primavera (mitsuyaxOC)

stasera

"EEEEH?!" urlò hakkai arrossendo, vedendomi con il vestito.
avevo invitato i due fratelli shiba per aiutarmi a prepararmi.
takashi sarebbe arrivato dopo cena.

"ti sta davvero bene, haruka" disse yuzuha sorridendo.
mentre la ragazza mi truccava, hakkai mi sistemava i capelli.
non li legavo quasi mai, e stessa cosa per il trucco.
non volevo che il trucco mi rendesse più bella, per paura di non essere abbastanza dopo averlo tolto.
mi guardai allo specchio e sussultai, con le guance leggermente rosse.
avevo solo il mascara, e le mie ciglia erano lunghissime.
hakkai mi aveva fatto una coda bassa laterale, accompagnata da un bellissimo ferrettino rosa.
abbracciai i due ragazzi e li salutai, ancora con il sorriso sulle labbra.
per ultima cosa mi misi gli orecchini e la collana che mi avevano dato izana e kakucho.
sentii il campanello suonare e andai ad aprire.
quando takashi mi vide sussultò per poi sorridere.
mi accarezzò il viso, guardandomi in modo dolce.

"sei bellissima" disse.

"anche tu!" dissi prendendogli la mano.
aveva dei pantaloni eleganti, accompagnati da una camicia bianca, insieme ad una collana argentata.
mi prese la mano e mi fece salire sulla moto.
quando ci fermammo vidi un grande edificio illuminato.
takashi mi prese dal fianco e mi portò dentro.
ci sedemmo vicino ad altre persone, vestite eleganti anche loro.
davanti a noi c'era una passerella.
le luci si accesero e la prima modella venne avanti.
iniziarono a sfilare piano piano tutte quante.
pensai fossero davvero bellissime, e con un gran sorriso guardai il ragazzo.
finita la sfilata uscimmo fuori, tornando a casa.

"fare lo stilista è il mio sogno.
e avevo promesso che la prima sfilata dal vivo, l'avrei vista con la persona che amavo" disse sorridendo.
inaspettatamente lo baciai, facendolo sussultare.
mi prese delicatamente, facendomi stendere sul letto.
l'avevamo già fatto, ma quella sera era diverso.
il calore del suo corpo passava attraverso il mio, provocandomi dei brividi.
mi misi sopra di lui, osservando meglio il suo volto rosso dall'imbarazzo.

"stasera comandi tu, eh?"