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So che hai letto il titolo di questo libro, e magari ti sembrerà uno di quegli stupidi libri di autoaiuto, con delle storie profonde, pronte a toccarti il cuore, ma non è così! Almeno non nel mio caso. Il mio nome è Jeremy e non me ne frega un cazzo dei tuoi problemi, perché ho già i miei.
Ora hai due possibilità:

1. Chiudere il libro farti ridare i soldi e far finta che non sia successo nulla, perché se è la prima impressione a fare la differenza, allora l'autore ha fatto una pessima scelta a mettermi in prima linea con te.

2. Sorbirti i miei melodrammi narcistici ed egocentrici, sperando di imparare qualcosa, ma al massimo potrai farti quattro risate.

3. Saltare questo capitolo.

Come? Avevo detto che le opzioni erano 2? Beh, non mi interessa. Mio il capitolo mie le regole.

Ok, vedo che sei rimasto. Strano. Hai per caso qualche feticcio per la gente che ti tratta male? Se sei una donna, posso darti il mio indirizzo. Se sei un uomo, il mio indirizzo è: Via Dalle Palle 610.

D'accordo, bando alle ciance e ciance alle bande, penso sia arrivato il momento di raccontarti la mia storia.

È cominciato tutto un po' di tempo fa: mi stavo facendo i fatti miei su Tik Tok, quando all'improvviso, tra un video di un gatto volante, delle frasi tristi prese da film tristi e ragazze mezze nude che fanno cose, vedo lei: capelli biondi, occhi come zaffiri e un fisico da mozzare il fiato.

Ok, so cosa stai pensando: "complimenti, amico. Hai gli stessi gusti dell'83% della popolazione mondiale". Beh, non mi interessa quello che pensi! È stato amore a prima vista.

Ormai era andata, mi aveva stregato, cosa potevo fare? Beh, mi sembra ovvio: cominciare a seguirla.
E quello fu il primo passo che mi condusse in questa dannata prigione.

Ma andiamo con ordine.

Cominciai a guardare tutti i suoi video, dal primo all'ultimo. Non mi bastavano mai. Ad ognuno di essi mettevo "mi piace" e lasciavo un commento con scritto quanto la trovassi bella, simpatica e le scrissi anche che mi sarebbe piaciuto fare sesso con lei.

Che c'è? Non guardarmi così! So che posso sembrare un maniaco, ma non ci vedo nulla di male, no? È così che mio padre ha conquistato mia madre e tutte le persone che conosco lo fanno di continuo, quindi è normale, giusto? La pensi come il suo avvocato, eh? Bah, non vi capirò mai.

In ogni caso. Seguivo tutte le sue live, ormai erano passati mesi, quindi c'era una certa confidenza tra noi. C'era una chimica, capisci? Lei si faceva persino bella per me, ormai era diventata la mia ragazza, il ché non è male per un uomo di quarant'anni. Non è da tutti avere una relazione con una ragazza più piccola di ventisei anni. Che posso dire? Ho il mio fascino.

Le chiesi spesso dove abitasse, così che la potessi andare a trovare, ma non mi ha mai voluto rispondere, si limitava a ridacchiare. Voleva che lo scoprissi da solo. Stava giocando con me: lei era la preda e io il cacciatore.
Sembrava un'impresa se non altro problematica, ma Jeremy non si tira mai indietro di fronte a una sfida!

Guardai per l'ennessima volta i suoi video in cerca di indizzi. Nelle sue live prestai più attenzione, chiedendole la provenienza di ogni singolo oggetto.
Ci vollero mesi, ma alla fine lo scoprii: Charlotte Dickens, residente a Londra.

Ragazzi, ero veramente euforico. Presi il primo biglietto che trovai per Londra. Iniziai a spulciare le sue foto su Instagramm e Facebook, scoprii che suo padre lavorava in un bar in centro, non dovetti far altro che andare lì e aspettare la chiusura, così da poterlo seguire fino a casa. E fu così che alla fine la trovai, trovai la casa della donna dei miei sogni.

Mi appostai davanti la finestra di camera sua e stetti lì per giorni, per fortuna i cespugli mi coprivano per bene. In quei giorni la guardavo continuanemente e potei seguirla ovunque, non si trattava più di seguirla sui social, potevo seguirla ovunque! Potevo vedere ogni parte della sua vita! E nessuno poteva capirla come la capivo io! Seguendola ho potuto vedere il modo superficiale in cui la trattavano tutti gli altri, si comportavano come se lei fosse una qualunque, ma lei non era una qualunque! Lei era Charlotte Dickens, maledetti idioti! Voi non capite! Non capite quanto sia speciale, ma io sì! E devo ammettere che seguirla era davvero eccitante, eccitazione che toccò l'apice quando la vidi dai cespugli in tutto il suo splendore.

Potei vedere il suo corpo, le sue forme, il suo seno appena sbocciato. Lo ammetto, non ho potuto resistere.

Era passato ormai un anno e la vita di Charlotte continuava, mentre la sua famiglia di idioti le dava fastidio per cose stupide come la scuola.

Tsk, la scuola. Io ho mollato dopo la terza media e sto una favola.

Alla fine arrivò la settimana delle verifiche. La vedevo trascorrere le giornate stesa sui libri, ma i suoi genitori continuavano a sgridarla. Come potevano non apprezzare tutto il lavoro che stava facendo? Ma noi non avremmo mai tratteremo i nostri figli così. MAI!

Un pomeriggio entrò in camera sua con un ragazzo. Questo...mi faceva dannatamente incazzare, ma per fortuna non fecero nulla, si limitarono a parlare, ma io non sentii nulla! Questo...questo non andava bene! Aspettai la notte e mi intrufolai in camera sua e mi nascosi sotto il suo letto.

Il giorno seguente il ragazzo tornò:

-Dai, Charlie. Ormai stiamo insieme da una settimana! Non credi sia arrivato il momento di...

Di cosa diavalo stava parlando?!

-Markus, non fare l'idiota. Non mi sento ancora pronta per...certe cose...soprattutto dopo quello che ho vissuto con quel maniaco di Tik Tok. Era davvero inquientante, continuava a farmi domande troppo specifiche.

Maniaco? Ti rendi conto di come mi ha chiamato? Ma chi vuole prendere in giro? Era ovvio che a lei piacesse.

-Non hai nulla di cui preoccuparti. Ci sono io con te.

Dopo questa frase sentii una pressione nel letto sopra di me e poi...il silenzio. No, aspetta. Rumori di...baci? BACI?! Non potevo stare fermo a guardare mentre sporcava la MIA Charlotte! Sgusciai fuori dal letto, afferrai uno dei trofei della mia adorata e...

Splat

Spaccai la testa di quel maledetto.

La mia amata sporca di sangue iniziò a urlare.

-Non preoccuparti, amore mio. Adesso potremo stare insieme per sempre.

Colta dall'eccitazione mi saltò addosso. Voleva il mio amore. Era pronta! La gettai sul letto e fecimo l'amore insieme. È stato il momento più bello della mia vita.
È stato il momento più brutto della mia vita.

Le baciai dolcemente il collo.
Sentivo il suo respiro pesante e nauseante sul mio collo.

La accarezzai dolcemente tutto il corpo.
Mi toccò ovunque...

E alla fine...
E alla fine...

Mi lasciai andare....
Mi mise incinta...

Per fortuna quel maledetto maiale è in cella desso. Sono passati anni, ma ancora non riesco a dimenticare ciò che è successo. È stata una bruttissima esperienza, ma con il giusto aiuto sto riuscendo a superarla. Suppongo che...anche questo...faccia parte della vita, quindi...c'est la vie....

E ora sono in gabbia come un animale. Che ci vuoi fare? Nella vita si vince e si perde, ma c'era una cosa che la mia amata ripeteva sempre nei momenti brutti: c'è la via. Credo voglia dire che c'è sempre un modo per avere ciò che si vuole e io...lo riavrò.

C'est La VieDonde viven las historias. Descúbrelo ahora