13. alla ricerca della verità

72 7 83
                                    

ERWIN POV

Sono lieto che T/n ci abbia consentito di leggere il suo diario; è un atto altrettanto coraggioso anche quello di aver condiviso con noi ciò che ha vissuto. Abbiamo lasciato che passasse del tempo con Levi: si vede chiaramente il fatto che loro due stanno assieme, anche se da poco. Inoltre, proprio per questo, la compagnia di Levi le farebbe più che piacere; attualmente ha bisogno di rimanere serena.

Apro quel libro ed inizio a leggere ad alta voce. Man mano che avanzo nella lettura, mi rendo conto di come T/n sia maturata in fretta; tutte le ingiustizie che ha subito, la cattiveria e la violenza da parte dei suoi "padroni", evolutesi poi anche a sfondo sessuale, l'hanno resa la persona dolce e premurosa con gli altri che è ora.

Hanji, dato che ha un legame più diretto con T/n, ha un'aria dispiaciuta e si sta impegnando al massimo per escogitare un piano. È sempre più riflessiva e allo stesso tempo giù di corda, come tutti i qui presenti d'altronde, nel sentire quello che T/n ha patito in questi anni.

Schiaffi, calci, urla, insulti e molestie, a quanto pare, erano l'ordine del giorno per T/n. Leggiamo di come sua sorella le sia stata di supporto, cosa che anche lei ha fatto con N/s, e della paura provata ogni giorno. Cantare la rendeva felice e rilassata, la aiutava a distendere i nervi, stessa cosa per la scrittura.

"L'ho sentita cantare una volta" interviene Hanji casualmente, forse per sdrammatizzare l'atmosfera seria e preoccupante formatasi nel corso della lettura. "Ha una voce divina e molto delicata. La rispecchia. Quella ragazza ha bisogno di qualcuno che l'incoraggi; non è semplice quello che sta vivendo, lo so bene. Ha bisogno di qualcosa o qualcuno che la supporti. Quando tutto questo sarà finito, forse sentiremo nuovamente la sua voce cristallina rieccheggiare nell'aria, al posto di quei singhiozzi soffocati" conclude.
È raro quando parla in questo modo.

Quella che lessi, prima del commento del caposquadra, era l'ultima pagina. Ci congedammo augurandoci la buona notte. Il diario l'ho lasciato in mano ad Hanji, che ha insistito per tenerlo.

HANJI POV

Mi reco in camera mia dopo la riunione. Sono esausta e domani ricomincia un'altra giornata. La mia stanza è nei paraggi di quella del nano e, momentaneamente, anche di T/n.

Cammino di soppiatto fino alla camera di Levi: silenzio di tomba. Sposto leggermente la porta; entrambi sono a letto, avvinghiati l'uno nelle braccia dell'altra. Non avevo mai visto quel nano versione tenerone e mi sento strana: sono lieta che T/n ritrovi in Levi la persona con cui condividere la propria vita, mentre lui abbia trovato qualcuno da proteggere. Allo stesso tempo però sento un qualcosa di strano, forse una specie di invidia. Per quale motivo? Non sono minimamente interessata al nano, per me è solo un amico e non ho attrazione nei suoi confronti, ma non capisco questo sentimento strano.

Dopo la breve occhiata che ho dato loro, ho richiuso lentamente la porta e mi sono fiondata in camera; signori, questa sarà una nottatina speciale!

~non per fare la guastafeste e rompi coglioni, ma non pensi che sarebbe moralmente scortese, da parte tua, leggere le pagine segnate dalla tua amica?
Naaah. E poi di sicuro saranno riguardanti Levi. La capisco in fondo, io e T/n dovremmo avere la stessa età!
~ed interessi diversi... lei innamorata di un caporale, tu di bestioni mangia-uomini dalle sembianze umane alti dai quattro ai quindici metri
Aaaw i miei tesorini... vuoi mettere quando corrono?
~drogati [participio passato 😅]
Ma no! Sono felici perché hanno visto zia Hanji!
~se... certo...
Dai, sai che sono ironica... però sono carini lo stesso
~ugh

Apro il diario e decido di sbirciare le pagine segnate. Comincio dalla prima, datata a quasi tre mesi fa, dato che maggio sta finendo:

Caro diario,
oggi volevo scriverti un qualcosa di diverso da solito. Dopo tanto, ho finalmente avuto di nuovo l'occasione di andare nelle vicinanze di Shiganshina, presso il Wall Maria, per comprare qualcosa al mercato. Ho regalato delle mele a tre bambini molto teneri e, successivamente, sono andata a vedere il corpo di ricerca di ritorno da una spedizione. Francamente devo ammettere che ci sono stati diversi feriti, la cosa non mi sorprende.
Ciò di cui tenevo a parlarti, é di un certo soldato; si chiama Levi, del cognome non si sa nulla. È un bell'uomo! Ha dei lisci capelli corvini a taglio militare, un fisico snello, sebbene la sua statura non sia fra le più alte diciamo, e due meravigliosi occhi tra l'azzurro e il grigio, da quel poco che ho potuto vedere. Credo che i nostri sguardi si siano incrociati per un attimo; avrei voluto che quell'istante durasse per sempre...
Però non devo farmi illusioni! Insomma, come può un soldato come lui, innamorarsi di una come me? Ha una miriade di ammiratrici molto più carine e "prosperose" di me.

il soldato solitario LevixreaderWhere stories live. Discover now