C a p i t o l o 4

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Abbiamo appena vinto la nostra terza partita di campionato, con un po' di fortuna quest'anno potremmo arrivate a vincere la Stanley Cup e sarebbe la prima vittoria con me da capitano

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Abbiamo appena vinto la nostra terza partita di campionato, con un po' di fortuna quest'anno potremmo arrivate a vincere la Stanley Cup e sarebbe la prima vittoria con me da capitano.

È da quando avevo 5 anni che non faccio altro che respirare e vivere hockey, grazie a mio padre. Probabilmente l'unica cosa buona che abbia mai fatto per me è stata portarmi al mio primo allenamento di hockey.

"Lascialo stare Dylan, gli brucia ancora il sederino per il palo preso da quel peperino italiano" sento Ryan dire dalla doccia affianco alla mia.

"State parlando di me?" chiedo ai miei due amici.

"M sono almeno 5 minuti che cerco di chiederti se stasera vuoi venire al Cliqué" mi risponde Dylan dalla doccia di fronte alla mia.

Il Cliquè è un club dell'Upper east side dove la squadra a volte decide di andare dopo le partite. Io personalmente preferisco posti più tranquilli e appartati ma non sempre puoi dire di no quando sei il capitano.

"Scusami, mi sono distratto" gli rispondo chiudendo l'acqua."E comunque non mi brucia proprio niente Ryan"

"Certo come no" sbuffa Ryan annodandosi una asciugamano sui fianchi.

"Chi è il peperino italiano?" Chiede Dylan confuso.

"È l'assistente della tizia che ci sta aiutando con le nuove maglie, Marcus oggi è stato tutta la riunione a spogliarla con gli occhi" gli risponde Ryan.

"Non credo proprio" rispondo.

E invece si.

Soprattutto quando le si è spostato il vestito.

"Allora venite stasera?" Chiede nuovamente Dylan.

"Non lo so bro, Lily mi aspetta a casa" dico io iniziando a rivestirmi.

"Ti prego M. Tanto Lily starà già dormendo da un pezzo, viene anche Madds" continua Dylan con un tono lamentoso che proprio non sopporto.

"Okay, ma un'ora e sono fuori" rispondo io esasperato.

Usciti dal palazzetto veniamo sommersi da una folla di paparazzi e tifosi, mi ci vuole almeno mezz'ora per ritornare alla mia macchina e avviarmi verso il club.Non mi dimentico però di fermarmi al negozio di ciambelle per prendere le preferite di Lily.

"Nome?" Mi chiede la guardia all'ingresso.

"Non credo ci sia bisogno" rispondo io abbassando il cappuccio della felpa.

"Mi scusi signor Lahey, i suoi amici sono nel privè del primo piano" mi dice la guardia sganciando il cordone di velluto.

Il locale è estremamente pieno per essere solo le dieci di sera, la pista da ballo è diventata una distesa di gente e il bar praticamente non si vede più.

EnoughWhere stories live. Discover now