno, solo un altro cervo che saltellava per il sentiero. Sospirò e tornò in casa sbuffando. Anche sta volta era sicura di ciò che aveva sentito, non stava impazzendo.

Total Eclipse Of Heart (Crossover Harry Potter×Twilight)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora