Capitolo 14.

65 10 0
                                    

GILDA'S POV

Da quando siamo qui, io e Tom abbiamo passato molto tempo insieme anche se di nascosto da tutti. Non voglio che si sappia di noi due, non sono del tutto sicura e ho ogni diritto di prendermi i tempi che mi spettano.

Lui è buono, simpatico, dolce e intelligente, non prova a mettermi nessun tipo di pressione e non invade i miei spazi in maniera burrascosa come suo cugino fa con la mia sorellina.
Ho capito però che nonostante questo suo modo di essere così dolce, c'è qualcosa che mi nasconde: vedo quando stringe i denti e respira in modo affannoso se un ragazzo mi si avvicina e vedo anche come inizia a fissare male chiunque di sesso maschile mi rivolge la parola, una volta mi è anche sembrato di vedere i suoi occhi diventare più scuri ma probabilmente me lo sarò immaginata.


Mi ha detto che dovranno partire per un paio di settimane lui, Enea e Alessandro, fratello di Enea.
Non ho ben capito cosa debbano fare ma ho una strana sensazione alla bocca dello stomaco e mi auguro che non sia nulla di preoccupante ma che è solo la mia ansia che gioca brutti scherzi.


ENEA'S POV

La situazione si mette male con i ribelli e purtroppo devo partire al più presto per sistemare queste faccende e partecipare a una riunione generale con gli altri branchi.
Ho paura, però che possa succedere qualcosa in mia assenza ecco perché, sto facendo in modo che la mia piccola compagna e la sua famiglia si trasferiscano alla mia villa, so per certo che saranno al sicuro e poi li, abitano anche i miei uomini più fidati con le rispettive famiglie, in un certo senso è come se la villa fosse una "casa-branco", in cui i miei beta e gamma abitano e si assicurano che tutto vada per il verso giusto.

La mia piccola compagna, l'esserino più piccolo, dolce e cazzuto che possa esistere.

Avrei dovuto essere molto più delicato con lei, potrebbe arrivare ad odiarmi se mi impongo più di tanto però non ha esitato ad aiutare un piccolo lupetto del mio branco finito nei rovi che i ribelli vampiri avevano instaurato per la foresta.

Si è procurata moltissimi tagli per portarlo in salvo ma so che già che le sono guariti, il mio veleno nel suo corpo adesso circola ed è diventato parte integrante del suo DNA, sarà una regina formidabile, una di quelle che diventeranno un esempio per tutti e verrà amata proprio per il suo animo e per la sua indole.
Lei non lo sa ma già sono in molti ad ammirarla, la madre e il padre del bambino hanno già fatto presente che le staranno a fianco e la proteggeranno se ce ne fosse bisogno, in più l'aiuteranno pian piano a integrarsi con il mio popolo.

Non sarà facile per lei quando lo scoprirà, so per certo che mi ignorerà per molto tempo e altrettanto tempo le servirà  per accettare il suo destino ma non le è permesso tirarsi indietro, potrei morire e potrebbe morire anche lei se solo le venisse in mente di porre fine al legame.

Spero solo che un giorno possa in lei sbocciare un sentimento puro e autentico.
La partenza è ormai vicina, fra qualche ora andremo via e spero di non rimanere lontano da lei a lungo.

Il branco qui, durante la mia assenza, se la caverà benissimo, non è la prima volta che devo partire per questioni burocratiche ma questa volta l'idea di allontanarmi mi pesa tantissimo sapendo che qui, c'è anche la mia compagna.

𝐈𝐥 𝐛𝐫𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐢𝐥𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora