-𝟷𝟼.

596 38 5
                                    

"Che cazzo di problemi ha?!"

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.



"Che cazzo di problemi ha?!"

"Kaori calmati, è sempre così. Noi ci abbiamo fatto l'abitudine."

"Già."

"Ma io non ci riusciró mai!" Sbuffai, buttandomi a peso morto sulla panca dopo la quindicesima discussione con Ushijima della giornata.

Goshiki, Eita e Shirabu stavano inutilmente tentando di calmarmi, con scarsi risultati.
Quel ragazzo fino al giorno prima si comportava in un modo, ora sembrava addirittura un'altra persona. L'unica cosa positiva di tutto ció era che almeno potevo detestarlo come sempre senza preoccuparmi di provare strane sensazioni come era successo la sera precedente.

Non l'avrei mai ammesso, nemmeno a me stessa probabilmente, ma i suoi comportamenti inspiegabili mi ferivano. O almeno, mi davano fastidio.

Odiavo le persone incoerenti, e lui lo era fin troppo.

"Prova a fare finta che non esista!" Mi suggerì Tsutomu, beccandosi un'occhiataccia dal suo compagno di squadra.

"Idiota, mi spieghi come fa? Staremo quì ancora un mese e mezzo, più i nazionali."

"Eita, non me lo ricordare." Borbottai.

"Non siete usciti insieme ieri sera? Come mai oggi fa così?" Mi chiese quest'ultimo, confuso probabilmente quanto me.

"È quello che vorrei sapere anche io."

Secondo Tendou e Tsukki, era infastidito dal fatto che io avessi dormito con Kei, ma mi sembrava un'opzione poco plausibile. Non eravamo mai usciti insieme se non in "amicizia" se così si poteva definire la serata di ieri, non c'era mai stato assolutamente nulla tra di noi e nemmeno ci sopportavamo.
Eppure quei due erano estremamente convinti di ció che pensavano.

Da quando era iniziato l'allenamento io e Wakatoshi non avevamo fatto altro che litigare per cose completamente assurde, aveva avuto il coraggio di trovare da dire quando avevo passato la borraccia prima a Shirabu che a lui, essendo a sua detta lui quello più assetato, facendo girare tutti i ragazzi a quell'affermazione, confusi da quello strano comportamento.

La situazione si era conclusa con me che gli urlavo addosso a ogni minima cosa che sbagliava, e il coach Ukai che mi aveva nominata "signora Washijo.", dato che secondo lui oggi ero una sua perfetta sostituta.

Non avrei mai pensato dopo ieri sera che le cose potessero andare in questo modo, ma non avevo nemmeno voglia di stare dietro a delle bambinate del genere, quindi forse ignorarlo era davvero la soluzione migliore, anche se non sarebbe stato per niente facile.

"Che palle." Sbuffai per l'ennesima volta e mi spostai leggermente per fare spazio a Suga, che si era avvicinato a noi.

I ragazzi della Shiratorizawa tornarono ad allenarsi, lasciandoci soli e giá sapevo che Koushi mi avrebbe fatto il terzo grado.

𝐻𝑎𝑡𝑒. ( 𝑊𝑎𝑘𝑎𝑡𝑜𝑠ℎ𝑖 𝑈𝑠ℎ𝑖𝑗𝑖𝑚𝑎.)Where stories live. Discover now