8. chapter eight (part Two)

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ps. domani caricherò il capitolo 9, promesso. 



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"Dimmi che hai optato per la tutina, ti sta benissimo!" - sentii dire dalla voce dall'altra parte della cornetta.

"Dinah, stavo per scriverti, proprio in questo momento" – risposi, ridacchiando.

"E' la nostra telepatia, non mi stupisco più amica mia" –

"Hai ragione anche tu" – dissi, tornando davanti l'armadio -"comunque non so, forse mi metterò un semplice jeans" – aggiunsi, spostando con le mani le stampelle in quella parte di anta.

"No, tu non hai capito. Tu ti metterai quella tutina" -. La voce della mia amica si fece seria.

"Ma non so nemmeno dove sia, Dinah, ho ancora le valigie da disfare" – dissi, notando con la coda nell'occhio le valigie ancora rimaste intoccate dal mio soggiorno a Londra.

"La troverai, Lauren. Oggi ho messo il blazer color crema e i pantaloni uguale ad elefante. Oggi devi mettere la tutina nera, così che siamo abbinate!" – disse entusiasta, accentuando le ultime parole con un'estrema dolcezza ed entusiasmo.

"Dinah, apprezzo come tu decida il tuo abbigliamento abbinandolo al mio, ma non credo che tu debba prima chiedere a me cosa indosso?" – domandai, aspettando la sua risposta. Sentii dal telefono un rumore improvviso e breve.

"Lauren sono le 20 ormai, quindi trova quella tutina e indossala. Ora vado, Ally sta suonando fuori dalla porta. A tra pochissimo!" – concluse sbrigativamente. Non feci in tempo a rispondere che il suono della voce della mia amica si trasformò in silenzio. Aveva attaccato.

Sospirai, ripensando a quanto la mia amica fosse proprio una persona particolare. Misi una mano fra i miei capelli prima che, con la coda nell'occhio, vidi un panno ripiegato in fondo all'armadio. Lo presi e lo aprii: bingo.

"Eccoti qui, tutina" – bisbigliai tra me e me, prima di dirigermi verso lo specchio. Mi guardai un ultimo istante prima di sciogliermi i capelli, legati poco prima, e cambiarmi.

Qualche secondo e sentii il ticchettio delle nocche di qualcuno:

"Lau? Sei pronta?" – era la voce di mia cugina.

"si! Un attimo e sono fuori, ci vediamo giù!" – urlai. Mia cugina annui, prima di scendere. In soli due minuti riuscii a concludere il mio outfit per la serata. Lasciai sciolti i capelli, senza curarli particolarmente; indossai la tutina, consigliatami da Dinah; passai infine un velo di fondotinta, rossetto violetto ed eyeliner sul mio viso; ai piedi avevo degli stivaletti neri. Presi velocemente la giacca di pelle e la mia borsa e scesi giu.

Trovai vicino al porta Haiden, con i capelli leggermente raccolti, in camicia nera e pantaloni grigi. Janie invece aveva una camicetta gialla quasi trasparente, inserita in una gonna di pelle nera. Anche lei aveva optato per lasciare sciolti, ma anche un po' mossi, i suoi capelli.

"Andiamo" – disse il ragazzo, voltandosi. Vedevo le chiavi della macchina fra le sue mani.

"Haiden?" – lo chiamai, accelerando il passo.

"Si?" – non fece in tempo a rispondere che con la mia mano gli strappai il mazzo dalle chiavi.

"Quella li è la mia bimba, non la tua" – dissi, sorridendo ironica, mentre il ragazzo mi guardava sorpresa. Il biondo sbuffò prima di prendere il suo telefono dalla tasca:

Undisclosed Desires 2 ; camren.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora