CHAPTER 5

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Dopo quelle parole, Trish aveva preferito uscire momentaneamente dalla spiaggia per parlare da sola con sua madre. Avevano parlato di cose che neanche Luna avrebbe dovuto sapere perché ci sono discorsi tra madre e figlia di cui nessuno deve venire a sapere. Ci sono parole che devono rimanere segrete ad ogni costo. Soprattutto, quella era una faccenda più seria del solito ed era meglio che neanche Luna sentisse. Per questo Trish si scusò per circa dieci minuti di fila e si sentì in colpa per aver lasciato sola la sua migliore amica, nonostante quest'ultima avesse perfettamente capito la situazione.
La castana era rimasta molto spiazzata dal discorso della madre della bionda. Ciò che aveva sempre saputo era che suo padre le aveva lasciate sole quando Trish aveva solo qualche mese, cosa che probabilmente era l'unica che anche la bionda sapeva. Nessuna delle due si sarebbe mai potuta immaginare qualcosa del genere.
La cosa che spiazzava ancora di più Luna era che, nonostante tutto, Trish e Liam fossero comunque riusciti a ritrovarsi. Senza quella vacanza, chi sa se si sarebbero incontrati in futuro? Era probabilmente una di quelle occasioni che poi la vita non ti presenta più. Inoltre, probabilmente, dopo quella vicenda, i genitori di Trish e Liam sarebbero stati in grado di riappacificarsi. Ormai che entrambi i loro figli sapevano la verità, che senso aveva rimanere lontani? In più, erano entrambi ancora cresciuti e cambiati, quindi potevano riprendere ciò che avevano avuto e trasformarlo in una relazione ancora più bella e stabile.
Dopo quella giornata così piena di emozioni, le due ragazze tornarono in hotel presto rispetto al giorno prima. Si sentivano stanche più per tutto quello che era successo che per il sole e l'acqua salata dell'oceano.
Non parlarono più molto quella sera, soprattutto perché Trish non ne era troppo in vena e Luna passò la maggior parte del tempo a messaggiare con Niall.
Il biondo aveva mantenuto la sua parola e, cosa più importante, aveva fatto ridere e sorridere la sua amica. Nonché lui non avesse riso e sorriso ad ogni messaggio, tutt'altro. Entrambi si chiedevano come potessero divertirsi per messaggio esattamente come si divertivano di persona. Entrambi si chiedevano come fosse possibile che avevano trovato una persona così speciale.
La castana, infatti, cominciava a considerare ciò che aveva detto Trish quello stesso pomeriggio. Insomma, con Zayn si trovava più che bene, si era rivelato un ragazzo estremamente dolce. Non era come con Niall, però, perché lui la capiva perfettamente e sapeva come comportarsi con lei. Non era come con Niall, perché non le dava le attenzioni di cui aveva veramente bisogno. Il fatto, molto più semplicemente, era che Zayn non era Niall.
La mattina dopo Luna e Trish decisero di rimanere in hotel e andare in spiaggia solo il pomeriggio. Avevano anche bisogno di riposarsi un po' di più per la giornata precedente intensa che avevano trascorso. Probabilmente, però, volevano solo entrambe rimanere un po' da sole.
Chiacchierarono, infatti, per buona parte della mattinata, senza, però, tirar fuori gli ultimi avvenimenti. Giocarono anche con le carte che avevano deciso di portarsi da casa nel caso si fossero annoiate. Si divertirono molto assieme, tanto da dimenticarsi di tutto ciò che le circondava. Tanto da dimenticarsi tutti i pensieri che avrebbero potuto altrimenti affliggerle. Tanto da dimenticarsi i conti in sospeso che avevano e ciò che avrebbero dovuto fare per risolverli. Non è, però, sbagliato distrarsi ogni tanto da ciò che ci potrebbe affogare come una marea.
Passarono, quindi, la mattinata in tranquillità. Erano due giorni che non passavano del tempo assieme in quel modo e sembrava passata un'eternità da che avevano conosciuto quei cinque ragazzi. Infatti quasi mancava loro passare del tempo solo loro due come avevano fatto quasi tutti i loro diciotto anni. E sapevano che di lì a poco questo sarebbe mancato loro sempre di più.
Pranzarono al ristorante dell'hotel molto velocemente, poiché si sentivano estremamente felici a poter rivedere i ragazzi quello stesso pomeriggio. Erano pronte ad affrontare qualsiasi altra cosa fosse successa e volevano solo che tutto andasse a buon fine.
Luna si era decisa a passare il più tempo possibile con Niall. Probabilmente, prima o poi, Zayn avrebbe agito e non poteva far altro che aspettare. Nel frattempo, cercava di divertirsi ugualmente con il biondo, che la faceva stare sempre così bene.
Trish, invece, voleva parlare al più presto con Liam e dargli la notizia. Le cose tra loro due, ne era sicura, non sarebbero cambiate. Probabilmente avrebbe successivamente mantenuto un rapporto più saldo con lui che con tutti gli altri. Sperava di poterlo vedere dopo la vacanza, sempre in base ai loro impegni per via del college. Non pensava si sarebbero persi, nonostante la separazione dei loro genitori.
Intorno alle due del pomeriggio, le due ragazze cominciarono a camminare in direzione della spiaggia. Anche quel pomeriggio sentivano il bisogno dell'oceano, della sabbia, del calore del sole. Avevano bisogno di tutte quelle cose strettamente collegate al relax di quella vacanza.
Quando arrivarono in spiaggia e si sistemarono al loro ombrellone, vennero subito accolte dai ragazzi. L'unico a rimanere in disparte fu Zayn, mentre gli altri quattro abbracciarono le due migliori amiche. Dovettero ammettere che era mancata loro la loro presenza in quel posto, non era stato bello e divertente come al solito.
Trish e Luna si tolsero i vestiti, rimanendo in costume il prima possibile, poiché quel giorno il caldo era ancora più insopportabile. Si spalmarono più crema solare del solito sul corpo perché sapevano quanto facilmente si sarebbero scottate a quell'ora e a quella temperatura.
Appena ebbero finito, Luna non ebbe neanche il tempo di sedersi sulla sdraio che si sentì abbracciare da dietro. Sorrise subito a quel contatto perché era sicura fosse Niall.
Lui appoggiò il mento sulla sua spalla, sussurrandole un: "Mi sei mancata", talmente piano che nessun altro avrebbe potuto sentirlo.
La castana sentì un brivido percorrerle tutta la schiena a quelle parole pronunciate nel suo orecchio, che la fece quasi sobbalzare. Si girò a guardare il biondo negli occhi, che le stava sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori nonostante l'apparecchio fisso ai denti.
Il biondo fu tentato di baciarla, ma non era ancora sicuro di quale sarebbe stata la sua reazione. Non voleva rovinare le cose tra di loro e non voleva neanche metterle fretta, se mai i sentimenti della castana fossero stati gli stessi suoi. Per questo decise di lasciarle un semplice bacio quasi all'angolo della bocca, e la vide arrossire prima di abbracciarla nuovamente.
Si strinsero forte l'uno all'altra, come se avessero aspettato quel momento per tutta la mattinata. Ed effettivamente, in fondo ai loro cuori, era così. Avevano entrambi ardentemente aspettato di ricongiungersi. Avevano entrambi ardentemente aspettato quel momento, nonostante nessuno dei due ancora sapesse in cosa si sarebbe mai potuto trasformare il rapporto che avevano.
Quando sciolsero il loro abbraccio, bastò loro uno sguardo per capire che dovevano fare ciò che ormai era una loro quotidianità. D'istinto Luna gli prese una mano, intrecciandoci le dita, e cominciarono a camminare insieme in direzione dell'oceano.
Entrambi pensarono la stessa identica cosa: probabilmente, visti dai loro amici, sembrava il classico lieto fine di un film romantico. Il loro film, però, non era neanche ancora iniziato e nessuno dei due pensava avrebbe avuto un lieto fine. Molto più probabilmente si sarebbe trattato di un finale strappalacrime, poiché avevano ancora solo due giorni e mezzo da trascorrere assieme.
Niall, infatti, dubitava che ci sarebbe stato anche un solo bacio tra di loro. Non le sembrava il tipo di ragazza da impegnarsi in così poco tempo e neanche il tipo di ragazza che amava le avventure di qualche giorno.
La castana, d'altro canto, nonostante la felicità che le faceva provare il biondo, non credeva ci sarebbe mai potuto essere qualcosa più di un'amicizia tra di loro. Aveva notato che Zayn non si era avvicinato per salutare lei e Trish e che non le aveva rivolto neanche uno sguardo. Ci era rimasta tanto male da non riuscire a reagire e voleva solo che tornassero a ciò che erano stati per un'intera giornata, che le era bastata per affezionarsi a lui in modo inimmaginabile. Questo era uno dei motivi per cui non pensava di volere una relazione con Niall, ma anche perché avevano un'amicizia che si stava rafforzando troppo per diventare qualcosa di più. Nonostante Zayn non la capisse e non avesse i suoi stessi interessi come il biondo, non significava che non avrebbero potuto stare insieme. Anzi, avere interessi diversi era un vantaggio e il moro la incuriosiva come non l'aveva mai incuriosita nessuno. La intrigava il pensiero di non conoscere mai a pieno una persona e di dovere scoprire una parte nuova ogni giorno.
I due ragazzi si immersero nell'oceano, cominciando a nuotare insieme nonostante i loro pensieri fossero in due posti completamente diversi. Questa volta non risero com'era successo i giorni precedenti, poiché non riuscirono a pensare completamente a divertirsi. La loro vacanza stava prendendo una piega strana che non faceva piacere a nessuno dei due.
Zayn non aveva osato andare a salutare le due ragazze poiché non sapeva con che faccia tosta avrebbe potuto abbracciare la castana dopo il suo comportamento del giorno precedente. La osservò, però, rifugiarsi tra le braccia di Niall. La osservò dimostrare a lui l'affetto che lui, Zayn, avrebbe dovuto ricevere. Invece se n'era rimasto nuovamente con le mani in mano, convinto che sarebbe tornata lei da lui e che non avrebbe dovuto muovere un dito, poiché tutto sarebbe tornato al suo posto senza che lui facesse nulla per rimediare. Non funzionava così, però, e lui lo sapeva meglio di chiunque altro. Le occasioni che aveva sprecato per colpa del suo carattere non si potevano contare sulle dita di entrambe le mani.
Mentre faceva queste riflessioni, il moro si sentì lo sguardo di Liam bruciare sulla pelle. Con la coda dell'occhio vide che lo osservava con gli occhi più tristi che gli avesse mai visto. Neanche quando si erano lasciati aveva lo sguardo così dispiaciuto e spento. Non riusciva, però, a spiegarselo. Non poteva essere ancora innamorato di lui. Erano passati ormai tre mesi e mezzo e, soprattutto, era stato il castano a lasciarlo. E questa era un'altra dimostrazione di come il suo carattere rovinasse tutto ciò che Zayn avesse di bello. Avrebbe rimpianto all'infinito la sua relazione con Liam, poiché nessuno sarebbe mai stato in grado di accettarlo e amarlo come faceva lui. Nessun altro gli avrebbe mai dato ciò che lui gli aveva dato, ma doveva accettare che ormai la loro relazione era solo un ricordo che sarebbe per sempre rimasto nei loro cuori. Per questo stava cercando in Luna ciò che aveva trovato in Liam: sperava che lei sarebbe stata in grado di seppellire il dolore che il moro provava, sperava che lei sarebbe stata in grado di coprire il ruolo che aveva avuto il castano nella sua vita.
Liam, invece, era sempre più convinto che era ormai andato tutto perduto. Sperava di avere ancora qualche possibilità, ma vedeva come Zayn osservava intensamente Luna, come a volerla trasportare accanto a sé e allontanarla definitivamente da Niall. Conosceva alla perfezione ogni suo sguardo, ogni suo comportamento, e avrebbe voluto poter dimenticare tutto per evitarsi tutta quella sofferenza. Ma ciò non era possibile e sapeva che avrebbe continuato a navigare nel suo malessere per un tempo indeterminato.
Ad un certo punto, anche il moro si girò a guardarlo e i loro sguardi si incontrarono. Si guardarono con grande intensità. Si guardarono e nei loro sguardi c'erano ancora tutti i sentimenti che provavano l'uno nei confronti dell'altro. Non era cambiato assolutamente nulla, solo il fatto che non potevano più amarsi come avevano fatto durante quei mesi. Non potevano più amarsi finché non avessero capito che non avevano bisogno di nient'altro che di quello che avevano avuto. E, se era destino, l'avrebbero presto capito.
Il castano non resse per molto quello sguardo. Sapeva che Zayn avrebbe fatto presto a decifrarlo e non voleva crollare proprio in quel momento. Sapeva che avrebbe ceduto al peso che si portava sul cuore se avesse cercato di resistere un secondo di più agli occhi marroni cioccolato del moro.
Per questo si alzò di scatto dalla sdraio in cui era seduto, senza sapere esattamente dove voleva andare. L'importante era allontanarsi da quel momento carico di tensione in cui si era trovato.
Trish, come al solito, aveva passato tutto il tempo con Harry dal momento in cui era arrivata in spiaggia con Luna. Non avevano, però, ancora spiccicato parola. O, almeno, non avevano continuato a conversare come avevano fatto il giorno prima. La bionda era completamente immersa nei suoi pensieri su come dire a Liam ciò che aveva scoperto su loro due, ma, ogni volta che trovava le parole giuste per il suo discorso, ricominciava da capo per trovarne di nuove. Probabilmente, pensava lei, non dovrei essere io a dargli questa notizia.
Il riccio aveva notato quanto era assorta la ragazza sin da quando le aveva chiesto, all'inizio, come stava. Aveva risposto affermativamente alla sua domanda quasi in automatico, come se non avesse avuto bisogno di pensarci. Avrebbe voluto sapere cosa la rendesse così pensierosa nuovamente, poiché non poteva immaginare si trattasse di Liam. Soprattutto, pensava che, se fosse stato quello, gliel'avrebbe immediatamente detto. Per questo era preoccupato e si stava scervellando intensamente su quale potesse essere il suo nuovo problema.
Trish in quel momento si decise ad andare a parlare a suo fratello per raccontargli tutto quello che aveva il diritto di sapere. Non aveva bisogno di prepararsi un discorso, soprattutto perché sapeva che l'avrebbe completamente cambiato una volta si fosse trovata davanti a Liam. Era meglio dire ciò che pensava di dire sul momento.
Quando fece per alzarsi dalla sdraio su cui era seduta, vide il castano alzarsi dopo aver lanciato una veloce occhiata a Zayn. Cominciò, poi, a camminare in direzione della bionda e a lei si accelerò il battito, poiché non vedeva l'ora di dargli la notizia, ma allo stesso tempo temeva ciò che sarebbe potuto succedere dopo.
Il castano raggiunse presto la ragazza, sperando di aver nascosto bene la sua immensa sofferenza. Anche lei, che lo conosceva da solo due giorni, avrebbe notato qualcosa che non andava. "Trish, posso parlarti?", le chiese, infatti, volendo confessare a qualcuno ciò che si era tenuto nel cuore per fin troppo tempo.
Lei lo guardò sbigottito, domandandosi se fosse la stessa cosa che voleva dirgli lei. Quasi sperava fosse così, poiché non sentiva quasi più il coraggio di parlargli del loro legame di sangue.
Dopodiché, la bionda annuì a Liam e si alzò dal lettino, facendo un cenno di saluto a Harry. Le parole faticavano ad uscire dalla sua bocca e le gambe le tremavano come mai prima d'ora.
I due ragazzi cominciarono a camminare in direzione del bagnasciuga e, quando furono abbastanza lontani dal loro gruppo, Liam attaccò: "Devo parlarti di una cosa successa qualche mese fa, perché non riesco più a sopportare questo peso sul cuore. Non ho nessuno con cui parlarne, poiché gli altri ragazzi non devono saperlo".
La ragazza, allora, capì che non si trattava affatto di ciò che le aveva detto sua madre. "Prima che tu possa continuare", lo interruppe allora, "volevo dirti che anche io devo raccontarti una cosa".
Il castano le annuì, poi prese un gran respiro per raccontarle tutto ciò che gli era successo con il moro. Man mano che raccontava si chiedeva se gli facesse più male ricordarsi i bei momenti che aveva passato con lui o il momento in cui aveva deciso di lasciarlo. Fu il racconto più difficoltoso di sempre, perché più avanti andava e più gli tremavano le labbra. Più avanti andava e più sentiva il groppo in gola che ancora non era riuscito a sfogare. Più avanti andava e più si rendeva conto di sentirsi persino peggio di prima.
Trish lo ascoltò attentamente, senza batter ciglio, nonostante dentro di lei si chiedesse come non fosse riuscita a notare una cosa così grande negli occhi di suo fratello. Generalmente imparava molto presto a leggere le emozioni nello sguardo delle persone, mentre con lui no. Probabilmente, pensava lei, era passato talmente tanto tempo da che si sentiva in quel modo che non conosceva più altre emozioni che il dolore. Doveva ammettere, infatti, che il racconto, insieme all'amore e all'infelicità che celava, l'avevano commossa a tal punto che aveva gli occhi lucidi. Non ci poteva credere che quei due ragazzi avessero nascosto una storia d'amore così intensa ai loro migliori amici.
Quando Liam finì di raccontare, si girò a guardare la bionda, cosa che non aveva fatto durante quel fiume di parole. Si accorse che lei lo stava osservando e non riuscì a sostenere il suo sguardo. Si sentì gli occhi riempirsi di lacrime e dovette coprirseli con una mano per scacciarle, nonostante sapesse quanto gli avrebbe fatto bene piangere. Infatti non ebbe il tempo che le lacrime cominciarono a rigargli prepotentemente le guance, una dopo l'altra, e dovette soffocare un gemito per non attirare l'attenzione di tutti. "Scusami", disse con voce flebile a Trish, cercando di asciugarsi le lacrime dal volto il più in fretta possibile.
La ragazza, allora, si avvicinò a lui e gli passò un braccio attorno alla vita per cercare di confortarlo come poteva. Pensò di rimandare ciò che doveva dirgli ad un altro giorno, perché non sapeva come avrebbe reagito e non voleva, nel caso, causargli altro dolore. Si limitò, infatti, a stargli vicino e attendere che si calmasse per dirgli ciò che aveva pensato.
Dopo non pochi minuti, il castano riprese a respirare regolarmente, nonostante avesse il viso e gli occhi abbastanza rossi. "Scusami", ripeté, sospirando profondamente.
"Non preoccuparti", rispose Trish. "Anzi, secondo me non devi preoccuparti neanche per Zayn".
Liam si girò a guardare l'amica sbigottito. "Hai visto anche tu come si guardano lui e Luna", protestò.
"A Luna non piace Zayn e mai le piacerà", ribatté ancora la bionda. "Non è il tipo di ragazzo che sceglierebbe e, soprattutto, l'ho già vista innamorata. Ha già qualcun altro da guardare con sguardo perso".
"Ma se invece lui si innamorasse di lei?", domandò ancora il ragazzo, terrorizzato dall'idea di non poter più riavere il moro per sé.
"Non basterà una ragazza che non ricambia ciò che lui prova per fargli dimenticare di te", continuò lei, convinta che ci sarebbe stato un lieto fine per tutti loro nonostante non si trovassero in una fiaba. "La vostra storia non è finita, l'avete semplicemente lasciata a metà per il momento".
Liam le sorrise, come se avesse appena risvegliato in lui la speranza che si era spenta momentaneamente. Probabilmente non bastava più attendere e sapeva che Zayn non avrebbe mai fatto il primo passo. Soprattutto, era stato lui a chiudere ciò che avevano e adesso voleva riprenderselo.
Dopodiché, chiese a Trish: "Che cosa volevi dirmi tu?"
La ragazza, nel frattempo, si era completamente dimenticata che doveva raccontargli della storia tra i loro genitori. Non voleva procurargli qualcos'altro per cui scervellarsi e non sapeva nemmeno se fosse giusto che glielo dicesse lei stessa. Probabilmente sarebbe stato meglio se fosse stato loro padre a raccontargli tutta la verità, esattamente come aveva fatto la loro madre con la bionda.
"Non era importante, me lo sono già dimenticata", mentì, allora, e il castano la guardò di sottecchi con gli occhi di chi sembra capire precisamente i tuoi pensieri. In realtà, si leggeva chiaramente sul volto della ragazza che stava dicendo una bugia.
Nonostante tutto quello che si erano detti Liam e Trish riguardante Zayn, quest'ultimo, quella stessa sera dopo aver cenato, decise di scrivere a Luna. La verità, però, era che lo sguardo del castano gli aveva quasi fatto cambiare idea, ma a lui Luna interessava veramente. Sapeva, inoltre, che l'avrebbe fatto sentire meno solo e sofferente. Sapeva che era quella giusta in grado di curare le ferite che Liam gli aveva procurato. Si sarebbe dimenticato di lui finalmente e avrebbe costruito una relazione ancora più bella e stabile della precedente.
Per questo le mandò un messaggio dopo un giorno e mezzo che neanche la guardava in volto, dicendole che aveva bisogno di parlarle il mattino dopo appena si fossero visti.
La sua risposta arrivò prima di quello che il moro si aspettasse e diceva che avrebbero sicuramente parlato di tutto quello che lui voleva. Ciò, però, celava la contentezza che provava la castana nell'aver visto un messaggio da parte del ragazzo. Celava anche un'estrema curiosità di quello che avrebbe potuto dirle, nonostante fosse facilmente intuibile.

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