22. Colpe e scelte

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Angolo autrice

Skadegladje ha reso il logo della B.L.C. reale, mai stata più felice di aver vinto il suo giveaway.

«Dove stiamo andando?» chiesi al capitano Fullen.

«La porto alla Base 5. È giusto che lei comprenda la delicata situazione della squadra d'Élite, essendo lei indirettamente la causa.» affermò l'uomo con professionalità.

«Io sono la causa?» esclamai con il cuore che batteva sempre più veloce dall'ansia.

«Le spiegheremo tutto una volta arrivato a destinazione.» mi zittì l'uomo inespressivo.

Me ne restai lì, seduta davanti a lui, immobile, troppo scioccata per protestare.

Sapevo che protestare o fare domande non sarebbe servito a nulla.

La mia parte razionale sapeva prendere il sopravvento quando serviva.

In silenzio e ordine arrivammo alla Base 5, dove mi scortarono nella sala controllo, dove alcuni agenti Imperium erano intenti a ricercare con satelliti e chiamate la posizione della squadra d'Élite.

«Come vedi ci stiamo impegnando a cercarli, ma in caso non riuscissimo nell'intento, abbiamo bisogno di trovare altre guardie per te.» mi spiegò Eldon Fullen senza mezzi termini.

«Li troverete.» tagliai corto con un tono che non ammetteva repliche.

Sorprendentemente l'uomo non insistette con la sua idea.

Forse anche lui sperava che riuscissero a trovarli.

«Potete informarmi di cosa sta succedendo?» chiesi avvicinandomi ad un enorme schermo che mostrava un'immagine satellitare.

«Abbiamo già mandato squadre di ricerca. Essendo la squadra d'Élite residente qui è ovviamente di nostra competenza ritrovarli. Inoltre i loro Programmatori sono collegati alla Base5.
Li cerchiamo già da tre giorni, senza avere alcuna notizia. Sono partiti il 24 dicembre e sono giunti senza intoppi alla Base8 di Boston.» Fullen mi invitò a sedermi su un tavolo con una piantina.

«Hanno usato mezzi tradizionali e hanno impiegato due giorni per arrivare. Hanno passato diversi giorni alla Base, sostenuti da una squadra ausiliare per indagare sulle informazioni ricevute.» il capitano prese una penna e mi indicò Boston.

«Sono partiti e la missione si è rivelata un buco nell'acqua. Non c'erano tracce del Geminus e nemmeno di altri Ribelli.
Il caso è stato archiviato. Hanno provato a indagare sulla fonte di quell'informazione fasulla. Inizialmente sono arrivati costantemente i rapporti, ma poi ad un tratto abbiamo perso i contatti.» concluse l'uomo accarezzandosi il mento.

La mia preoccupazione pulsava dentro il petto.

Sembrava surreale quella situazione e io non potevo far nulla per risolvere la situazione.

«Cosa posso fare per aiutarvi?» chiesi sporgendomi sul tavolo.

«Aspettare. E pregare.» affermò Eldon Fullen alzandosi dal tavolo.

***

Rimasi in quella stanza ad aspettare in silenzio che succedesse qualcosa.

Erano tutti impegnati a fare qualcosa, mentre io morivo dall'ansia.

Attendere non aiutava, anzi, peggiorava il mio stato d'animo.

Per quale diavolo di motivo mi avevano chiamata se non potevo essere d'aiuto? E poi come potrebbe essere colpa mia se erano spariti?

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