capitolo 10

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hinata

sento il rumore metallico della sveglia strapparmi via dal mondo dei sogni.

allungo il braccio per chiuderla colpendo accidentalmente un corpo estraneo.

ritraggo il braccio maledicendomi pensado di averlo svegliato ma fortunatamente non fu così.

fermai quel suono fastidioso e mi accoccolai vicino a tobio.

con il palmo della mano gli tastai la fronte... scottava.

mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia.

e poi appoggiai la testa sul suo petto.

"buongiorno mio principe"

disse con fatica una voce roca.

"eii,scusa ti ho svegliato?"

tobio mi rispose scuotendo lievemente la testa in segno di negazione.

"come stai?"
gli chiesi, domanda traviale pensai.

"uno straccio"
rispose.

lo guardai con compassione passandoli la mano cautamente sul volto.

"ma ci sei tu,quindi meglio."
continuò notando la mia espressione.

"oggi non vado agli allenamenti resto con te"
dissi.

come immaginavo la sua reazione non fu positiva.

"cosa stai dicendo? ovvio che vai! posso cavarmel- coff coff- fa solo coff coff"
disse faticosamente a causa della tosse.

"ma ti vedi come sei preso? secondo te ti lascio da solo?non fare storie, anche perché non me ne vado"
imposi.

***

kageyama

è la seconda volta oggi che vomito.

non capisco cosa mi prende.

mi sembra più forte di una semplice influenza.

mi faccio troppe paranoie, devo smetterla.

***

ormai è passata una settimana e i sintomi non fanno che peggiorare.

a volte mi manca il respiro, mi stanco a fare tutto, mi sento debole.

sotto grande pressione di shoyo finalmente mi sono deciso di andare dal dottore, tra circa 1h ho la visita.

hinata purtroppo non poteva venire a causa degli allenamenti che sotto mio obbligo ha ricominciato.

***

sono in sala da attesa all'ospedale,dovrebbe essere il mio turno.

"kageyama tobio!"
urla una signira con un camice bianco.

io mi alzo in piedi e mi avvicino.

"mi segua prego."
eseguo in silenzio gli ordini.

la signora mi fa accomodare su un lettino e va a chiamare quello che presumo sia il dottore.

un uomo poco più anziano di lei, con occhi e capelli castani.

"allora... tu sei kageyama tobio, 17 anni giusto?"
chiesi l'uomo con una voce possente.

"si sono io"
risposi.

"allora perché sei qui oggi?"
domanda più che lecita pensai poco prima di rispondere.

gli spiegai tutti i sintomi e lui cominciò a scrivere qualcosa sul computer.

"mhh bene tobio, da quando sono inziati questi sintomi?"

"circa una settimana fa signore"

"capisco."
disse riassuntivo.

"allora giovanotto, potrebbe trattarsi di una semplice influenza ma non voglio sottovalutare la cosa quindi ti do appuntamento per una tac tra due settimane."

"d'accordo la ringrazio signore arrivederci"
dissi alzandomi dallo scomodo lettino e dirigendomi verso l'uscita.

non dirò a shoyo della tac, si farebbe troppe paranoie.

***
"amore? come è andata dal dottore?"

mi chiese diretto shoyo appena entrò a casa mia.

gli avevo dato le chiavi di modo che entrasse qualora ne avesse voglia o necessita.

" tutto bene, solo un'influenza"
dissi sicuro.

" oh menomale, speriamo passi presto"
si lanciò su di me abbracciandomi.

passammo tutto il pomeriggio assieme.

***

oggi devo fare la tac, i sintomi non  facevamo che peggiorare, avevo dolori ovunque,forti mal di testa, constante nausea e stavo iniziando ad avere delle alluncinazioni.

ovviamente shoyo non sapeva nulla di tutto questo.

gli ho detto che avevo un impegno e non ha fatto storie.

"kageyama tobio"

fu l'infermiera a riportarmi alla realtà.

" è il suo turno"

"..."

egoista ⚠️ -kagehinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora