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SANTA MONICA

-"Ecco, siete perfetti. Fermi così" dico alla coppia in posa sul piccolo palchetto adibito alle fotografie della serata.
Ryan nel suo smoking nero di alta sartoria perfetto, ha tagliato da poco il nastro di un vecchio hotel ristrutturato, proprio al centro della città.
Appena ci siamo visti ci siamo salutati con una stretta di mano, mentre accanto a lui c'era avvinghiata una donna dai capelli rossi che non ha fatto altro che squadrarmi dalla testa ai piedi mentre Ryan mi spiegava cosa dovevo fare.
-"Grazie" ringrazia un imprenditore.
-"Grazie a voi signori" li ringrazio.
-"Tess, credi sia sbagliato mettersi delle scarpe da tennis? Ho già i piedi distrutti" borbotto alla mia assistente, quasi amica.
-"Direi di si Faith. Hai un completo rosso da paura e stai benissimo così. Sopporta per questa sera" dice seria. Sbuffo e mi preparo a fotografare un'altra coppia.
Tess l'ho assunta quattro anni fa, appena aperta la mia agenzia pubblicitaria, prima a casa e poi in un palazzo al centro di Santa Monica. Da allora lavora con me e mi segue in tutte le mie avventure, spesso usciamo anche a cena insieme.
-"Che ne dici se vieni a mangiare qualcosa e a bere?" dice una voce profonda accanto a me mentre poggia una mano alla base della mia schiena, trapassandomi con il calore.
-"Non avevi detto che dovevo fotografare in giro e le persone che volevano un ricordo?" chiedo mentre scatto.
-"Certo, ma dovrai pur bere e nutrirti" risponde Ryan.
-"Vado io" dice Tess sbrigativa allontanandosi subito da noi.
-"Hai un'assistente molto efficiente. La trovassi io una così" dice ridacchiando.
-"Si, devo ammetterlo. Ho trovato una ragazza davvero in gamba" dico fiera di Tess.
-"Sei riuscita a parlare con tuo padre?" chiede poi curioso. Mi giro a guardarlo e commetto il grave errore di fissare quei suoi occhi grigio verdi intensi ad un passo da me.
La sera prima siamo tornati a casa e appena arrivati in aeroporto ci siamo divisi per tornare ognuno alla proprie abitazioni.
-"No. Credo che parleremo alla prossima cena, quando la cosa sarà un pò passata" dico fissando un'altra coppia in posa.
-"Più vicini" dico ai signori e poi scatto.
-"Mi dispiace Faith. Non volevo crearti dei casini con la tua famiglia" dice sinceramente dispiaciuto. Lo guardo e sorrido comprensiva.
-"Abbiamo fatto una pazzia in due e forse questa cosa mi ha anche salvato da un matrimonio imposto e sicuramente infelice" dico alzando le spalle. Ryan sorride e strizza l'occhio alzando poi il calice.
-"Beh, allora alla tua libertà. In un certo senso.." dice ridacchiando e facendomi ridere.
-"Grazie" dico sorridendo.
-"Divertiti in giro" dice alzando di nuovo il calice e poi si allontana.
-"Anche tu, ma cosa te lo dico a fare?" dico a bassa voce continuando a fissare la sua camminata lenta e sicura in mezzo alla gente importante e famosa che conta.

******

-"Cazzo, la fotografa è proprio una bellezza straordinaria" commenta il mio amico Colin. Lo guardo con le mani infilate nelle tasche dello smoking mentre siamo sul terrazzo dell'hotel, dove si sono spostati i festeggiamenti, e siamo in un angolo tranquillo.
Entrambi il nostro sguardo è rivolto verso la promotrice della mia azienda e dei miei affari.
Faith Hillary Hill Greco.
Colei che ho sposato tre anni fa, facendo una pazzia e concludendo uno dei miei tosti ed ingarbugliati contratti della mia vita.
Lei è solo una ragazza che promuove tutto ciò che faccio facendo pubblicità attraverso il suo sito.
In realtà noi non ci conosciamo, ci incontriamo solo in ambito lavorativo ed abitiamo in due case diverse.
Non è mai stato un vero matrimonio. La nostra è stata solo una pazzia fatta in una tarda mattinata d'inverno a Perth.
È una bellissima ragazza molto più piccola di me ed è davvero in gamba.
Solo ieri sono venuto a conoscenza che è figlia unica di una coppia di medici, che l'hanno avuta in tarda età e che si doveva sposare qualche settimana fa con un ragazzo che gli avevano presentato loro e lei ha annullato le nozze per colpa della nostra follia fatta tre anni prima.
Il padre ovviamente mi ha telefonato sorprendendomi e raccontandomi tutto, per poi minacciarmi alla fine.
-"Si..." rispondo vagamente guardandomi intorno alla ricerca di Natalie, la bellezza rossa con cui sono venuto all'inaugurazione. Una bellezza prorompente con una quinta di reggiseno ed un corpo spettacolare con le sue curve al punto giusto.
-"Vado dalla rossa" gli dico sorridendo.
-"Natalie sarà bella soddisfatta dopo questa notte, finalmente" dice ridacchiando Colin.
Natalie mi viene dietro da qualche anno e solo questa sera le ho concesso di venire insieme a me alla serata per poi finire in bellezza sotto le lenzuola.
-"Spero passerai anche tu una bella serata" gli auguro.
-"Mmm...spero proprio di sì amico" dice sornione fissando ancora Faith. Gli batto una pacca sulla spalla e mi allontano raggiungendo Natalie, che in questo momento si sta facendo fare mille fotografie da Faith.
-"Vieni qui Ryan, facciamoci una foto insieme" squittisce la rossa. Faith mi guarda per un attimo mentre io rimango immobile con le mani in tasca.
-"Forza, dai" mi sprona la ragazza a raggiungere la mia accompagnatrice. Mi affianco a lei e avvolgo un braccio intorno al suo corpo sinuoso mentre l'occhio mi cade nella scollatura della giacca di Faith, che è leggermente abbassata in avanti e sotto la giacca....cavolo! Non porta nulla.
Faccio un respiro profondo e mi concentro nel farmi fotografare insieme alla rossa. Mi stacco da quel corpo per raggiungere Faith.
-"Domani me le mandi, vero?" chiedo indicando con il mento la macchina fotografica.
-"Certo. Appena le scarico. Tutte? Le scegli tu come al solito?" chiede in modo professionale.
-"Anzi, passa da me in azienda e le scegliamo insieme" le propongo.
-"Tarda mattinata o primo pomeriggio. Devo sistemare delle cose prima della partenza" dice passando la macchina fotografica alla sua assistente.
-"Va bene. Ti aspetto allora" le dico sorridendo e allungando la mano verso di lei.
-"Perfetto. Il mio lavoro è terminato. A domani" saluta stringendomi la mano con sicurezza con la sua mano piccola e morbida.
-"Grazie mille Faith. Buonanotte" la saluto.
-"Buonanotte signori" ci saluta prima di lasciare la presa ed allontanarsi insieme alla sua assistente. Faccio un altro bel respiro mentre guardo la ragazza in rosso allontanarsi e poi scomparire.
-"Andiamo a divertirci tesoro?" dico a Natalie accanto a me, avvolgendole il braccio intorno al corpo con una strana eccitazione addosso.
-"Certo tesoro, non vedo l'ora" sussurra vicino la mia bocca. Sorrido e le succhio il labbro inferiore.
-"Stai pur certa che non ti annoierai per niente" le sussurro malizioso prima di incamminarci.
Raggiungiamo la suite reale che ho fatto preparare per me e chiudo la porta dietro di noi, per poi prendere Natalie tra le braccia e baciarla con foga spingendola verso lo schienale del divano. La faccio accomodare allargandole le gambe e alzandole il vestito e le sfilo velocemente il perizoma quasi inesistente dello stesso colore del vestito. Mi abbasso tra le sue gambe affondando il viso sulla sua intimità depilata e bagnata e bella gonfia, con il clitoride che svetta eretto. Annuso il profumo chiudendo gli occhi e li riapro mentre la lecco dal basso verso l'alto molto lentamente. Natalie sussulta e mi tira i capelli spingendomi contro la sua carne bagnata e bollente.
-"Leccami come un porco" dice eccitata. Sorrido e inizio a leccarla come un affamato, succhiandole il clitoride e scopandola con tre dita, facendola contorcere ed urlare fino a farla esplodere di piacere. Continuo a leccarla, raccogliendo tutto il suo sapore e poi mi alzo eccitato, con il membro duro e pronto a scoppiare.
-"Spogliati" le dico mentre inizio a spogliarmi in modo frenetico fino a rimanere tutto nudo. Mi infilo il preservativo in fretta e quando è tutta nuda, le afferro i seni grossi per massaggiarli con vigore e succhiare i suoi capezzoli dritti.
-"Mettiti qua. Piegati" le dico facendole appoggiare le mani sullo schienale del divano e mi metto dietro di lei, piegata a novanta ed inarcata perfettamente, pronta a ricevermi.
Entro lentamente dentro la sua vagina ben lubrificata e mi fermo quando sono tutto dentro. Trattengo il respiro e stringo forte gli occhi. Stringo forte la carne dei suoi fianchi e poi mi tiro indietro per poi riaffondare con un colpo secco e profondo facendola gridare.
-"Ancora" ansima eccitata. Sorrido mollandole due sberle sulle chiappe grosse e sode e riaffondo di nuovo con un colpo secco e profondo. È larga e scivolosa da fare rumore ad ogni affondo lento che faccio.
Le mie palle sono piene e tese.
Cambio ritmo iniziandola a scopare in modo selvaggio, quasi a perdere entrambi l'equilibrio, troppo presi nel sbattere e nel ricevere, nel sudare e diventare sempre più scivolosi.
-"Si....così" grida Natalie.
-"Si!" dico ad alta voce schiaffeggiandole il culo.
-"Eccomi Ryan!" grida affannata. Spingo sempre più forte fino ad esplodere tutto dentro la guaina di protezione mentre i suoi muscoli si contraggono e rimango premuto contro di lei mentre mi svuoto.
Esco dal suo corpo, con l'affanno e mi tolgo il preservativo mentre il membro si rilassa piano piano. Natalie sorride e si passa le dita sulla sua intimità fradicia, raccogliendo i suoi umori e si porta le dita alla bocca, leccandole mentre mi fissa. La tiro a me e la bacio con fervore buttando a terra il preservativo pieno e caricandola in braccio per andare verso la camera da letto.

COLPA DI TUTTI E DUE!Where stories live. Discover now