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MESSICO - TULUM

Inaugurazione Centro assistenza alle persone povere.

-"Qui ci sono almeno cinquanta gradi mamma e ho bisogno di fare subito una doccia o il bagno in mare" brontolo una risposta a mia madre.
Io e Tess siamo da poco arrivate a Tulum dopo un viaggio infinito da Rio de Janeiro e da giorni frenetici di lavoro.
-"Scusa, non eri a Rio? Cosa ci fai in Messico ora?" chiede acida. Alzo gli occhi al cielo e poi davanti a me compare Ryan in costume e a petto nudo ed infradito. Gli faccio il gesto di rimanere in silenzio e mi saluta con un bacio sulla guancia. La mia pelle formicola ancora dopo il tocco delle sue morbide labbra e della sua barba.
-"Per lavoro? Non sono in vacanza" dico acida.
-"Quando torni a casa?" chiede seria.
-"Sai, a pensarci bene quasi quasi mi trasferisco qui" dico spiritosa facendola alterare ancora di più.
-"Io e te cara signorina non abbiamo finito di parlare. Ti aspetto al tuo ritorno" brontola prima di riagganciare. Sbuffo frustrata e guardo Ryan e il suo fisico scolpito, perfetto.
-"Ciao" lo saluto con tono sconsolato. Lui sorride comprensivo.
-"Ciao. Ben arrivata" dice sorridendo.
-"Scusami. Ero al telefono con mia madre. È ancora nera" dico scocciata.
-"Tranquilla. Beh, penso sia più che comprensibile. Non ci siamo comportati correttamente nei loro confronti" dice serio. Acconsento con un cenno a quello che ha appena detto.
-"Io sto per scendere in spiaggia. Mi raggiungi?" chiede allegro.
-"Certo. Il tempo di cambiarmi e vengo a tuffarmi" dico allegra.
-"Bene. E niente lavoro. Solo relax. Al lavoro penseremo più tardi" dice facendomi l'occhiolino prima di allontanarsi verso la spiaggia.

******

Arrivo finalmente sulla spiaggia e poggio le mie cose sul piccolo tavolino dell'ombrellone in paglia e sistemo l'asciugamano sul lettino. Guardo verso il mare e respiro a pieni polmoni, beandomi del profumo del mare.
Mi avvio verso l'acqua limpida e pochi metri dopo mi tuffo nell'acqua fresca. Riemergo sorridendo e pulendomi gli occhi dall'acqua.
Che pace.
Il paradiso.
Inizio a nuotare mettendo in moto tutti i miei muscoli e poi mi fermo rimanendo a galla in totale relax.
Forse dovrei fare davvero qualche giorno di riposo.
Dopo un pò riprendo a nuotare verso la spiaggia ed esco dall'acqua sotto gli occhi di un gruppo di uomini del posto, dei ragazzi ben fisicati e bellissimi, che mi squadrano dalla testa ai piedi.
Ryan compare davanti a me con un asciugamano e mi avvolge il corpo fissando il gruppetto di uomini.
-"Uh, grazie" dico sorpresa da lui e dal gesto che ha fatto. Non abbiamo mai avuto tutta questa confidenza in tre anni che ci conosciamo.
-"Ti sei rilassata un pò?" chiede con il braccio avvolto ancora intorno al mio corpo. Sono infastidita dal suo comportamento ma allo stesso tempo sono anche piacevolmente sorpresa e non so se ridere o picchiarlo. Mi lascia andare quando arriviamo al mio ombrellone.
-"Si, mi sono rilassata. Mi sa che qualcun altro ha bisogno di rilassarsi in questo momento" lo punzecchio sorridendo.
-"Forse" risponde prima di allontanarsi ed entrare poco dopo in acqua e iniziare a nuotare con grandi bracciate.
Chiudo gli occhi dopo essermi sdraiata e sospiro felice.
Mi assopisco per un pò di tempo fino a quando ricompare Ryan tutto bagnato, con la pelle abbronzata imperlata di goccioline che scorrono su quel corpo scolpito e il costume attaccato addosso come una seconda pelle.
-"Ciao. Scusami per prima se mi sono permesso di allungare le mani" dice serio.
-"Ecco, sono rimasta molto sorpresa" dico mettendomi su un fianco.
-"Diciamo che non amo un gruppo di uomini che fissano in modo spudorato una ragazza sola in un posto sconosciuto" dice serio fissandomi.
-"Ho capito. Passerai il tempo a salvarmi dai cattivi?" lo prendo in giro ridacchiando e facendolo sorridere.
-"Se per te non è un problema" risponde con il sorriso e sedendosi ai miei piedi.
-"Ryan, so difendermi anche da sola" rispondo sorridendo mentre fisso i suoi occhi e poi lo sguardo mi va sulla sua pelle illuminata dal sole e i pettorali scolpiti.
-"Ah, ma non ho dubbi a riguardo" sussurra in maniera sexy facendomi percorrere un brivido lungo la colonna vertebrale.
-"Quando partite per Namibia?" chiede poi serio. Mi siedo sul lettino portandomi le ginocchia al petto e circondando le gambe con le braccia.
-"Tra due settimane. Stiamo aspettando il visto, sennò saremmo partite già domenica" spiego pensierosa.
-"Tu, progetti?" chiedo poi curiosa.
-"Non so, credo i soliti. Mi aspetta un periodo a New York dove mi fermerò circa due mesi, poi forse mi farò una piccola vacanza- lavoro alle Maldive" spiega sorridente.
-"Non male come itinerario. La Grande Mela e le Maldive" dico ridacchiando e forse anche un pò invidiosa.
-"Perché non mi raggiungi alle Maldive?" propone di getto. Lo guardo sorpresa.
-"Anzi, quando tu tornerai io sarò ancora a New York e comunque mi dovrai raggiungere. Possiamo sempre partire insieme per le Maldive e fare la piccola vacanza insieme" mi propone guardandomi con occhi accesi.
-"Mmmm....non male come piano, anche se farsi vedere in vacanza con te equivarrebbe al gossip" dico scettica. Ryan ridacchia divertito.
-"Hai ragione, ma credimi, non ho nessuna intenzione losca con te. Lavoriamo insieme e se nasce una bella amicizia non vedo il motivo di farsi dei problemi" risponde tranquillo poggiando la mano sul mio piede.
-"I miei sono il problema, Ryan. Finché non vedranno la fine del nostro matrimonio, non mi lasceranno in pace" dico sospirando.
-"Lo so. Parlerò con il mio avvocato e metteremo fine a tutto" dice serio fissandomi intensamente.
-"Lo vuoi anche tu, vero?" chiede subito dopo.
-"Certo. Anche se per dispetto rimarrei sposata con te" dico ridendo. Ryan ride divertito.
-"Beh, se vuoi rimanere legata a me per sempre non faremo nulla allora. Continueremo a vivere come abbiamo vissuto finora, ma non ti farei il torto di nuovo di non farti sposare con un altro uomo, magari l'uomo della tua vita" dice divertito.
-"No, a questo giro mi hai salvata. Forse più per te, semmai un giorno deciderai di sistemarti" lo prendo in giro, conoscendo il soggetto.
-"Io, sistemarmi? Forse è un bene da un lato essere sposato e comunque sono un'anima libera e un playboy incallito. Non potrei mai legarmi per sempre ad una sola donna" dice sorridendo e facendomi l'occhiolino, che mi manda gli ormoni completamente in tilt. Mi schiarisco la gola e mi giro per prendere il cocktail di benvenuto che mi avevano portato, per bere una generosa sorsata attraverso la cannuccia. Ryan mi fissa le labbra e poi gli occhi mentre con il pollice massaggia delicatamente il dorso del mio piede provocandomi un incendio sulla pelle.
-"Bene. Io torno nella mia camera. Tra poche ore c'è l'inaugurazione" dice alzandosi e i suoi muscoli si contraggono tutti al movimento. L'occhio mi cade sul costume leggermente gonfio e poi mi giro mettendomi seduta e poggiando i piedi sulla sabbia calda.
-"Tra poco salgo anch'io a prepararmi. Ci vediamo dopo" lo saluto.
-"A dopo" mi saluta e va via a passo rilassato e sicuro, con le mani in tasca. Ammiro tutto il suo corpo muscoloso e armonioso mentre si allontana e bevo avidamente il cocktail.
Non lo avevo mai visto così, con questi occhi. Anzi, non l'avevo mai visto nudo fino ad oggi.

COLPA DI TUTTI E DUE!Where stories live. Discover now