Capitolo 5

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Serena

Questa è stata la serata più bella della mia vita.

Ho ballato con una grande energia, con tanta allegria, tutti gli applausi li ricorderò per sempre.

Il teatro è uno fra i più belli del mondo, ecco perché lì si esibiscono solo i grandi artisti.

Il palco è bellissimo, perfetto per danzare e per cantare, le voci dei tre ragazzi risuonavano perfettamente dentro il teatro e le persone erano perfettamente attente a tutto. È stato bellissimo danzare ed osservare il pubblico emozionato, hanno apprezzato anche la nostra danza perché quando noi sei ballerini siamo saliti sul palco per fare l'inchino e ringraziare il pubblico si sono alzati tutti in piedi ad applaudire, io mi sono commossa, infatti dietro le quinte Matteo mi ha abbracciata perché aveva capito dai miei occhi lucidi il mio stato d'animo, e devo dire che anche i miei cinque compagni erano abbastanza felici ed emozionati di trovarsi lì.

Per non parlare di quando ho ballato sulle note di "Se".

La coreografia era fra le più belle creature, il mio vestito un vero gioiello che ho amato fin dal primo momento in cui la sarta me lo ha mostrato.

Quel rosso così bello, intenso, vivo e perfettamente abbinato ai miei capelli, con quella gonna larga che si muoveva insieme ai passi che creavo con il mio corpo, il dondolo per l'inizio della canzone è stata un'idea geniale.

Piero non smetteva di guardarmi, abbiamo incastrato i nostri occhi per tutto il tempo.

Ballare mentre Piero cantava, ascoltare la sua voce dal vivo, creare quella magia con la danza mentre lui cantava, quello è stato il momento più bello dell'intera serata.

Io e lui insieme sul palco a fare ciò che più amiamo ed in qualche modo insieme.

Mi porterò per sempre nel cuore quel momento, quei tre minuti e quarantanove secondi saranno per sempre scolpiti in modo indelebile dentro il mio cuore e nella mia mente.

A fine esibizione gli ho lasciato un biglietto, lo avevo scritto la notte prima, quando non riuscivo a dormire per l'ansia, l'agitazione, l'adrenalina, l'emozione e la felicità per il giorno dopo.

Sapevo che quella era l'ultima occasione di vederlo, sapevo di dover fare qualcosa, lo dovevo a me stessa in primis e poi anche a lui, perché i suoi occhi felici ed interessati li ho percepiti perfettamente quando ci siamo visti mentre compravamo la cioccolata.

Da quell'istante mi sono detta di provarci, di buttarmi in questa pazzia, di fargli sapere che volevo baciarlo, penso che sia magia quello che riusciamo a creare sul palco facendo due forme d'arte diverse, ma che si incastrano perfettamente l'una con l'altra.

Così gli ho scritto questa piccola lettera e quando gliel'ho consegnata mi sono sentita più leggera perché so di aver fatto ciò che era in mio potere per fargli sapere che provo qualcosa per lui.

È stato bellissimo anche ballare le altre coreografie con tutti i miei colleghi, ma soprattutto perché ho sentito cantare anche Ignazio e Gianluca.

Io li stimo davvero tanto e voglio un bene immenso a tutti e tre.

Spero che Piero verrà all'appuntamento, anche se non ci credo più di tanto perché non so se una come me può interessargli.

Arrivo davanti la fontana e lui è già lì.

È arrivato prima di me.

Quanto è bello, fa freddissimo e lui è tutto coperto però i suoi occhi trasmettono davvero una magia, una fiducia indescrivibile.

La magia del NataleWhere stories live. Discover now