Capitolo 34 - finalmente casa

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Dopo la cena alla Tana con i racconti dei fatti accaduti ad Hogwarts, andai a casa con i miei genitori e rimasi a casa con loro per tutto Luglio nonostante passassi le mie giornate alla Tana.
L'appartamento non era ancora del tutto completo e i ragazzi volevano che io andassi a stare con loro solo quando era tutto pronto senza scatoloni o mobili da montare. Strano ma vero.

Il mattino del 1º Agosto, come concordato, stavo controllando di aver preso tutto quando un sonoro Crac si udì dietro di me.
"siete in ritardo, come sempre" dissi voltandomi e sorridendo al mio migliore amico e al mio splendido ragazzo.
"Buongiorno anche a te" disse George sorridendomi e pizzicandomi il fianco.
"ahia! andiamo? sono così esaltata all'idea di vedere finalmente questo appartamento! è dall'anno scorso che ne parlate!" dissi facendo ridere i due ragazzi
"mamma ci ha già dato tutti gli avvertimenti: non dobbiamo farti impazzire e dobbiamo trattarti bene. io ti tratto sempre bene!" disse Fred ghignando facendomi ridere.
dopo aver salutato i miei genitori e aver preso lo scatolone e il borsone che dovevo portarmi via, ci smaterializzammo.

ci ritrovammo a Diagon Alley e rimasi paralizzata quando mi voltai.
il Tiri Vispi Weasley emanava una luce unica, come milioni di fuochi d'artificio.
La vetrina di sinistra riluceva di un assortimento di oggetti che giravano su se stessi, esplodevano, lampeggiavano, rimbalzavano e strillavano.
La vetrina di destra era coperta da un poster gigante viola ma stampato a gialle lettere lampeggianti con una battuta su Tu-sai-chi.
rimasi per un'attimo a contemplare quella meraviglia di colori, emanava felicità, era proprio il negozio di Fred e George.

"sono così orgogliosa di voi! è...è stupendo!" dissi ai due ragazzi che sorrisero.
gli abbracciai e Fred mi tese la mano per entrare nel negozio. La afferrai senza esitazione ed entrammo mentre George poggiava la mia roba in un angolo del negozio.
C'erano un sacco di scaffali tutti stracolmi di oggetti. Mi guardai intorno, osservando gli scatoloni accatastati fino al soffitto: erano le Merendine Marinare che avevamo perfezionato durante il nostro ultimo anno.
C'erano bidoni pieni di bacchette trabocchetto, dalle più economiche, alle più costose e scatole di piume nelle varietà Autoinchiostrante, Autocorreggente e Rispostapronta.

"vieni a vedere il retro" disse Fred sorridendo
"lì si fanno soldi sul serio!" esclamò George, scostando una tenda accanto ai trucchi Babbani, dove c'era una stanza più buia.
Le confezioni dei prodotti che stipavano gli scaffali erano meno vistose.
"qua ci sono principalmente gli oggetti che fanno da scudo, molto utili sai!" disse George. Avevano entrambi una scintilla negli occhi, erano veramente felici.
"ragazzi... sono senza parole. complimenti, sono così contenta!" non riuscivo ad esprimere quanto mi rendesse felice quel posto, era impossibile.

George sparì e Fred mi prese per mano.
mi portò davanti ad una porta dietro all'enorme cassa. aperta, mostrava una scalinata con un tappeto viola e arancione sopra.
salimmo le scale mano per mano e ci ritrovammo davanti ad una porta.
"benvenuta a casa" disse mettendomi un mazzo di chiavi in mano. le presi e aprì.

davanti a me mi ritrovai una stanza enorme con verso sinistra due divani, un paio di poltrone e un tavolino basso, tutti appoggiati su un tappeto gigante.
al centro c'era un tavolo quadrato dove ci stavano 4 persone per lato e verso destra c'era una cucina bianca e nera lunga tutta la parete con un'isola al centro.
"non ci credo!" dissi ad occhi sbarrati!
"e non è ancora finita" disse Fred sorridendo al mio stupore.

più o meno al centro della stanza, sulla parete davanti, c'erano due porte bianche con il vetro che portavano ad un piccolo corridoio con una piccola libreria, un tavolino e una poltrona.

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