12. chapter twelve.

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"Dai, non possiamo"

"E su, che ci costa? Almeno un bacio, uno soltanto!"

"Daiii e se entra qualcuno?"

"Lasciamolo entrare allora"

Le due risate dei ragazzi si confusero con il chiasso proveniente dalla sala principale, prima che esso divenne totalmente filtrato dalla porta.

"Sai da quanto desideravo questo momento?"

"Daa sempre immagino eh?" - rise uno dei due - "beh come darti torto, con una bellezza come me".

"Quanto sei divertente, Luc" - rispose l'altro, prima di sentire alcuni passi susseguirsi - "ma ora fammi vedere quanto sei divertente in un altro modo" - un istante e sentii parecchi rumori confusi provenienti da loro. 

Si, beh, o questo mi pareva di sentire... dal bagno.

Mentre i due ci davano dentro, mi ritrovavo semi nuda, in piedi sul water cercando di non destare sospetti. E' bastato un attimo per prendere tutto e chiudermi qui dentro. 

"Non era solo un bacio?" - disse uno dei due. In quel momento smisi anche solo di respirare, non volevo assolutamente farmi beccare, in quelle condizioni. Mi sentivo proprio come quando da piccola rubavo la marmellata dal frigorifero e mia madre puntualmente cercava tra i vestiti quale maglione avessi macchiato quella volta, visto la mia capacità nello sporcarmi sempre.

Guardai fra le mie mani, per essere sicura di aver tutto il necessario per rivestirmi, ma fu proprio in quel momento che socchiusi gli occhi e l'immagine colpii la mai mente.

Cazzo, il top.

Dove cavolo era caduto? Fantastico, ero lì chiusa in un bagno, con i piedi sopra un water pieno di non si sa quanti virus del secolo scorso con una maglia semi trasparente come unica cosa da poter indossare per coprire il mio busto. 

Fantastico, davvero fantastico. 

"Andiamo? Che ci staranno aspettando di là?"

"Dai andiamo, ma non finisce qui, bel moretto"

Le voci dei due giovani anticiparono il rumore di alcuni passi. Stavano uscendo.

Sentii l'aria bloccata nei miei polmoni fino a che il rumore della porta non fece rilasciare i miei muscoli e il mio sospiro. Erano usciti finalmente.

Scesi al volo dal water, mi sistemai velocemente la gonna prima di mettermi al volo la maglia trasparente: il mio obiettivo appena uscita da quel bagno era trovare il top. Dove sarei potuta andare in giro sennò? 

No non se ne parla.

Sentii un attimo dopo un rumore leggero.

CAZZO.

Mi fermai davanti la porticina di quel bagno. Avrei fatto troppo rumore a risalire sopra il water. Rimasi lì immobile, con l'orecchio vicino alla porta per poter sentire ogni minimo movimento. 

Sentii il rumore di tacchi. Collegai nella mia mente i movimenti al rumore, per poter percepire dove si trovasse. Qualche passo e si fermò. Probabilmente era davanti al lavandino.

Chiunque ci fosse dall'altra parte si fermò lì per qualche istante. Sentivo il suo respiro sibillare leggermente. In quel momento sentii una leggera melodia dalla voce:

"mmmm... Kristen, come right back..." - un secondo ed ecco il rumore dell'acqua dal lavandino aggiungersi a quella dolce melodia della sua voce. Rimasi incantata per qualche istante. Era più familiare di quello che pensavo quel canto.

"... I've been waiting for you, to slip back in bed..when you light the candle"

Ecco, capii in quel momento. Erano le bellissime parole di Greg Gonzales...sono i Cigarettes After Sex.

La ragazza chiuse l'acqua. Che stesse uscendo? 

"Questo deve essere tuo.."

Le sue parole bloccarono il mio cuore in gola. 

Vidi in quel momento sopra di me penzolare l'indumento: era il mio top. 

Lo presi rapidamente. Prima di spalancare gli occhi. Come si era accorta di me?

Mi aveva visto? Mi aveva sentito?

Niente, quelle domande non avrebbero mai avuto risposta, poiché il rumore della forte musica mi confermarono che la ragazza ormai era uscita.

Ma quella non era una semplice ragazza.

Quella voce era per me troppo familiare e sapevo infondo al cuore che quel modo, quel suo modo di dosare le parole, erano impossibile da confondere.

O forse stavo impazzendo? 

Nel frattempo mi rivestii e con la mente annebbiata di pensieri finalmente uscii dal bagno per avvicinarmi allo specchio immerso in quelle luci al led.

Forse questo è il mio inconscio che mi faceva uno scherzo.

Io sto bene, so di stare bene. Ho voltato pagina e quello che ne resta sono solo leggeri strascichi che mi portano il conto ogni tanto...come adesso. 

Basta Lauren.  - Queste furono le ultime parole che sussurrai tra me e me prima di immergermi nuovamente in quella festa, ormai agli sgoccioli. 

Non sapevo però che quella notte inoltrata stava per cambiare decisamente molte carte in tavola. 

Moltissime.



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For us:



Grazie di aver cosi tanta pazienza lettori e lettrici.

Grazie dei messaggi.

Ci tengo a proseguire perché dentro questa storia riesco a mettere alcuni sentimenti che sennò avrei soffocato terribilmente. 

Cosi li faccio vivere per poter creare una storia che vi emozioni. Perchè purtroppo alcune cose non sono destinate a vedere la luce, altre sì, come questo secondo volume. 

Alla prossima ✏️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 19, 2021 ⏰

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