Altri problemi.

33 2 0
                                    

Alicia per svagare le idee e capire come agire, si fece accompagnare dal padre alla riserva. Voleva avere un parere da Jacob, anche se sapeva cosa gli avrebbe detto, ma voleva scaricare la sua frustrazione su qualcuno, anche sapendo di star sbagliando. Arrivò alla riserva e andò sulla spiaggia, dove trovò Jacob e gli altri che giocavano come sempre. Si avvicinò ed Emily andò a salutarla felice di vederla. "Da quanto tempo, non ti sei fatta più vedere" disse abbracciandola e Alicia si scusò. Jacob si avvicinò guardandola serio. "Litigato con il succhia sangue?" ciese quasi divertito e Alicia si chiese come lo facesse a sapere. "Qui si viene a sapere tutto, siamo in una piccola cittadina." aggiunse vedendo il suo viso. Alicia annuì "Possiamo fare due passi?" chiese al ragazzo "Quindi fammi capire, quando le cose con il vampiro vanno bene io non esisto, e quando vanno male corri qui. Un po' ipocrita no da parte tua?" rispose il ragazzo offeso.

Alicia sperò di non perdere anche lui o davvero non sapeva cosa fare. "Dai, sei fortunata che so perdonare facilmente, andiamo a fare questi due passi" aggiunse e Alicia sorrise saltandogli addosso "Non ti considero una ruota di scorta, anzi" sussurrò quando Jacob la prese al volo e si allontanò dal resto tenendola sempre in braccio. Arrivò al loro posticcino e la fece sedere sul tronco. "Quindi, il motivo per cui avete litigato?" chiese e Alicia si sfogò, Jacob la lasciò fare sapendo quanto ne avesse bisogno la ragazza. "Quindi lui ti considera una bambina? Ma lo sei, senza offesa ovvio. Lui ha più di cento anni, é normale che rispetto a lui sei una bambina. Ma poteva anche capire che eri scossa dall'arrivo della famiglia del tuo ex, almeno io avrei chiesto spiegazioni prima di prendere una decisione netta" disse a fine sfogo, e Alicia dovette ammettere che tutti i torti non aveva. 

"Questi vampiri quindi ti danno la caccia" "Si, sono interessati da me e dalla mia famiglia, ho paura per loro che per me Jack" ammise stretta al ragazzo e Jacob sospirò. "Ti aiuteremo noi, non lasceremo te e la tua famiglia in pericolo" disse risoluto ma Alicia scosse la testa "Jack, non metterti in pericolo  per me, ne voglio che metti in pericolo la tua famiglia." disse guardandolo "Loro sono lamia famiglia, ma tu sei un'altra cosa" disse e gli baciò la fronte, anche se voleva baciargli le labbra. Dopo ore a parlare anche con gli altri, si fece accompagnare a casa e gli lasciò un bacio sulla guancia prima che andasse via. Entrò in casa e vi trovò il salotto pieno di gente. La famiglia Cullen era seduta sui divani che conversava con la sua famiglia, Edward la vide entrare in salotto e storse il naso. "Ce una festa?" chiese andando a salutare i genitori. "Parlavamo della situazione che si é venuta a creare." rispose gentile Carisle e Alicia annuì. Poi, il fratello la fece sedere sulle sue gambe. "Stai bene?" sussurrò mentre gli altri riprendevano il discorso.

"Una meraviglia fratellone" rispose sarcastica e Harry rise di poco, poi iniziò a coccolarla mentre sentiva ciò che dicevano gli adulti, e Alicia piano piano si addormentò stretta al fratello. Fu Edward -spinto dalla famiglia- a portarla a letto e rimboccargli le coperte. Alicia una volta sotto le coperte, si mise comoda e si strinse tra esse. Edward la guardava e si chiedeva se lasciarla andare fosse la scelta giusta, ma il suo lato egoista gli diceva di restare. Sospirò e si stese accanto, vegliò su di lei tutta la notte, anche dopo che la famiglia andò via e tutti gli altri a dormire. Alicia quando si svegliò il giorno dopo, trovò il lato del letto vuoto e si convinse che si era immaginata la figura di Edward. Prese del tempo per svegliarsi del tutto e andò in cucina. "Giorno dormigliona" la salutò Sirius andando ad abbracciarla. "Oggi sarà una giornata piena, andremo con i Cullen nel bosco, vogliamo aiutarci a vicenda" disse il padre entrando in cucina.

"In che modo?" chiese curiosa "Noi scagliamo gli incantesimi su di loro, e vediamo quali possono essere utili contro quei tre. Non andiamo via, abbiamo deciso di restare." rispose la madre, e Alicia non se la sentì di dissentire, non sotto lo sguardo serio della madre. Annuì e dopo la colazione andò a vestirsi. Indossò un jeans e un maglione e raggiunse poi la famiglia in auto. Arrivati a casa Cullen, scesero dall'auto e la prima cosa che vide fu Edward che la guardava, ma aveva deciso che lo avrebbe ignorato, lui aveva messo la parola fine e lo stava accontentando. Salutò il resto e camminarono verso il centro della foresta, dove piano piano la luce leggera del sole veniva oscurata dai folti alberi. Camminando, camminando, si trovò affianco Edward. Chiuse la mente, così ché non potesse sentire il flusso dei suoi pensieri. "Parliamo" disse fermandola per un braccio mentre il resto del gruppo era ben lontano da loro. "Non mi va e poi sei stato abbastanza chiaro a casa tua." rispose guardandolo. 

"Per favore, voglio chiarire davvero tutta questa storia." rispose evitando di far uscire il leggero fastidio che provò a quella risposta così rude. "Edward é finita, basta. Ringrazio la tua famiglia che vuole aiutarci, ma più di questo non può starci nient'altro." disse cercando di liberare la presa, ma il ragazzo scosse il capo "Invece parliamo e finisci di fare la bambina" "Vedi per te sono solo una bambina, ma questa bambina ha vissuto una guerra, ha visto vedere cari morire, tu non hai nessun diritto di chiamarmi bambina, io non ho potuto vivere un'infanzia come le altre ragazze, idiota" quasi gli urlò in pieno viso e solo lì Edward fece un passo indietro. "Io non nego che hai vissuto tante esperienze che ti hanno reso forte, ma io mi riferisco a questo tuo modo di comportarti con me. Prima usi la magia alla luce del sole, poi diventi il bersaglio di tre vampiri, cerco di farti capire che hai sbagliato e mi dai addosso. In questi gesti io vedo una bambina, non una donna -che come dici tu- ha vissuto una guerra. E credimi su questa terra non sei la sola" spiegò restando calmo e Alicia dovette ammettere che non sapeva come controbattere, si rivedeva in quelle parole e semplicemente riprese a camminare.  

Venire a conoscenza dei propri difetti era quello che voleva evitare, ma inevitabilmente le sue imperfezioni venivano sempre a galla.

Total Eclipse Of Heart (Crossover Harry Potter×Twilight)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora