Capodanno

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Erano il moro e il biondo. Il silenzioso e il rumoroso, quello dagli occhi blu e quello dagli occhi marroni. Erano semplicemente Christian e Mattia.
Due ragazzi che avevano ancora molto da esperimentare.
Erano invidiati esternamente, per il loro magnifico rapporto. Si volevano un bene indescrivibile. Mattia ci sarebbe sempre stato per Christian ed viceversa.
Non si nascondevano niente, ogni cosa che gli capitasse se la raccontavano.
Avevano bisogno l'uno dell'altro. Anche un minimo contatto tra di loro  gli rassicurava.
I due ragazzi erano gli opposti. Ma infondo erano così simili..
Però c'era una cosa che Mattia doveva confessare a Christian..

I raggi di sole filtravano dalla finestra di Mattia, gli baciarono il viso, schiuse leggermente gli occhi azzurri, fino ad aprirli completamente. Il sole illuminava i suoi occhi, facendoli diventare luminosi e più chiari del solito. La sua voglia di vivere quella mattina era pari a zero.
Nessuno il Lunedì mattina aveva voglia di andare a scuola. L'unico lato positivo era che ci fosse il sole, Mattia amava il sole. La luce e il calore che emanava. Illuminava le cose spente. Stampava il sorriso alla gente.

Si vestii di fretta, dato che da un momento all'altro, il suo amico sarebbe arrivato per accompagnarlo a scuola.
Si sistemò un ultima volta i capelli, e poi scese al piano di sotto , "Buongiorno caro, vuoi la colazione?" Chiese sua madre appena lo vide "No grazie, mangio con Chri" disse salutandola con un bacio sulla guancia.
Varcò la soglia della porta, vedendo la macchina nera del suo amico attenderlo fuori.

"Buongiorno" disse quello appena lo vide "si giorno" era sempre di malumore di prima mattina, perciò per i primi minuti non gli si doveva parlare, questo Christian lo sapeva benissimo.

"Facciamo colazione insieme?" Chiese poi, lui annuì.
Si fermarono nel piccolo bar dietro la scuola. Si sedettero ai posti esterni, ordinando la loro colazione.

"Hai studiato per mate?" Chiese di nuovo il moro "Cazzo, no mi sono dimenticato!" Imprecò, aveva una media molto bassa in quella materia, doveva recuperarla altrimenti , sarebbe potuto essere bocciato..

"Ti aiuto a studiare dopo scuola?"
"Si ti prego" lo supplicò, facendo scoppiare una risata ad entrambi.

Erano arrivati all'ingresso della scuola, "Io devo andare a lezione, ho geografia" brontolò Christian, "Va bene" disse abbracciandolo "ci vediamo dopo, ciao piccolo!" Disse sparendo nel secondo corridoio.. 'piccolo' era ormai il soprannome che gli aveva attribuito dai 12 anni passati insieme.

Era arrivata l'ora di pranzare, ed come routine Christian e Mattia si sedevano assieme, accompagnati da alcuni amici.

"Rega io detesto la Rossi!" Sbottò Mattia, una volta seduti, creando una sonora risata agli altri, la Rossi era bensì la sua professoressa di matematica che lo tormentava da quando aveva messo piede in quella scuola.
"Vogliamo parlare di quello di storia?" Continuò la castana, si chiamava Carola una cara amica di entrambi i ragazzi.

Era finito quel giorno di scuola e ognuno poteva tornare alla propria noiosa vita, fuori da quel manicomio.

Stavano andando a casa di Christian dato che doveva aiutare il biondo a studiare.

Christian era seduto sul suo letto che spiegava una delle formule matematiche a Mattia, che si trovava accanto a lui stravaccato sul suo letto,
quest'ultimo stava prestando ben poca attenzione, fissava come ipnotizzato i gesti del moro, le sue mani che gesticolavano da una parte all'altra.
"Allora hai capito?"Quella domanda lo risvegliò dal suo stato di transizione.
"Ma se facciamo una pausa, e da un ora che siamo qui a studiare!" Protestò il ragazzo, Christian lo guardò con un ghigno "Non hai capito un cazzo vero?" Mattia provò a trattenersi ma scoppiò a ridere "Tempo al tempo, tu usi parole troppo difficili" rispose, "Sei tu che sei coglione" disse dandogli una spinta scherzosa..
"Mi vai a prendere un succo?" Chiese poi Mattia, "Ti sembro il tuo schiavo?" Chiese quello con tono drammatico "Prometto che staro attento alle tue lezione, mio signore" quelle parole scossero leggermente Christian, "va bene vado" si alzò andando verso la cucina.

Il Mare E La Terra// ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora